di Kennedy Hall
Malthus, ragazzo mio,
ho ricevuto il rapporto sui tuoi due esemplari e, sebbene fosse in ritardo e avesse dovuto essere consegnato molto prima (che non accada mai più!), per ora è abbastanza esauriente. Purtroppo il padre non ha ancora preso l’abitudine di servirsi di immagini a sfondo sessuale per i suoi piccoli piaceri personali, ma per questo c’è tempo, e abbiamo molto altro su cui possiamo lavorare. Direi che si tratta della tipica famiglia del nostro tempo. Ciò che al giorno d’oggi chiamano “mondo occidentale”, e che in realtà non sono che i rimasugli della Cristianità, abbonda di questo tipo di situazioni. Come al solito, ci troviamo di fronte alla configurazione, statisticamente tipica, di due genitori con due figli: senza dubbio l’effetto di una sterilizzazione.
Lasciamelo dire: aver lavorato così duro per promuovere nel loro mondo questa mentalità da castrati ha avuto per noi risvolti tanto positivi quanto negativi. Da un lato, che la grande maggioranza degli esseri umani abbia adottato la pratica di limitare le dimensioni delle proprie famiglie è stata per noi una grande opportunità. Per la prima volta nella storia umana, la maggioranza concepisce l’attività sessuale come un affare del tutto relativo: qualcosa alla quale decidono di partecipare secondo i loro comodi, e nella quale la procreazione di altri esseri umani è solo un aspetto secondario, quando non un fastidio. Persino molti cristiani hanno ormai accettato questa idea, apparentemente dimentichi che il Nemico la proibisce esplicitamente nelle Sue Scritture. Si direbbe che l’esempio della punizione di Onan non sia stato abbastanza eloquente su quello che Egli si aspetta dalle Sue creature unite in matrimonio.
D’altra parte, anche se questa mentalità deliziosamente sterile ha ovviamente indotto alla lussuria una folla incalcolabile di umani, il nostro terreno di caccia di anime si è ridotto considerevolmente, per il semplice fatto che meno bambini vengono concepiti. Non abbiamo ancora trovato il modo di indurli ad avere famiglie numerose, e al tempo stesso di stimolarli verso la più sfrenata licenza sessuale.
A causa di questa stessa mentalità, la maggior parte delle famiglie concepisce ormai le loro vite in piccole tappe tutte uguali, neanche fossero fatte con lo stampino. Mi spiego: nelle loro piccole teste programmano di passare solo pochi anni ad occuparsi di bambini in tenera età, e quindi finiscono per vedere quel faticoso periodo come un ostacolo da superare, quasi si trattasse di un peso inevitabile. Ti capiterà spesso di sentire quei lemmings ripetere a pappagallo sempre le stesse frasi a chi li informerà di una nuova gravidanza. Se la progenitura arriva all’interno di una finestra temporale appena un po’ più stretta della media, reagiranno con un “Oh, bene, fateli ravvicinati, così saranno piccoli tutti allo stesso tempo”. Altrettanto facilmente li sentirai dire “Oh, congratulazioni, adesso avete finito, no?”.
Ogni volta che li sento parlare in questo modo, mi viene l’acquolina in bocca. Nelle loro piccole menti bacate, la contraccezione ha reso l’accrescimento della loro specie una faccenda talmente banale che parlano dei loro figli come se fossero gingilli da collezionare, o come un compito sgradevole da portare a termine, tipo redigere dichiarazione dei redditi, per intenderci. Il risultato è che hanno dimenticato lo spirito di sacrificio impresso nel carattere dei loro antenati per aver dovuto mandare avanti famiglie numerose, così come il vigore giovanile che le nauseabonde risate dei bambini piccoli trasmettono anche ai più vecchi. Non riuscirò mai a capire cosa trovano di così ridicolmente piacevole nelle involontarie inflessioni vocali della loro più giovane prole.
