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“Fiducia supplicans”? Per le Chiese d’Africa è inaccettabile. Ecco il testo della lettera del cardinale Ambongo

Cari amici di Duc in altum, grazie al lavoro di ricerca del lettore Riccardo Poggi, che ringrazio, vi propongo il testo (nella traduzione italiana e nell’originale inglese) della lettera del cardinale Ambongo sulla reazione delle Conferenze episcopali africane alla dichiarazione Fiducia supplicans.

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Nessuna benedizione per le coppie omosessuali nelle Chiese africane.

Sintesi delle risposte delle Conferenze episcopali africane alla Dichiarazione Fiducia supplicans

Cari fratelli e sorelle nel Signore,

grazia e pace!

Il messaggio che vi trasmetto oggi ha ricevuto il consenso di Sua Santità Papa Francesco e di Sua Eminenza il Cardinale Víctor Manuel Fernándeza il Cardinale Victor Manuel Fernandez, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede.

Presenta una sintesi consolidata delle posizioni adottate da vari Episcopati nazionali e interterritoriali in tutto il continente africano, in risposta alla pubblicazione della Dichiarazione Fiducia supplicans del Dicastero per la Dottrina della Fede del 18 dicembre 2023.

All’interno della Chiesa famiglia di Dio in Africa, questa Dichiarazione ha causato un’onda d’urto, ha seminato idee sbagliate e disordine nelle menti di molti fedeli laici, persone consacrate e persino pastori, e ha suscitato forti reazioni.

La sintesi delle risposte delle Conferenze episcopali africane mette in evidenza una comprensione e un approccio comune da parte loro. Essa comprende i loro punti di vista sulla dottrina invariata del matrimonio all’interno della Chiesa, la cura pastorale estesa a tutti i membri della Chiesa e la loro posizione unitaria sulle unioni omosessuali.

  1. Dottrina invariata sul matrimonio e sulla sessualità

Nei loro vari messaggi, le Conferenze episcopali della Chiesa famiglia di Dio in Africa iniziano riaffermando il loro incrollabile attaccamento al Successore di Pietro, la loro comunione con lui e la loro fedeltà al Vangelo. Esse riconoscono collettivamente che la dottrina della Chiesa sul matrimonio e la famiglia rimane invariata. Tutti hanno preso atto dei passaggi in cui la Fiducia supplicans riafferma questa posizione tradizionale della Chiesa ed esclude esplicitamente il riconoscimento del matrimonio omosessuale. Questa posizione, radicata nelle Sacre Scritture, è stata insegnata senza interruzioni dal Magistero universale della Chiesa.

Pertanto, riti e preghiere che potrebbero offuscare la definizione di matrimonio – come unione esclusiva, stabile e indissolubile tra un uomo e una donna, aperta alla procreazione – sono considerati inaccettabili. La distinzione fatta dalla Fiducia supplicans tra benedizioni liturgiche o rituali formali e benedizioni spontanee non intende imporre che vi siano benedizioni per le coppie in situazione irregolare e per le coppie dello stesso sesso (cfr. 31), anche se il documento dice che esse “dovrebbero essere effettuate al di fuori del contesto liturgico” (cfr. 31 e 38).

  1. Cura e orientamento pastorale

Attraverso le dichiarazioni delle Conferenze episcopali, la Chiesa in Africa, in quanto famiglia di Dio, riafferma il suo impegno per un’assistenza pastorale continua a tutti i suoi membri. Il clero è incoraggiato a fornire un’assistenza pastorale accogliente e di sostegno pastorale, in particolare alle coppie in situazioni irregolari. Le Conferenze episcopali africane sottolineano che le persone con tendenze omosessuali devono essere trattate con rispetto e dignità, pur ricordando che le unioni di persone dello stesso sesso sono contrarie alla volontà di Dio e quindi non possono ricevere la benedizione della Chiesa.

