Cari amici di Duc in altum, ricevo dal lettore Piergiorgio Cesario questo appello ai vescovi e volentieri lo diffondo.
Per le vostre segnalazioni e per aderire all’appello: blogducinaltum@gmail.com
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Caro Valli,
dopo le segnalazioni pubblicate in Duc in altum in merito alla distribuzione dell’Eucarestia, ho scritto un appello ai vescovi italiani e al presidente della Cei, cardinale Zuppi. Spero che tramite il suo blog possa arrivare ai destinatari. Grazie di cuore per tutto quello che ha fatto e continua a fare.
Piergiorgio Cesario
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Appello al presidente della Cei cardinale Zuppi e all’episcopato italiano
Eccellenze reverendissime,
la situazione in Italia è diventata davvero insostenibile per quanto riguarda la distribuzione della Santissima Eucaristia. In aperta disobbedienza alle disposizioni che voi, successori degli apostoli, avete dato, in tantissime chiese del nostro Paese si continua con l’ingiusta e assurda imposizione della Comunione in mano.
Con questo appello chiediamo alla Conferenza episcopale italiana di intervenire almeno con una nota scritta che ribadisca, in modo netto e chiaro, che non si può rifiutare di dare la Comunione in bocca ai fedeli che la richiedono. Davanti a Dio, chi guida le comunità ha il preciso dovere di richiamare i presbiteri e i ministri straordinari su un atto liturgico così importante, vero culmine di ogni celebrazione.
In modo paradossale, il continuo abuso avviene proprio nella Chiesa che predica misericordia e accoglienza.
Sono migliaia i fedeli delusi e feriti. L’Eucaristia è il cuore della Chiesa e, come avviene per un corpo, se il cuore viene indebolito e ferito, tutto il corpo inevitabilmente sarà indebolito e malato: non possiamo più permetterlo!
Ricordiamo le sapienti parole del santo martire cardinale John Fisher: “I periodi di fioritura o di declino nella storia della Chiesa sono sempre stati associati al modo di amministrare la Santa Eucaristia”.
Negli ultimi decenni, e ancor di più negli ultimi tre anni, non stiamo onorando l’immenso dono d’amore che Gesù ha consegnato alla sua sposa: Lui stesso in Corpo, Sangue, Anima e Divinità.
Reverendi vescovi, i fedeli si aspettano molto da voi. Noi vi siamo vicini e preghiamo per voi. Non ci deludete.
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