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Ecco perché cinque vescovi ex anglicani sono entrati nella Chiesa cattolica

Che cosa sta succedendo nella Chiesa anglicana? Negli ultimi quattro anni, cinque dei suoi vescovi hanno deciso di lasciarla per unirsi alla Chiesa cattolica.

Il fenomeno, senza precedenti, nasce dall’opposizione ad alcune decisioni prese a maggioranza dagli anglicani, come l’ordinazione sacerdotale di donne, l’ordinazione al sacerdozio di persone omosessuali che convivono e la benedizione di coppie dello stesso sesso.

Uno dei cinque vescovi è John Goddard, ex vescovo anglicano di Burnley, che ha appena ricevuto il titolo di “cappellano di Sua Santità” da papa Francesco.

Il monsignore (appellativo proprio di questa nomina) ha ricevuto l’onorificenza dal pontefice quasi un anno dopo essere stato ordinato sacerdote nella Chiesa cattolica.

L’ex vescovo anglicano, settantacinque anni, sposato con Vivienne, con cui ha avuto due figli, è ora un sacerdote cattolico in base alla costituzione apostolica Anglicanorum coetibus, firmata da Benedetto XVI nel 2009, che permette ufficialmente agli ex pastori anglicani di essere ordinati sacerdoti, anche se sposati.

I sacerdoti o vescovi anglicani sposati, tuttavia, nella Chiesa cattolica non possono essere ordinati vescovi.

Monsignor Goddard considera la nomina conferitagli dal papa un riconoscimento del suo percorso degli ultimi cinquant’anni, “un viaggio costante” che, come racconta lui stesso, “è culminato nella Chiesa cattolica”.

Goddard, che nella riunione del Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra del novembre 2012 è stato uno dei tre membri della Camera dei vescovi (le altre due sono quelle del clero e dei laici) a votare contro l’ordinazione delle donne vescovo, spiega che questa decisione ha avuto un ruolo decisivo nel suo allontanarsi dagli anglicani e successivamente nell’avvicinarsi alla Chiesa cattolica.

A suo avviso, infatti, negli ultimi decenni la Chiesa d’Inghilterra si è spostata verso una concezione più protestante, distaccandosi dai tre pilastri che caratterizzano il cristianesimo: ragione, Scrittura e tradizione.

“Oggi la via da seguire sembra essere una sorta di relativismo che, a mio avviso, non segue la tradizione cattolica”, ha detto Goddard dopo aver maturato la decisione di chiedere di essere accolto nella Chiesa cattolica. “Ho percepito che ero chiamato a percorrere un cammino diverso da quello della Chiesa d’Inghilterra: vi avevo servito per tanto tempo ma al suo interno mi sentivo sempre più a disagio. Non potevo mantenermi integro e continuare a far parte della Chiesa d’Inghilterra. In passato potevo dire di essere un cristiano, un cattolico e un membro della Chiesa d’Inghilterra, e consideravo queste tre affermazioni coerenti. Ora non posso più farlo”.

Monsignor Goddard è stato accolto nella fede cattolica nel maggio 2021 dal vescovo ausiliare di Liverpool Tom Williams di Liverpool ed è stato ordinato sacerdote cattolico nella Cappella Lutyens della Cattedrale metropolitana di Cristo Re, sempre a Liverpool, il 2 aprile dello scorso anno.

A seguito di una petizione dell’arcivescovo Malcolm McMahon, papa Francesco ha accettato a novembre di onorare monsignor Goddard in riconoscimento dei suoi precedenti cinquant’anni di “servizio sacerdotale ed episcopale nella Chiesa d’Inghilterra”.

L’elevazione di monsignor Goddard a cappellano di Sua Santità sarà celebrata pubblicamente da McMahon quando l’arcivescovo visiterà la chiesa di St Oswald a Longton, nel Lancashire, dove Goddard è viceparroco. La visita avverrà il prossimo 29 aprile, e lì il decreto del papa sarà letto alla presenza dei fedeli.

Goddard ha deciso di non entrare nell’ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham. “Non era per me”, ha spiegato. “Avevo bisogno di essere incorporato nella diocesi e nella normalità della Chiesa cattolica. Penso che quella sia la mia vocazione”.

L’arcivescovo Goddard, come si diceva, è uno dei cinque vescovi anglicani che hanno abbracciato il cattolicesimo negli ultimi quattro anni. In generale, questi rappresentanti anglicani provengono da ambienti diversi, ma le ragioni della loro decisione sono simili: divergenze rispetto alle decisioni prese dalla maggioranza anglicana.

Gli altri quattro leader anglicani recentemente accolti nella Chiesa cattolica sono Jonathan Goodall, ex vescovo di Ebbsfleet; Michael Nazir-Ali, ex vescovo di Rochester [qui la sua testimonianza raccolta da Duc in altum]; Peter Forster, vescovo in pensione di Chester, e Gavin Ashenden, ex cappellano della Regina e vescovo anglicano tradizionalista.

Tutti questi vescovi si sono espressi contro la benedizione delle coppie omosessuali, ora adottata dalla Comunione anglicana provocando profonde divisioni, e contro l’ordinazione di sacerdoti che vivono in un’unione omosessuale.

Nel 2009 papa Benedetto XVI promulgò la costituzione apostolica Anglicanorum Coetibus con lo scopo di facilitare l’accoglienza di gruppi di cristiani di tradizione anglicana che desiderano entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica.

Il documento prevede la creazione di ordinariati personali simili a quelli militari specificamente dedicati all’accoglienza nella Chiesa cattolica di gruppi o parrocchie anglicane che desiderano la piena comunione con Roma.

Oggi nel mondo esistono tre ordinariati per i cattolici di origine anglicana: quello di Inghilterra e Galles (con 3.500 fedeli, 91 sacerdoti, nove suore e trentacinque parrocchie), quello di Stati Uniti e Canada (con ottomila fedeli e 87 sacerdoti distribuiti in 38 parrocchie) e quello di Australia (con 1.200 fedeli, ventuno sacerdoti e quattrdici parrocchie).

Il primate della Comunione anglicana mondiale, l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, ha più volte commentato questo esodo di vescovi, sacerdoti e fedeli anglicani verso il cattolicesimo affermando che dal suo punto di vista non si tratta di un problema: l’importante, secondo lui, è che siano “fedeli discepoli di Cristo”.

Gli anglicani che chiedono di essere accettati nel cattolicesimo non hanno bisogno di essere battezzati di nuovo perché il battesimo ricevuto nella Chiesa anglicana è considerato valido dalla Chiesa cattolica

Tuttavia, la Chiesa cattolica non riconosce la validità dell’ordinazione sacerdotale all’interno della Chiesa anglicana. Nel 1896, papa Leone XIII emanò la bolla Apostolicae curae con la quale dichiarò le ordinazioni anglicane “nulle e non valide”, sulla base del fatto che le modifiche apportate al rito dell’ordinazione durante la Riforma anglicana hanno invalidato il sacramento dell’ordine. Per questo motivo, i pastori anglicani accolti nella Chiesa cattolica devono essere ordinati al sacerdozio da un vescovo cattolico.

Fonti:

eldebate.com

catholicherald.co.uk

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Nella foto (di Simon Caldwell), l’ex vescovo anglicano, ora sacerdote cattolico e cappellano si Sua Santità, monsignor John Goddard

Aldo Maria Valli:
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