È in libreria Eresia dell’informe. La liturgia romana e il suo nemico, di Martin Mosebach, descrizione accurata e convincente di un mutamento culturale che si manifesta nella liturgia ma riguarda l’intera società occidentale: un processo che va dal “deforme all’informe” e dall’“informe al conforme”. Sul libro, ecco la nota dell’editore.
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A distanza di quattordici anni dalla prima traduzione, arriva in una versione ampliata e arricchita da sei nuovi capitoli il fortunato e brillante saggio di Martin Mosebach sulla liturgia romana e le sue deviazioni post-conciliari più o meno creative, deviazioni che l’autore considera estremamente dannose per l’ethos cristiano e la devozione.
L’analisi di Martin Mosebach non si ferma però al momento critico. Si misura invece con il dibattito sulla “riforma della riforma” liturgica, oggi più vivo che mai, con l’obiettivo di condurre il lettore alla riscoperta della straordinaria ricchezza della liturgia tradizionale. Da questo punto di vista i nuovi capitoli costituiscono un arricchimento straordinario di un’opera che, già alla sua prima uscita, si era fatta notare per acutezza di visione, sottigliezza storica, profondità spirituale.
L’opera esce come quinto volume della collana Spaemanniana, e proprio a Robert Spaemann è dedicata con gratitudine. Da qui anche la decisione di includervi, in appendice, il saggio di Robert Spaemann Osservazioni di un laico che ama la Messa antica.
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