Ricevo e condivido questa testimonianza inviata a Duc in altum dagli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo.
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Voglio raccontare i motivi che mi hanno spinto a unirmi agli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo, che ho percepito come massimamente rispettoso dell’Eucarestia, unico tesoro della Chiesa.
Il motivo lo ha dichiarato Giovanni Paolo II anche in mio nome nella sua enciclica Ecclesia de Eucharistia: “La cura nel favorire la fedele osservanza (delle istruzioni e delle norme liturgiche, N.d.R.) diventa espressione effettiva di amore verso l’Eucarestia” (n. 42).
Questi anni di pandemia (che io definisco di pandemonio) sono stati nel mio caso (e non solo nel mio) occasione di salvezza; questi eventi catastrofici hanno portato con sé il risveglio da una vita distratta e mediocre per farmi accorgere della presenza di Dio nella storia dell’uomo, ma anche della presenza delle forze sataniche. In tali circostanze, nella percezione di questo mondo soprannaturale, è necessario fare una scelta di estrema convinzione e determinatezza: con Gesù o contro di Lui, senza vie di mezzo.
Questa chiesa modernista è tutt’altro che moderna e porta con sé il risveglio di eresie delle più vecchie e disparate. Tra i risultati più devastanti c’è che i sacerdoti si astengono dal distribuire l’Eucaristia e delegano i cosiddetti ministri straordinari con conseguente appiattimento dei ministeri. E che dire dell’introduzione anche nella Chiesa dell’ideologia delle quote rosa per la parità di genere? E del sinodo dal “basso verso l’alto” (invece che sinodo dei vescovi)? E dei ministeri laicali “a tempo” (indeterminato).
Si sta mettendo da parte l’esaltazione dell’Eucarestia, che è Corpo, Sangue, Anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, per concentrarci sull’esaltazione dei laici, che sono le creature. Stiamo vivendo un nuovo umanesimo universale in cui tutto è fluido e la Chiesa ha più il timore di offendere il fratello “universale” che la speranza di convertirlo dicendogli le scomode Verità che salvano.
Noi siamo invitati ad amare Gesù con tutta la mente, con tutto il cuore con tutto il nostro corpo. Se amiamo Gesù solo con nozionismo di sufficienza pensando di fare a meno di quelli che consideriamo “fronzoli” che non ci piacciono (magari perché sono fuori moda) e tagliando qua e là, finiremo per crearci una fede fai da te, la mia religione, il Dio di me stesso. La trinità dell’Anticristo è: io, me e me stesso.
La liturgia serve a insegnarci ad amare Gesù in modo completo, secondo la nostra natura, anche con la compostezza del corpo che alimenta, consolida, accresce e radica le nozioni della mente ed accresce l’amore nel cuore per Cristo Gesù.
Se non si ama l’Eucarestia anche con gli atteggiamenti del corpo e i rituali richiesti dalla liturgia si rischia ciò che scrisse Giovanni Paolo II nella Ecclesia de Eucharistia in riferimento al Sacramento eucaristico: “Spogliato del suo valore sacrificale, viene vissuto come se non oltrepassasse il senso e il valore di un incontro conviviale fraterno” (n. 10).
Si rischia di perdere la fede!
La battaglia odierna portata avanti dai figli delle tenebre in modo meticoloso, punto per punto, è contro l’Eucarestia; lo scudo per eccellenza a difesa del Sacramento eucaristico è il documento Redemptionis Sacramentum. È importante e fondamentale che ogni alleato conosca e impari a menadito i 186 articoli del testo alla luce dell’enciclica Ecclesia de Eucharistia. Leggendoli, si respira una chiara ispirazione soprannaturale, indirizzata ai semplici, agli umili e ai poveri; chi sono gli ultimi se non i laici appartenenti alla Chiesa militante?
Allora armiamoci di scudo (la conoscenza della Redemptionis Sacramentum), spada (il rosario) e armatura (i sacramenti) per essere un esercito compatto come il calcagno di Maria e da Lei riuniti sotto la Sua protezione!
Sotto quell’armatura c’è un Cuore impavido che soffre per le ingiustizie e gli abusi eucaristici e liturgici che di questi tempi sono all’ordine del giorno contro Cristo, la sua Chiesa e anche i suoi fedeli!
La battaglia d’oggi non è tra sì-vax e no-vax, tra progressisti e tradizionalisti. Occorre combattere contro la mediocrità a cui il Principe del Mondo ci vuole tenere incatenati!
La battaglia per l’Eucaristia: ecco l’unica battaglia che valga la pena di essere combattuta e per cui morire. E se ho aderito agli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo è proprio perché gli Alleati si pongono come obiettivo la difesa e l’adorazione della vita sacramentale di Gesù Cristo Nostro Signore nell’Ostia Santa, cuore amante e pulsante della fede e della creazione tutta.
Deo gratias!
Mauro Bonaita
Reggio Emilia
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