Appello / Per ravvivare l’amore e l’adorazione verso Gesù presente nell’Eucarestia
Ricevo e diffondo questo appello ai vescovi e ai sacerdoti.
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di Piergiorgio Cesario
Reverendissimo padre,
scrivo questi pensieri con umiltà, rispetto e amore filiale per la nostra amata Chiesa che è per tutti Madre e Maestra.
Ho nel cuore un grande desiderio: che nelle nostre chiese si riaccenda e si ravvivi l’amore e l’adorazione verso Gesù presente nell’Eucarestia. Non c’è nulla di più grande e meraviglioso nell’universo creato di un’ostia consacrata, presenza reale del Nostro Signore Gesù!
Per rimanere con noi fino alla fine del mondo (come aveva promesso solennemente prima di salire al Cielo), Gesù ci ha donato sé stesso abbattendo ogni barriera dello spazio e del tempo, umiliandosi in un modo infinitamente più grande di quanto già fatto nell’assumere la nostra natura umana, perché nascosto e velato in un pezzo di pane, Lui, l’autore della Vita!
Questo amore inconcepibile, divenuto vero cibo e vera bevanda in duemila anni di cristianesimo, è stato tante volte offeso anche in modo gravissimo.
Per questo motivo sarebbe meraviglioso che in ogni parrocchia si svolgesse, ogni anno, un triduo solenne di Adorazione, sotto forma di quarant’ore nei tre giorni precedenti la festività del Corpus Domini (dal giovedì al sabato con adorazioni anche fino a tarda sera, essendo agevolati dal periodo quasi estivo).
Tale triduo avrebbe lo scopo di coinvolgere l’intera comunità parrocchiale e tutti i momenti di preghiera. Le adorazioni e le sante messe siano vissute anche con lo scopo di riparare tutte le offese, le irriverenze, i sacrilegi, le profanazioni che Gesù ha ricevuto nell’Eucarestia dalla sua istituzione fino ad oggi.
Naturalmente durante l’anno in base alla devozione e alla buona volontà questi momenti di adorazione possono essere vissuti anche in altri periodi e in altre forme, secondo l’organizzazione delle attività pastorali di ogni singola comunità parrocchiale, ma la forza della simultaneità di un tale triduo produrrebbe davvero un’adorazione dai frutti inimmaginabili: pensiamo per un attimo, se si facesse in tutte le chiese cattoliche del mondo, quale effusione di Spirito Santo sulla Chiesa, Sposa di Cristo!
L’Eucarestia è davvero il cuore della Chiesa. Come in un corpo, quando il cuore viene indebolito e ferito, tutto l’organismo inevitabilmente ne soffre, così purtroppo sta avvenendo nella Chiesa: si vede sempre di più una diminuzione della fede nella Presenza Reale, con le ovvie conseguenze. Non possiamo più permetterlo!
A ben ragione il santo e martire cardinale John Fischer (1535) diceva: “I periodi di fioritura o di declino nella storia della Chiesa sono sempre stati associati al modo di amministrare la Santa Eucarestia”
Ritorniamo tutti ai piedi di Gesù, come ci invita il salmista: “Venite, prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati” (Salmo 95; 6,7)
Sono profondamente convinto che da una tale iniziativa non potrà che venire una pioggia di grazia e di benedizione su tutta la Chiesa e sul popolo di Dio, in modo particolare sui sacerdoti che sono i ministri del Santissimo Sacramento!
Grazie di cuore per aver letto questi pensieri.
Saluto con rispetto e amore filiale,
nei Tre con La Piena di Grazia