  1. Posizione sulle unioni omosessuali e sulle coppie dello stesso sesso

Le Conferenze episcopali preferiscono generalmente – ogni Vescovo rimane libero nella sua diocesi – non offrire la benedizione alle coppie dello stesso sesso. Questa decisione deriva dalla preoccupazione per la potenziale confusione e lo scandalo all’interno della comunità ecclesiale. L’insegnamento costante della Chiesa descrive gli atti omosessuali come “intrinsecamente disordinati” (Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione Persona humana, n. 8) e contrari alla legge naturale. Questi atti, considerati come una chiusura dell’atto sessuale al dono della vita, non procedono da un’autentica complementarietà affettiva e sessuale e non devono essere approvati in nessuna circostanza (Catechismo della Chiesa cattolica, n. 2357).

A sostegno di questa posizione, la maggior parte degli interventi dei vescovi africani si basa soprattutto sulla Parola di Dio. Essi citano passi che condannano l’omosessualità, in particolare Lv 18,22-23, dove l’omosessualità è esplicitamente vietata e considerata un abominio. Questo testo legislativo testimonia la considerazione di queste pratiche nell’ambiente di Israele, così come altre pratiche che Dio proibisce, come l’infanticidio (cfr. il sacrificio di Isacco). Una Conferenza episcopale ha aggiunto lo scandalo degli omosessuali di Sodoma (cfr. Gen 19, 4-11). Nella narrazione del testo, l’omosessualità è così abominevole che porterà alla distruzione della città.

Nel Nuovo Testamento, San Paolo, nella Lettera ai Romani, condanna quello che chiama rapporto innaturale (cfr. Rm 1,26-33) o morale vergognosa (cfr. 1 Cor 6,9-10).

Oltre a queste ragioni bibliche, il contesto culturale africano, profondamente radicato nei valori della legge naturale in materia di matrimonio e famiglia, complica ulteriormente l’accettazione di unioni di persone dello stesso sesso, in quanto sono viste come in contraddizione con le norme culturali e intrinsecamente corrotte.

  1. Dichiarazione conclusiva

In sintesi, le Conferenze episcopali di tutta l’Africa, che hanno riaffermato con forza la loro comunione con Papa Francesco, ritengono che le benedizioni extra-liturgiche proposte nella Dichiarazione Fiducia supplicans non possano essere realizzate in Africa senza esporsi a scandali. Ricordano, come fa chiaramente la Fiducia supplicans, al clero, alle comunità religiose, a tutti i credenti e alle persone di buona volontà, che la dottrina della Chiesa sul matrimonio e la sessualità cristiana rimane invariata. Per questo motivo, noi, vescovi africani, non riteniamo opportuno che l’Africa benedica le unioni omosessuali o le coppie dello stesso sesso perché, nel nostro contesto, ciò causerebbe confusione e sarebbe in diretta contraddizione con l’ethos culturale delle comunità africane. Il linguaggio della Fiducia supplicans rimane troppo sottile per essere compreso dalla gente comune.

Inoltre, rimane molto difficile convincere che persone dello stesso sesso che vivono in un’unione stabile non rivendicano la legittimità del proprio status.

Noi, vescovi africani, insistiamo nell’appello alla conversione di tutti.

Come Osea, Gesù viene a testimoniare la tenerezza di Dio: “Egli non è non è venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mt 9,3). Su questo non c’è dubbio. Ma Gesù tende la mano anche al peccatore perché si rialzi, perché si converta (cfr. Mc 1,5). Dopo aver mostrato tanta tenerezza nei confronti della donna colta in adulterio, le disse: “Va’ e d’ora in poi non peccare più” (In 8,11). Come il sale della terra e la luce del mondo (cfr. Mt 5,13-14), la missione misericordiosa della Chiesa è quella di andare controcorrente rispetto allo spirito del mondo (cfr. Rm 12,2) e di offrire il meglio, anche se è esigente.