Da quello che mi dici di questa famiglia, direi che rientra perfettamente in questo modello. Entrambi i genitori si trovano comodamente adagiati nella prima metà dei loro quarant’anni, con un figlio nel bel mezzo nell’adolescenza, e la più piccola che vi si sta avvicinando. Per quanto i due siano in apparenza benestanti, in realtà sono già indebitati fino al collo, e malgrado questo non riescono a rinunciare alle loro comodità materiali. Dal momento che si vedono ormai fuori dai loro “anni con bambini piccoli”, adesso dicono di essere impegnati ad aiutare i loro figli a diventare più indipendenti. In realtà, stanno facendo tutto il possibile per rendere se stessi indipendenti dai figli! Continui eventi sportivi, frequenti uscite a casa di amici (sulla cui dubbia moralità i genitori non hanno nemmeno preso la briga di informarsi) e altrettanto frequenti lezioni ed attività extracurricolari: con tutto questo, ogni giorno si ritrovano a trascorrere uno striminzito paio d’ore tutti insieme sotto lo stesso tetto, da svegli. Ovviamente durante i fine settimana passano insieme quelli che chiamano “momenti di qualità”, anche se si direbbe che quei famosi momenti li trascorrano come la maggior parte delle altre famiglie, tra innumerevoli impegni sociali e abbondanti quantità di tempo spese a fissare ciascuno il proprio schermo personale.
Ma non tutto quello che mi racconti sono buone notizie. Anni fa, il padre ha insistito perché i figli frequentassero scuole religiose. C’è da dire che in queste scuole abbiamo riportato altrettanti – se non maggiori – successi che nelle altre, e tuttavia in tali ambienti esistono ancora concrete possibilità che il Nemico si manifesti alle Sue creature. Ancora peggio: mi dici che di recente il figlio maggiore è rimasto affascinato da un insegnante che professa la Verità, come preteso dal Nemico. Il giovane è sempre più incuriosito, e si ritrova spesso a chiedere approfondimenti al docente, uomo disgraziatamente ortodosso.
Non c’è ragione di allarmarsi, dato che tutte le altre esperienze che il ragazzo vive nella sua comunità sono tanto lontane dalla religione quanto in qualsiasi altro luogo. Ma non dobbiamo nemmeno abbassare la guardia, perché il Nemico opera in modo totalmente non-matematico; Egli è fin troppo abile a ripulire da cima a fondo un’anima da tutti i suoi peccati, come se non li avesse mai commessi. In qualsiasi momento potrebbe suscitare nel giovane una sete insaziabile per le realtà celesti come risultato di ciò che ascolta in classe. Per il momento non c’è nulla che possiamo fare contro l’insegnante, che pare risolutamente nel campo del Nemico; ma potremmo influenzare il modo nel quale i genitori reagiscono alle informazioni che diffonde in classe. Al giorno d’oggi, la maggior parte dei genitori finge solamente di interessarsi sul serio all’educazione che ricevono i figli. Tutto quello che preme loro sono i loro risultati nel corrispondere agli standard totalmente farlocchi imposti dal sistema. Per di più, la maggioranza dei genitori che mandano i figli in istituti religiosi, non sono nemmeno credenti. Sono semplicemente adepti di una qualche patetica caricatura di fede che hanno raffazzonato nelle loro menti sulla base di un’educazione lacunosa. La scuola potrebbe ammannire ai loro figli ogni sorta di eresia, e non se ne renderebbero nemmeno conto. Di fatto, dal momento che la loro sembra essere perfettamente allineata con l’attuale ossessione per il politicamente corretto, gli ottusi genitori ne trarrebbero la conclusione che la Chiesa stessa ha mutato il proprio insegnamento: cosa che sappiamo essere impossibile, nonostante tutti i nostri sforzi. La piccola minoranza di genitori che osano opporsi all’eretica educazione impartita ai loro figli viene gestita di conseguenza. I membri dell’istituto scolastico e gli altri genitori li bolleranno come estremisti, fondamentalisti, o ancora (la mia preferita): tradizionalisti radicalizzati.
Fino a che non ci sentiamo di nuovo, continua a martellare il padre e la madre con il consueto repertorio di meschine e decadenti tentazioni. Sono passati decenni da quando l’uno o l’altra hanno sinceramente riconciliato le loro coscienze con il Nemico, il che significa che basterà solo un po’ di pressione perché cedano.
Alla prossima,
Quelle
2.continua
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