X

Il “carisma del papa” e la vera natura del magistero. Osservazioni sulle parole del vescovo Fernández

Di recente, in una intervista a Edward Pentin [qui], monsignor Víctor Fernández ha sostenuto che il papa possiede “un carisma particolare” per la salvaguardia del depositum fidei, “un carisma unico, che il Signore ha dato solo a Pietro e ai suoi successori”, “un dono vivo e attivo, che è all’opera nella persona del Santo Padre” e del quale, dunque, oggi è in possesso “solo papa Francesco”.

Parole pericolose. Come si può conciliare questa affermazione con l’insegnamento (Dei Verbum, 10), secondo cui il magistero è al servizio della Parola di Dio (“Magisterium verbum Dei ministrant”) e non al di sopra di essa (“non supra verbum Dei”)?

La questione è posta apertamente [qui] dal professor Eduardo Echeverria, docente di Filosofia e Teologia sistematica al Seminario Maggiore del Sacro Cuore di Detroit, e la risposta è netta: “L’affermazione di Fernández è sconcertante. Una cosa è affermare che il magistero ha un carisma attinente alla missione di custodire infallibilmente la Fede consegnata una volta per tutte alla Chiesa; altra cosa è affermare che il papa stesso ha un carisma che salvaguarda la propria dottrina”.

Spiega Echeverria: “L’affermazione di monsignor Fernández sull’unicità del carisma del papa rischia di far crollare ogni distinzione tra il magistero e le sue fonti normative, come la Scrittura”. Joseph Ratzinger avvisò che se si prosegue in questa direzione si “minaccia il primato delle fonti” e si finisce per “distruggere il carattere di servizio dell’ufficio docente”.

Non dobbiamo accettare l’insegnamento della Chiesa semplicemente perché la Chiesa lo insegna. Dobbiamo accettare l’insegnamento della Chiesa quando è conforme alla Scrittura e alle altre fonti autorevoli.

L’idea espressa da Fernández, solum magisterium, è “positivismo ecclesiastico” e il cardinale Avery Dulles (1918-2008) ne parlava così: “In alcune presentazioni sembra che il credente debba dare un assegno in bianco al magistero. La fede cattolica è intesa come una fiducia implicita nell’ufficio di insegnamento, e la prova dell’ortodossia è la disponibilità di un uomo a credere a qualunque cosa la Chiesa possa insegnare proprio per la ragione che la Chiesa lo insegna. Un pericolo in questo approccio è che generi una certa indifferenza verso il contenuto della rivelazione. Si sentono i credenti dire che se la Chiesa insegnasse che in Dio esistono cinque o dieci persone, essi lo credererebbero, con la stessa fede con cui ora credono nelle tre Persone divine”.

La posizione di Fernández è sbagliata perché fa del magistero della Chiesa la norma suprema della fede. Come spiegava Ratzinger, l’autorità ecclesiastica ha dei limiti. La Chiesa è vincolata alla volontà che l’ha preceduta: la volontà di Cristo, espressa con la nomina dei Dodici.

La successione apostolica non è l’assunzione di alcuni poteri ufficiali a disposizione del titolare. Si viene assunti al servizio della Parola, all’ufficio di testimoniare qualcosa che viene affidato e che sta al di sopra del portatore.

Ratzinger sottolineava che l’autorità del magistero della Chiesa non si basa su se stessa, e quindi la Chiesa non è di per sé la norma della fede. La Chiesa afferma il primato dell’autorità di Dio, della Parola divina, della rivelazione divina. L’autorità magisteriale della Chiesa è autorità derivata da Cristo.

La ragione formale dell’oggetto di fede è la rivelazione divina. L’autorità della Chiesa è il ministro dell’oggetto di fede.

Il magistero della Chiesa serve come “colonna e sostegno della verità” (1 Timoteo 3:15), nel senso che parla in modo autorevole e dogmatico a tutta la Chiesa in nome della Chiesa, ma questo insegnamento non è al di sopra della parola di Dio, bensì la serve, custodendo devotamente ciò che è stato tramandato.

Osserva Echeverria: “La Chiesa non ritiene che il suo magistero operi per conto proprio, senza riferimento ad alcuna norma superiore. Quindi, con buona pace dell’arcivescovo Fernández, non può esistere qualcosa come la ‘dottrina del Papa’”.

 

Aldo Maria Valli:
Post Correlati