Alcuni Paesi preferiscono avere più tempo per l’approfondimento della Dichiarazione che, di fatto, offre la possibilità di queste benedizioni ma non le impone.

In ogni caso, continueremo a riflettere sul valore del tema generale di questo documento, al di là delle sole benedizioni per le coppie in situazione irregolare, cioè sulla ricchezza delle benedizioni spontanee nella pastorale quotidiana.

“Grazia e pace”: con queste parole tratte da San Paolo che in comunione con Sua Santità Papa Francesco e con tutti i Vescovi africani, in qualità di Presidente del Simposio delle Conferenze Episcopali dell’Africa e del Madagascar (SEEAM) concludo questo messaggio invitando le comunità cristiane a non lasciarsi scuotere.

Sua Santità Papa Francesco, fermamente contrario a qualsiasi forma di colonizzazione culturale in Africa, benedice con tutto il cuore il popolo africano e lo incoraggia a rimanere fedele, come sempre, nella difesa dei valori cristiani.

Dato ad Accra, 11 gennaio 2024

Fridolin Cardinale Ambongo, ofm cap

Arcivescovo metropolita di Kinshasa

Presidente del Secam

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No Blessingg for Homosexual Couples in the African Churches

Synthesis of the responses from the African Episcopal Conferences to the Declaration

Fiducia supplicans

Dear brothers and sisters in the Lord,

Grace and Peace!

The message that I transmit to you today has received the agreement of His Holiness Pope Francis and of His Eminence Cardinal Victor Manuel Fernandez, Prefect of the Dicastery for the Doctrine of the Faith.

It presents a consolidated summary of the positions adopted by various National and Inter-territorial Episcopal Conferences across the African continent, in response to the publication of the Declaration Fiducia supplicans of the Dicastery for the Doctrine of the Faith of December 18, 2023. Within the Church family of God in Africa, this Declaration has caused a shockwave, it has sown misconceptions and unrest in the minds of many lay faithful, consecrated persons and even pastors and has aroused strong reactions.

The synthesis of the responses of the African Episcopal Conferences highlights a common understanding and approach on their part. It encompasses their views on the unchanged doctrine of marriage within the Church, the pastoral care extended to all members of the Church and their unified position on same-sex unions.

  1. Unchanged doctrine on marriage and sexuality

In their various messages, the Episcopal Conferences of the Church family of God in Africa begin by reaffirming their unwavering attachment to the Successor of Peter, their communion with him and their fidelity to the Gospel. They recognize collectively that the Church’s doctrine on marriage and the family remains unchanged. They all noted the passages where Fiducia supplicans reaffirmed this traditional position of the Church and explicitly excluded the recognition of homosexual marriage. This position, rooted in the Sacred Scriptures, has been taught without interruption by the universal Magisterium of the Church. Therefore, rites and prayers that could blur the definition of marriage – as an exclusive, stable and indissoluble union between a man and a woman, open to procreation – are considered as unacceptable. The distinction made by Fiducia supplicans between liturgical blessings or formal ritual blessings and spontaneous blessings is not intended to mandate that there be blessings for couples in irregular situations and same-sex couples (cf. 31) even if the document  says that they “should be carried out outside liturgical frameworks” (cf. 31 & 38).

  1. Pastoral care and guidance

Through the declarations of the Episcopal Conferences, the Church in Africa, as the family of God, reaffirms its commitment to continuing pastoral assistance to all its members. Clergy are encouraged to provide welcoming and supportive pastoral care, particularly to couples in irregular situations. The African Bishops’ Conferences emphasize that people with a homosexual tendency must be treated with respect and dignity, while reminding them that unions of persons of the same-sex are contrary to the will of God and therefore cannot receive the blessing of the Church.

