di Nicolò Raggi
Caro Valli,
ho letto con vivo interesse la lettera [qui] del fedele friulano disorientato dall’omelia sul Vangelo di domenica scorsa (Mt 15, 21-28).
Premesso che, a mio modesto parere, data l’inflazione di parole sulla Parola, le omelie andrebbero vietate nei feriali e concesse nei festivi (ricordo che san Pio da Pietrelcina non fece una sola omelia in tutta la sua vita, mentre tutta la sua vita ne fu una, eloquentissima), domenica mi trovavo nella diocesi di Firenze e anche qui il sacerdote che presiedeva la santa messa ha evidenziato come la donna abbia “fatto cambiare idea” al Signore.
Non v’è dubbio che l’interpretazione sia fuorviante, dato che il primo pensiero che balza alla mente, in conseguenza, è che il Signore non avesse le idee chiare.
Ecco l’ordine degli eventi propostoci dal testo sacro:
– una donna straniera segue il Signore e i suoi discepoli, gridando e chiedendo pietà;
– il Signore non rivolge a lei “neppure una parola”;
– ai discepoli che “lo implorarono” invece risponde: “Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele”;
– la donna si prostra davanti al Signore e chiede aiuto;
– il Signore le risponde;
– la donna conferma la risposta del Signore dicendo innanzi tutto “è vero”, poi riassume la propria posizione nella vicenda;
– il Signore la esaudisce ammirando la sua fede.
C’è dunque una donna che grida, senza timore di disturbare, proprio come Bartimeo, il cieco di Gerico (Mc 10,47) e proprio come lui chiedendo pietà.
In questo come in quel caso i discepoli vogliono liberarsi della fastidiosa presenza ma, sulle prime, non vengono esauditi.
Proprio allora il Signore dice ai discepoli di essere stato mandato per loro e non per altri!
Si può ritenere, mi pare senza forzature, che il Signore con questa risposta stia esplicitando ciò che pensano i discepoli, non quello che pensa lui.
Aveva fatto lo stesso con il ragazzo ricco (Mt 19, 16-22), cui aveva elencato i comandamenti in un ordine sbagliato, certamente non perché non li conoscesse ma probabilmente perché era in quel dis-ordine che li praticava il suo giovane interlocutore.
Non appena la donna si prostra, riconoscendolo con le parole e con i gesti come Signore, Egli le risponde in verità, esponendo la condizione in cui ella si trova rispetto a quella concreta situazione.
La donna non si tira indietro, come fa il giovane ricco, e ammette che è proprio quello il suo stato, ma confida nella sovrabbondanza dell’amore di Dio.
E tutti vissero istruiti e contenti.