di Marco Cattarini
Caro Aldo Maria,
nei giorni scorsi mia moglie e io abbiamo fatto un lungo viaggio dal Perù all’Europa per un pellegrinaggio in tre santuari mariani: la Virgen del Pilar (Zaragoza, Spagna), Torreciudad (Spagna) e Lourdes (Francia). Ci ha accompagnato un caro amico prete spagnolo che ha vissuto a lungo in Perù. Veramente un bel viaggio: preghiere, rosari, Messe, pellegrini entusiasti e una natura splendida che ci ha fatto sentire la Mano di Dio nella Creazione.
Tutto stupendo, fino al momento in cui, camminando nella grande piazza davanti al santuario di Nostra Signora di Lourdes, notiamo un panello pubblicitario e un tavolino con sopra alcuni libri. Mi avvicino e vedo che sul cartello è scritto “Pastorale de la Famille” e c’è un cuore con diverse parole in francese (genitori, nonni, bambini, fidanzati, eccetera) con i colori dell’arcobaleno. Il sospetto mi porta ad avvicinarmi a Laurent ed Edith, marito e moglie, responsabili dell’ufficio di “consulenza familiare”, per porre loro qualche domanda.
Chiedo se l’approccio del lavoro di orientamento e dei consigli è cattolico, e mi rispondono: “No, perché qui vengono anche musulmani e persone di altre religioni”. Resto sorpreso. Siamo in un santuario cattolico, dopo tutto. Ma non basta. Quando chiedo che cosa pensano dell’omosessualità attiva e dell’ammissione all’Eucaristia dei divorziati risposati civilmente, ecco la risposta. “L’ omosessualità attiva non è peccato, e i divorziati risposati civilmente che vivono come marito e moglie possono fare la comunione”. Ribatto facendo notare che il Signore chiaramente proibisce l’adulterio, ma Laurent sostiene che “dipende dalla situazione di ogni persona”.
Questo il succo della conversazione di quasi trenta minuti avvenuta giovedì 19 aprile. Anche i libri sul tavolino confermano l’orientamento anticattolico di questo presunto “servizio pastorale”.
Ora, trovo inconcepibile che dentro un santuario cattolico si trasmettano spudoratamente eresie con il consenso dei responsabili, ma evidentemente la contaminazione modernista e l’esaltazione del peccato sono arrivate perfino a Lourdes.