Comunione / Adesioni all’appello per la fine degli abusi

Cari amici di Duc in altum, stanno arrivando le adesioni all’appello ai vescovi [lo trovate qui] lanciato tramite questo blog dal lettore Piergiorgio Cesario al fine di far rispettare il diritto di ricevere la Santa Comunione in bocca (e in ginocchio) e di mettere fine così ai gravi abusi diffusi ormai ovunque.

Per le segnalazioni degli abusi e per aderire all’appello potete scrivere qui: blogducinaltum@gmail.com

Per far conoscere le vostre richieste alla Cei, questo è il link  dell’Ufficio liturgico nazionale della Conferenza episcopale italiana:

https://liturgico.chiesacattolica.it/

Cliccando sul link si apre una pagina nella quale, alla voce Contatti, c’è la finestra per inviare messaggi.

Se si desidera scrivere una lettera, questo è l’indirizzo: 

Conferenza episcopale italiana

Ufficio liturgico

Circonvallazione Aurelia, 50

00165 Roma

Tel. 06 663981

Ricordo inoltre che il lettore Valter Tuninetti ha lanciato l’idea di un comitato per mettere in contatto i fedeli che dicono basta ad abusi e discriminazioni e vogliono far sentire la propria voce. Se si desidera ricevere informazioni su questa iniziativa l’indirizzo è sempre blogducinaltum@gmail.com

Qui una selezione dei messaggi ricevuti.

*** 

Caro Valli,

condivido l’appello ai vescovi italiani. Sarebbe una buona cosa un loro intervento fermo e chiaro che sproni i presbiteri più reticenti a distribuire la Santa Eucaristia in bocca a chi lo desidera.

Cinzia Raggi

*

Caro Valli,

desidero aderire all’appello ai vescovi per quanto riguarda l’Eucarestia.

Grazie

Arianna

*

Caro Aldo Maria Valli,

aderisco all’appello di Piergiorgio Cesario ai vescovi, per far rispettare il diritto di ricevere la Santa Comunione in bocca.

Qualche mese fa, quando già era stata liberalizzata la possibilità di ricevere di nuovo la particola in bocca, mi sono recata al santuario di Oropa, ma non ho potuto comunicarmi perché davano la Comunione solo sulla mano.

Un mese fa mi sono recata al santuario di Loreto, e anche lì purtroppo danno la Comunione esclusivamente in mano.

Mio fratello, che vive a Palestrina, mi ha riferito che il vescovo, dopo una breve concessione in seguito alla fine dei lockdown, continua a negare la possibilità di ricevere la particola in bocca.

Ecco perché condivido ogni parola scritta dal signor Cesareo.

Lettera firmata

*

Caro Valli,

aderisco all’appello rivolto alla Cei affinché sia rispettato il diritto di ricevere la Santa Eucaristia in bocca, come previsto dal diritto canonico.

Chiara Giangreco

*

Caro Valli,

a Taranto, nella parrocchia titolata a san Roberto Bellarmino, il parroco don Antonio Rubino rifiuta la Comunione a chi chiede di riceverla sulla lingua. È capitato a me e ad altri fedeli. Io ho rifiutato di prenderla sulla mano dopo avere espresso il mio disappunto.

Cosimo D’Elia

*

Caro Aldo Maria Valli,

aderisco con piacere all’appello per far valere il diritto di ricevere la Comunione in bocca (e in ginocchio). Aderisco tanto più perché proprio di recente tale diritto mi è stato negato presso la basilica della Santa Casa a Loreto.

Il giorno successivo ho scoperto che ciò è dovuto a precise disposizioni del vescovo, monsignor Dal Cin, che così ha ordinato ai sacerdoti. Un abuso molto grave, che spero venga presto sanato, magari anche grazie a questo appello.

Grazie per la buona battaglia che lei sostiene con il suo blog e la sua testimonianza.

Fabrizio Diomedi

*

Caro Valli,

aderisco molto volentieri all’appello lanciato su Duc in altum di Piergiorgio Cesario in favore del diritto di prendere la Santa Eucaristia sulla lingua.

Basta con le paranoie da epidemia e le offese a Nostro Signore. Si inizi a riceverlo in maniera degna.

Fabio Masci

Perugia

 

 

 

 

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