Lockdown con il diavolo / 10
di Kennedy Hall
Malthus, ragazzo mio,
ho parlato con i tuoi istruttori all’Accademia e i miei sospetti sono stati confermati: gli standard di quella maledetta scuola sono davvero andati in malora. Si direbbe che, dato che ormai dannare le anime è diventato un gioco da ragazzi, quei demoni sfaticati se la prendano davvero comoda. E dato che siete stati addestrati da idioti, voi stessi – anche se vi foste diplomati primi della classe – siete il risultato dell’idiozia: nient’altro che i più competenti degli incompetenti. In una situazione normale andrei a lamentarmi presso la Cancelleria dei Reclami, ma date le circostanze mi conviene tentare l’impossibile per trarre una parvenza di demone da un inutile troll come te. E dato che sei un idiota, ti spiegherò per filo e per segno tutto ciò che avresti già dovuto capire da solo. Se non sarai capace di migliorare le tue competenze, e quindi dovessi lasciarti sfuggire questa famiglia, per te sarà la fine.
Dunque: ci sono altre buone notizie. Pare che da adesso in poi il padre lavorerà da casa, a causa della “temporanea” chiusura di molte attività commerciali come parte della reazione governativa al virus. La moglie, invece, continuerà ad andare al lavoro, poiché la sua professione è stata ritenuta “essenziale”. Ottimo! Con le scuole chiuse, il padre e i ragazzini saranno sotto lo stesso tetto per tutto il maledetto giorno. Immagino che ti sfugga perché ritengo una cosa utile ai nostri fini che un genitore passi più tempo con i propri figli. Il fatto è che, grazie alla nostra pluridecennale manipolazione dell’ecosistema familiare, possiamo sfruttare a nostro vantaggio questo temporaneo isolamento del padre con la prole.
È vero che in genere desideriamo che le famiglie trascorrano sempre meno tempo insieme, ma è anche vero che in una famiglia disfunzionale i membri possono infliggere reciprocamente tanti danni quando stanno insieme quanti ne soffrirebbero stando separati, se non di più. Come la maggior parte delle altre famiglie, anche questa ha pienamente adottato i nostri precetti e si trova quindi in una posizione perfetta per essere dominata. Mandando via da casa i loro bambini prima ancora che siano stati svezzati dalle madri, i genitori della società moderna hanno demandato alle istituzioni e ai professionisti il compito di allevare i propri figli. I genitori sono letteralmente terrorizzati all’idea di dover trascorrere una parte significativa del proprio tempo con loro durante la moderna giornata lavorativa.
Grazie all’influenza dei Soviet russi siamo riusciti ad instillare nella maggior parte delle nazioni “sviluppate” l’idea che i bambini starebbero meglio se cresciuti in organizzazioni extrafamiliari. Ancora meglio, quasi tutte le strutture incaricate di accogliere i bambini sono sotto il completo controllo dello stato, e solo una minoranza opera in modo autonomo. Quelle a gestione pubblica sono forse la nostra più grande risorsa, perché, come ti spiegavo qualche lettera fa, lo stato è in guerra contro i suoi cittadini. I ministeri e i dipartimenti responsabili della creazione degli standard per questi veri e propri sistemi di controllo dell’infanzia hanno adottato una mentalità collettivista che, in ultima analisi, vede tutti i cittadini come nient’altro che cellule di un organismo. Di conseguenza, qualunque sia l’ideale perseguito come archetipo del giovane ben formato, in ultima analisi dovrà essere asservito agli obiettivi dello stato. E poiché quasi tutti gli stati moderni sono ai nostri ordini, i bambini sono plasmati a nostra immagine e somiglianza.
La filosofia predominante in tutte le istituzioni governative è quella che vede un bambino ben educato come quello che presenta le caratteristiche di ciò che si considera essere un “buon cittadino”, qualcosa di mutevole quanto lo è una qualunque moda culturale. Per noi, un buon cittadino è bestiame in forma umana, della specie che possiamo nutrire e abbeverare con la nostra sbobba, prima di condurlo, infine, al macello. L’ultima cosa che vogliamo sono cittadini che pensino con la propria testa e realizzino pienamente il potenziale con il quale il Nemico li ha creati: dobbiamo quindi intaccare le loro personalità e i loro temperamenti naturali fin dalla più tenera età.
