Caro Aldo Maria,
continuo a leggere lettere di cattolici che si lamentano e criticano sacerdoti e vescovi che non sono fedeli alla retta dottrina, che ti guardano in cagnesco se non vuoi ricevere l’Eucaristia sulle mani, eccetera.
Ma è logico che ti guardino in cagnesco. Per loro l’ostia consacrata è solo un simbolo, per loro lì non c’è la presenza reale di Nostro Signore Gesù Cristo in Corpo, Sangue, Anima e divinità, alla quale noi vecchi cattolici ancora crediamo e quindi ci inginocchiamo e ci mettiamo in adorazione.
È tutto molto semplice: loro non credono che lì ci sia Gesù vivo e vero. E agiscono di conseguenza.
Magari si inginocchiano davanti al mondo, ne assumono le mode, i vizi, le aspirazioni, i desideri, tramutati in diritti.
Quanto alle discriminazioni nei confronti dei “diversi”, inutile cercare risposte chissà dove: c’è il Decalogo, e c’è il Catechismo della Chiesa cattolica, entrambi (ancora) non aboliti.
E allora? Cari sacerdoti e vescovi, pensateci. La strada del Paradiso non è un’autostrada libera sulla quale correre tranquilli. Parlate qualche volta di croce: ognuno prenda la sua croce e segua colui che è stato crocifisso per i peccati dell’umanità. Vi ricorda qualcosa?
Dalla comprensione dei peccatori, che devono pentirsi per meritare la misericordia divina, e dalla condanna del peccato, si è passati, o si sta passando, addirittura alla cancellazione del peccato vero e proprio.
E io mi aspetto che presto venga cambiato anche l’Atto di dolore. Lo ricordate? “Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto più, perché ho offeso te, infinitamente buono”… Ecco, vedrete che “i tuoi castighi” sarà cancellato.
Dal 2017 frequento il Priorato San Marco di Lanzago di Silea della FSSPX e sono pienamente soddisfatto (la mia anima è soddisfatta). Lì, ovviamente, si celebra vetus ordo. Inginocchiati alla balaustra, si riceve l’ostia consacrata (Corpo, Sangue, Anima e divinità di Nostro Signore Gesù Cristo) sulla lingua. Lì i sacerdoti credono in questo, noi fedeli crediamo in questo.
Saluti cordiali in nomine Domini.
Giovanni