di Kennedy Hall
Miserabile imbecille,
se quello che mi dici è vero, potremmo aver perso la madre. Non ne posso più di questo moccioso, di questa nemesi brufolosa che non si comporta affatto come i suoi coetanei! Perché non cede alle nostre tentazioni? Cosa c’è nella sua stucchevole devozione che gli permette di scampare al fuoco d’artiglieria che falcidia l’immensa maggioranza dei suoi coetanei? Dovrebbe essere pieno di orgoglio, dovrebbe essere effeminato, non dovrebbe avere una tale calma saggezza, una tale compostezza nei rapporti con sua madre. Si comporta con lei come un ipocrita pretonzolo. Mai nella mia carriera ho assistito ad una tale inspiegabile delicatezza di approccio da parte di un giovane così zelante ed inesperto. Non discute con lei di religione, non fa pressioni su di lei; semplicemente prega per lei e la ama (puah!). Oh, Inferno! Non posso più sopportare questo abominio. Ora mi dici che nel breve tempo trascorso dall’ultima volta che abbiamo parlato, la madre ha accettato di far visita al sacerdote e di fare la sua prima confessione generale. Non farti illusioni: se una tale tragedia dovesse realmente accadere e dovessimo consegnarla al Nemico, darò la colpa di tutto a te.
Abbiamo fatto di tutto per sfruttare la stupidità dei governanti e degli alti papaveri della Chiesa durante questa quarantena invertita per rendere i Sacramenti praticamente inaccessibili. Ai sacerdoti di tutto il mondo è stato proibito da ingiunzioni civili ed ecclesiastiche di occuparsi del loro gregge, eppure, per una sorta di intollerabile coincidenza, il ragazzo ha trovato sacerdoti che obbediscono al Nemico più che all’uomo. A questi insopportabili uomini di Chiesa non importa nulla di farsi ben volere dal mondo, e nemmeno della loro reputazione presso i confratelli. Abbiamo organizzato quella che è probabilmente la più ingegnosa persecuzione dei cristiani dell’epoca moderna, una persecuzione nella quale il fatto che si riuniscano per celebrare una qualsiasi forma di culto non solo è visto come non essenziale, ma addirittura pericoloso per la salute pubblica. Altre volte in passato abbiamo fomentato l’odio nei confronti di ciò in cui credono, ma mai qualcosa di così efficace quanto etichettarli come agenti di diffusione di una malattia per il semplice fatto di riunirsi.
Lo sapevo che l’insegnante di quel ragazzo sarebbe tornato a tormentarci: nel breve tempo trascorso a fare il lavaggio del cervello al figlio ha suscitato nel suo cuore un odio implacabile contro l’Inferno e il peccato. Il semplice suggerimento che gli ha dato di rivolgersi a quei maledetti preti “tradizionali” ha scatenato, più di ogni altra cosa, un vero e proprio effetto farfalla. Manca poco al Sacramento programmato, e dobbiamo agire in modo da bloccare tutto questo una volta per tutte. Fortunatamente, teniamo ancora saldamente in pugno il padre. Ti spiegherò esattamente cosa devi fare: questa potrebbe essere la nostra ultima chance.
La madre e il padre sono ancora in uno stato di risentimento reciproco e continuano a non parlarsi, e i figli – anche se pregano per il padre – sono consapevoli della situazione disastrosa in cui versa il matrimonio. Forse per ora sono dalla parte del Nemico, ma l’influenza che un padre esercita sulla sua famiglia è insostituibile. Anche con una madre pia e dei figli devoti, un padre empio può spingere la sua prole nella nostra rete in qualsiasi momento. Come la pletora di sacerdoti che hanno praticamente dannato da soli intere congregazioni, un patriarca può fare lo stesso con la propria famiglia. Quest’uomo è in uno stato di tale decadimento spirituale e morale che dobbiamo trovare il modo di fargli riversare tutto il suo liquame satanico sugli altri membri della famiglia.