Ad esempio, se un bambino dimostra un livello di vitalità tale da rendergli impossibile conformarsi al comportamento atteso da due dozzine di suoi compagni di classe (cosa che non è mai stato progettato per fare) questo vorrà dire che probabilmente la sua conformazione psicologica è difettosa, e che quindi dovrà essere sottoposto ad un qualche trattamento farmacologico. La percezione di ciò che un ragazzo dovrebbe essere agli occhi della ricerca moderna è così lontana dal fine per il quale è stato creato, che qualsiasi manifestazione di naturale aggressività maschile viene etichettata come “comportamento violento”. Il Nemico è stato molto preciso nel progettare lo sviluppo degli esseri umani di sesso maschile. Ha impiantato in loro un certo istinto per affrontare minacce o problemi fisici, una caratteristica apparentemente utile per l’attitudine al comando e alla forza d’animo che ci si aspetta da loro. Di conseguenza, sono stati creati per elaborare i limiti del confronto fisico e per migliorare la loro destrezza attraverso compiti e attività che altrimenti li danneggerebbero da adulti. Poiché l’avvento dello stato moderno ha in gran parte soppresso i ruoli tradizionali dei due sessi, i ragazzi adesso sono visti come inadeguati se si comportano in modo apertamente maschile, rispetto alle loro controparti femminili che sono generalmente più docili e riservate. Ormai i maschi sono visti più come “femmine difettose” che devono essere reingegnerizzate in linea con i costrutti statali. E gli sciocchi continuano a ripetere a gran voce le chiacchiere degli psicologi da talk show e degli “esperti” delle università secondo i quali il genere o il sesso sono solo una “costruzione sociale”… In realtà sono loro che lavorano contro la natura umana per costruire una società anormale. Una volta si parlava di lotta dei sessi, ma ora i sessi sono in lotta contro sé stessi. Una casa divisa in sé stessa, ti dice niente?
Per quanto riguarda le bambine, quando una di esse palesa il nauseante desiderio di essere innanzitutto una moglie e una madre, bisogna immediatamente ricordarle che “può essere tutto ciò che vuole”. Detta così sembra una cosa innocua, non è vero? Che bella cosa suggerire a una bambina che ha infinite possibilità. In realtà, dicendole che può essere qualsiasi cosa quando ha già dimostrato che il suo vero desiderio è un ruolo femminile tradizionale, le diciamo implicitamente che è la sua stessa femminilità ad essere un problema! Le infinite opportunità offerte alle ragazze con l’avanzare dell’età facilitano l’insorgenza di un dissidio interiore. Tutto il potere e l’influenza che il mondo professionale può offrire a una donna non potranno mai soddisfare l’impulso primordiale a divenire la matriarca dell’istituzione più potente del mondo: la famiglia.
È per tutte queste ragioni che dobbiamo sfruttare l’opportunità che ci viene offerta per erodere le fragili fondamenta di questa patetica famiglia. Per quanto bene quest’uomo possa aver fatto negli sporadici casi in cui ha intenzionalmente educato i suoi figli, ha ampiamente mancato al suo dovere, e di questo è consapevole. Ma per qualche strana ragione, i suoi figli sono rimasti più vicini alla via stretta di quanto avrebbero dovuto. Tutte le nostre analisi statistiche su ciò che accade nelle famiglie cui fanno capo uomini deboli porterebbero a pensare che la loro fibra morale avrebbe dovuto essere ben diversa. Ho già visto casi simili in passato e, anche se non posso esserne certo, azzarderei l’ipotesi che un qualche loro parente defunto sia sfuggito alla nostra presa e ora preghi incessantemente in loro favore. L’ingiustizia del Cielo non potrebbe essere più flagrante: mentre loro sono in grado di sorvegliare ogni nostra mossa, noi siamo impotenti nei nostri tentativi di andare oltre i bastioni impenetrabili che separano la luce dalle tenebre. Se ci avviciniamo anche di un solo palmo, ecco apparire il Generale, la spada sguainata e le legioni in assetto di guerra.
In ogni caso, il padre conosce a stento i suoi figli, tanto meno sa come crescerli. Non mancare di ricordarglielo quando i conflitti domestici inevitabilmente si moltiplicheranno nelle settimane a venire. Ricorda che gli umani credono che questa quarantena invertita durerà quanto i loro politici hanno inizialmente sostenuto, ma noi sappiamo bene che non è così. Ne avranno per mesi: il nostro divertimento è appena iniziato!
Per il momento, fai in modo che la tua squadra organizzi tutta una serie di fastidi nella dimora familiare, del tipo che li tengono svegli di notte e li mettono in agitazione a causa della mancanza di sonno. Questi metodi sono di solito efficaci e danno sempre molte soddisfazioni. E qualunque cosa facciate, fate di tutto per distrarre i bambini dalla preghiera dei Grani Tremendi. Bisogna evitare ad ogni costo qualsiasi contemplazione del Figlio inchiodato all’Albero.
Alla prossima,
Quelle
10.continua
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