  1. Position on homosexual unions and same-sex couples

The Episcopal Conferences generally prefer — each Bishop remaining free in his diocese — not to offer blessings to same-sex couples. This decision stems from concern about potential confusion and scandal within the Church community. The constant teaching of the Church describes homosexual acts as “intrinsically disordered” (Congregation for the Doctrine of the Faith, Declaration Persona Humana, n. 8) and contrary to the natural law. These acts, considered as closing the sexual act to the gift of life and not proceeding from a genuine affective and sexual complementarity, must not be approved under any circumstances (Catechism of the Catholic Church, n. 2357).

To support this position, a large majority of the interventions of the African Bishops are based above all on the Word of God. They cite passages which condemn homosexuality, notably Lv 18:22-23 where homosexuality is explicitly prohibited and considered an abomination. This legislative text testifies to these practices in the setting of Israel, as well as other practices that God prohibits, such as infanticide (cf. the sacrifice of Isaac). One Episcopal Conference added the scandal of the homosexuals of Sodom (cf. Gen 19, 4-11). In the narration of the text, homosexuality is so abominable that it will lead to the destruction of the city.

In the New Testament, Saint Paul, in the Letter to the Romans, also condemns what he calls unnatural relationships (cf. Rom 1:26-33) or shameful morals (cf. 1 Cor 6:9-10).

In addition to these biblical reasons, the cultural context in Africa, deeply rooted in the values of the natural law regarding marriage and family, further complicates the acceptance of unions of persons of the same sex, as they are seen as contradictory to cultural norms and intrinsically corrupt.

  1. Concluding statement

In summary, the Episcopal Conferences across Africa, which have strongly reaffirmed their communion with Pope Francis, believe that the extra-liturgical blessings proposed in the Declaration Fiducia supplicans cannot be carried out in Africa without exposing themselves to scandals. They remind, as Fiducia supplicans clearly does, the clergy, religious communities, all believers and people of good will, that the Church’s doctrine on Christian marriage and sexuality remains unchanged. For this reason, we, the African Bishops, do not consider it appropriate for Africa to bless homosexual unions or same-sex couples because, in our context, this would cause confusion and would be in direct contradiction to the cultural ethos of African communities. The language of Fiducia supplicans remains too subtle for simple people to understand.

Furthermore, it remains very difficult to be convincing that people of the same sex who live in a stable union do not claim the legitimacy of their own status.

We, African Bishops, insist on the call for the conversion of all.

Like Hosea, Jesus comes to bear witness to the tenderness of God: “He did not come to call the righteous, but sinners” (Mt 9:3). Of this there is no doubt. But Jesus also stretches out his hand to the sinner so that he may rise, so that he may convert (cf. Mk 1:5). After showing such tenderness to the woman caught in adultery, he said to her: “Go, and from now on, sin no more” (In 8:11). As the salt of the earth and the light of the world (cf. Mt 5:13-14), the merciful mission of the Church is to go against the tide of the spirit of the world (cf. Rom 12:2) and to offer it the best, even if it is demanding.

Some countries prefer to have more time for the deepening of the Declaration which, in fact, offers the possibility of these blessings but does not impose them.

In any case, we will continue to reflect on the value of the general theme of this document, apart from just blessings for couples in an irregular situation, that is to say on the richness of spontaneous blessings in everyday pastoral care.

Grace and peace

“Grace and peace”: it is with these words taken from Saint Paul in communion with His Holiness Pope Francis and all the African Bishops, that as President of the Symposium of Episcopal Conferences of Africa and Madagascar (SEEAM), I conclude this message thus calling on Christian communities not to allow themselves to be shaken. His Holiness Pope Francis, fiercely opposed to any form of cultural colonization in Africa, blesses the African people with all his heart and encourages them to remain faithful, as always, to the defense of Christian values.

Given at Accra, January 11, 2024

Fridolin Cardinal Ambongo, ofm cap

Metropolitan Archbishop of Kinshasa

President of SECAM

Aldo Maria Valli:
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