La sua dipendenza dalle immagini peccaminose ha messo radici così profonde che ormai non fa altro che pensare a quelle visioni perverse. Questo, unito al fatto che è praticamente alcolizzato, fa sì che sia raramente lucido quando si trova in famiglia, e passa delle ore chiuso nella sua stanza. I figli sono perplessi ma, nella loro dannata innocenza, non possono nemmeno immaginare che il padre coltivi un vizio ripugnante come il suo. La moglie invece comincia sicuramente a nutrire dei sospetti, per quanto non abbia nessuna certezza. Sembrerebbe essere soggetta ad una certa influenza celeste, ma al momento non è ancora disponibile alla riconciliazione. Le grazie particolari di cui gode in questo momento non sono tali da permettere al Nemico di entrare e dimorare nella sua anima. Se riusciamo a forzare la mano al marito e a costringerlo in una posizione tale da influenzare l’atmosfera dell’intera casa, allora abbiamo ancora una possibilità.
È giunto il momento che tutti sappiano del vizio dell’uomo. In condizioni normali consiglierei un incancrenimento sul lungo termine della sua pratica autolesionista, che, senza dubbio, ci darebbe grandi soddisfazioni per gli anni a venire. Di fatto preferisco che i maschi umani sviluppino vizi gestibili come il suo, in modo che conducano una lunga vita piena di piccole mancanze e menzogne senza mai aver a subire eccessivi richiami da parte della loro coscienza. Se non ci trovassimo in questa situazione, potrei anche consigliarti di far fare all’uomo un piccolo passo indietro in questa sua pratica, ma qui abbiamo bisogno dell’opzione nucleare.
A nostro vantaggio gioca ancora il fatto incontrovertibile che il loro matrimonio ormai è sul punto di naufragare. È per questo che dobbiamo favorire una frattura irreparabile tra la madre e il padre, e credo che disponiamo delle armi per riuscirci. È un po’ un rischio, perché ogni volta che forziamo dei coniugi ad un conflitto aperto c’è sempre la possibilità di suscitare in loro empatia e desiderio di riconciliazione. Ma il suo vizio del bere e la sua piacevole perversione lo hanno reso completamente insensibile ed egocentrico. Sta sprofondando nella visione di generi pornografici sempre più violenti, e la sua ormai cronica disoccupazione unita all’ansia per la loro situazione finanziaria si sono ulteriormente accresciute. In tutti questi anni non ho mai visto un uomo nelle stesse condizioni reagire in modo diverso da quanto mi aspetto adesso da lui. Indubbiamente darà colpa dei suoi errori alla donna e finirà col coprirla di insulti così feroci da far concorrenza ai pensieri rabbiosi dei nostri dannati preferiti. È proprio perché in questo momento la sua prima reazione, nelle situazioni conflittuali, è quella di addossare alla moglie tutte le responsabilità, che dobbiamo agire senza esitare.
Come possiamo riuscire una manovra del genere? Non è così difficile. Tieni presente che, così com’è, quest’uomo non è altro che un cadavere ambulante. Il suo crescente peccato ha finito per oscurare il suo intelletto, e renderlo totalmente ottuso. Non lotterà per salvare il suo matrimonio, perché è diventato incapace di lottare per alcunché. Un maschio che si è lasciato andare ai suoi appetiti più bestiali passa dalla condizione di uomo a quella di ominicchio, un essere meravigliosamente effeminato con il quale possiamo ormai baloccarci come farebbe un gatto con un topo morto.
Ho accennato qualche lettera fa al fatto che l’uso di immagini sessualizzate ha effetti narcotici, simili a quelli di altre droghe che solleticano le fantasie degenerate di chi ne fa uso; ciò significa che a ogni salita corrisponde una discesa, e che dopo l’euforia subentra uno stato di autodisprezzo. Nel caso specifico, questa pratica possiede una dimensione morale supplementare che rode la coscienza moribonda, poiché ogni uomo che vi si concede avverte inconsciamente che sta commettendo una forma di adulterio; e quindi nel suo intimo sa di essere un criminale che merita una punizione. Ma coloro che si sono allontanati dal Nemico non cercano di pentirsi – il nostro Padre di Sotto ce ne scampi! –: vogliono piuttosto giustificarsi. La giustificazione delle proprie mancanze può assumere diverse forme, ma ai nostri fini è importante concentrarsi su quella che consiste nel proiettare la propria colpa su qualcun altro.
