Il cardinale Burke avverte: il prossimo Sinodo sulla sinodalità è “una rivoluzione” all’opera “per cambiare radicalmente l’autocomprensione della Chiesa in accordo con un’ideologia contemporanea che nega gran parte di ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e praticato.”
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di Jules Gomes
Nella prefazione al nuovo libro Processo sinodale: un vaso di Pandora. Cento domande e cento risposte [Duc in altum se n’è occupato qui], il cardinale Raymond Burke osserva che la “sinodalità”, destinata a ridefinire il cattolicesimo, “non ha storia nella dottrina della Chiesa” e “nessuna definizione ragionevole”.
Lamentando “l’evidente e grave danno” che il processo sinodale “sta infliggendo al Corpo mistico di Cristo”, Burke avverte i cattolici che il modello sinodale, che sta già diffondendo confusione, errore e scisma in Germania, si replicherà nella Chiesa universale.
Citando il pensatore cattolico Plinio Corrêa de Oliveira, gli autori del libro José Antonio Ureta e Julio Loredo spiegano come la sinodalità venga usata in quanto “parola talismano” che “è suscettibile di essere radicalizzata e abusata a fini propagandistici” dato il suo significato “elastico”.
Ureta e Loredo avvertono che il progetto sinodale di papa Francesco è un processo “rivoluzionario” che “riprende vecchie eresie più volte condannate dal Magistero” e corre “il pericolo imminente di costruire una Chiesa nuova, diversa da quella cattolica com’è sempre esistita”.
Gli autori sottolineano: “A un osservatore attento, questo panorama assume toni apocalittici. È in corso una manovra per demolire la Santa Madre Chiesa, cancellando gli elementi basilari della sua costituzione organica e della sua dottrina, rendendola irriconoscibile”.
Sotto forma di catechismo di cento domande e risposte, gli autori spiegano come i cambiamenti proposti siano “così radicali che i documenti sinodali parlano di ‘conversione’, come se la Chiesa fosse sulla strada sbagliata e avesse bisogno di fare una inversione a U”.
Sul peccato mortale della sodomia, Ureta e Loredo notano che alcuni padri sinodali stanno “cercando scappatoie per legittimare canonicamente le unioni omosessuali” e “aprendo loro tutti i sacramenti, compreso il matrimonio”.
“Quasi tutti i documenti conclusivi delle tappe continentali del cammino sinodale (Sintesi continentali) menzionano esplicitamente la necessità di includere le persone LGBT” e “dicono esplicitamente che è stata posta particolare attenzione alla consultazione delle ‘minoranze emarginate'”.
Il cardinale Jean-Claude Hollerich, relatore generale del Sinodo “ha dichiarato che la dottrina della Chiesa sui rapporti omosessuali è ‘falsa’ e deve pertanto essere cambiata perché ‘il fondamento sociologico-scientifico di tale insegnamento non è più corretto'”.
Inoltre, alcuni vescovi francesi hanno chiesto a papa Francesco di cancellare dal Catechismo della Chiesa cattolica la descrizione degli atti omosessuali come “intrinsecamente disordinati” e “contrari alla legge naturale” e hanno creato una commissione per studiare la riformulazione della dottrina su questo argomento.
Il libro delinea lo spettro di un sinodo che approverà diaconesse e perfino sacerdotesse, osservando come lo stesso papa Francesco “ha stabilito che fino al 25% dei partecipanti al sinodo saranno laici, uomini e donne, tutti con pari diritto di voto rispetto ai vescovi”.
Anche se il processo sinodale approvasse solo alcune proposte, “i cambiamenti nella Chiesa cattolica sarebbero tali che ci si potrebbe legittimamente chiedere se somiglierebbe ancora alla Santa Chiesa Romana Cattolica e Apostolica fondata da Nostro Signore Gesù Cristo”.
Tra gli altri cambiamenti, il Sinodo sta anche cercando di porre fine al celibato obbligatorio per i sacerdoti e di includere le “minoranze emarginate” come “divorziati risposati, genitori single, persone che vivono in un matrimonio poligamo, persone LGBTQ, eccetera”.
Spiegando la metodologia sinodale, il libro mostra come la gerarchia “permette alla tensione tra tesi e antitesi di crescere fino al raggiungimento di una sintesi consensuale”.
Il libro dimostra il fallimento del modello sinodale nella Chiesa d’Inghilterra, citando le testimonianze di due ex vescovi anglicani, il dottor Gavin Ashenden e il dottor Michael Nazir-Ali, entrambi recentemente convertiti al cattolicesimo.
Lo spirito sinodale “si ispira ad antichi errori ed eresie” come la “corrente conciliarista” umanistica sorta già nel XV secolo che “cercava di ridurre il potere gerarchico del papa a favore di un’assemblea conciliare”.
In un simile scenario, il papa, ridotto a primus inter pares (primo tra pari), sarebbe tenuto a sottomettersi alle decisioni del sinodo raggiunte attraverso un voto democratico e maggioritario dei suoi partecipanti.
Il mito di Pandora ha la sua origine negli scritti del poeta greco Esiodo. Prima di lasciare Pandora sulla terra, il dio greco Zeus le consegnò un bellissimo vaso e le disse: “Questo è il mio dono speciale per te. Non aprirlo mai”.
Tuttavia, la curiosità di Pandora ebbe la meglio: lei aprì lo scrigno e ne uscì tutto ciò che avrebbe afflitto l’umanità per sempre: problemi, sventure, dolore, malattia, vizio, violenza, avidità, follia, vecchiaia, morte.
Fonte: churchmilitant.com