Il cardinale senza croce. Per “distrazione”

di Vincenzo Rizza

Caro Valli,

in una recente intervista (Perché al funerale di Napolitano il nunzio era senza croce? «Spesso la dimentico, non me ne sono accorto») il neo cardinale Emil Paul Tscherrig, accusato di non indossare la croce pettorale alle esequie laiche in onore di Giorgio Napolitano, ha candidamente affermato: “Veramente non la indossavo? Siete sicuri? Ogni tanto la dimentico, ma ero convinto di averla indossata la croce quel giorno. Strano, mi sorprende, non me ne sono nemmeno accorto”.

Ma in che mani siamo? Non so se è peggio per un porporato assumersi le proprie responsabilità e provare a giustificare il gesto con avventurose interpretazioni circa il rispetto della laicità del defunto o confessare di utilizzare la croce come un qualsiasi accessorio d’abbigliamento (nemmeno fosse un orologio) che ogni tanto la mattina ci si dimentica di indossare e, forse ancora più grave, durante il giorno non ci si accorge neppure di non avere.

È triste dirlo, ma speriamo che ogni tanto, la mattina, non dimentichi anche di essere cattolico.

 

 

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