Mentre l’uomo si crogiola nella sua caduca e vergognosa sporcizia dopo essersene satollato, potrai senza sforzo attirare la sua attenzione su tutte le cose che non sopporta della moglie: lei non ha “soddisfatto i suoi bisogni”, è una puritana, è un’egoista, è irragionevole, lo guarda dall’alto in basso, e così via. Non è nemmeno necessario che quello che pensa di lei sia vero, l’importante è che riesca a convincersi che la colpa è della moglie. La donna ha un collega del quale in passato ha parlato con affetto: forse potresti fargli percepire quest’uomo come una minaccia. Per quanto ne sa, forse sua moglie ha una relazione con lui da anni: poco importa che tutto ciò sia pura immaginazione. L’unica cosa che conta è che la sua rabbia e le sue emozioni si trasformino in un cocktail esplosivo con un potenziale sufficiente per infliggere danni letali al matrimonio. Questa rabbia lo inebria, ma al tempo stesso gli fa del male, il che significa che vi si concederà voluttuosamente, ma vorrà anche che finisca. Che uomo patetico, che esemplare gustoso!
A causa di questa relazione immaginaria – e fino a cinque minuti prima inesistente – l’uomo si troverà in uno stato d’animo irascibile e potrai facilmente indurlo in un alterco apparentemente insignificante con la moglie. I due si parlano ancora, per quanto raramente, quindi quando litigano, l’irascibilità dell’uomo la coglie di sorpresa e la spaventa. Per una forma di autodifesa, lei reagirà aspramente e in breve tempo voleranno insulti da una parte e dall’altra. Sarà il momento perfetto per ricordarle il tempo che lui passa chiuso nel seminterrato, unita all’ossessione di tenere il suo cellulare sempre presso di sé. “Cosa sta nascondendo? Per quale motivo si aggrappa a quell’aggeggio come un cane al suo osso?”. Sarà anche una stupida, ma persino lei possiede abbastanza materia grigia per risolvere questo semplice enigma: suo marito è schiavo del vizio solitario.
Nel rendersene conto, avrà un tuffo al cuore, e le sembrerà di trovarsi nella stanza con uno sconosciuto. “Questo non è l’uomo che ho sposato”, dirà a se stessa, ma tu sarai pronto a ribattere: “Questo è esattamente l’uomo che hai sposato”. Inevitabilmente gli chiederà, dapprima con calma, di spiegarle cosa stia combinando, ma lui non risponderà. Di colpo lei si metterà a strillare come una melodrammatica bacchettona, pretendendo che lui le dica la verità. Che lui risponda o meno poco importa, anche il suo silenzio sarà eloquente. Le donne isteriche sono masochiste e scavano ossessivamente sempre più a fondo nelle proprie ferite sanguinanti. “Quante volte?” vorrà sapere, “che genere di cose guardi? Fammi vedere il tuo telefono! Voglio vedere!”. A seconda della sua disposizione d’animo, si chiuderà in una depressione ancora più profonda o si sfogherà con qualsiasi arma a portata di mano. C’è da sperare che lo sminuisca al punto di ridurlo alle dimensioni del topo di fogna che è.
A quel punto dovrai prestare attenzione al suo dialogo interiore, perché si verificherà qualcosa di molto particolare: l’uomo proverà un momento di sollievo. Questo stato sarà solo di breve durata, perché l’istante successivo si scoprirà capace di contemplare la possibilità di assassinare la donna che aveva promesso di “amare e rispettare”. Alla fine, si renderà conto che non è nemmeno un uomo, ma un mostro. Se riuscirai ad organizzare tutto questo davanti ai figli, potrei persino proporti per una promozione.
Che dici, nel nostro settore di attività capita di divertirsi un mondo, non ti pare?
Agisci. Ora.
Quelle
20.continua
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