di Investigatore Biblico
Il versetto del Salmo 27,11 di cui parliamo oggi è un classico caso di traduzione della Bibbia Cei 2008 inventata di sana pianta.
Vediamolo.
Cei 1974: “Mostrami Signore la tua via, guidami sul retto cammino, a causa dei miei nemici”
Vulgata: “Ostende mihi, Domine, viam tuam, et dirige me in semitam rectam propter inimicos meos” (Sal 27,11)
Cei 2008: “Mostrami Signore la tua via, guidami sul retto cammino, perché mi tendono insidie” (Sal 27,11)
Come avrete notato, c’è un abisso tra la traduzione Cei 1974 e quella della Vulgata rispetto a quella del 2008.
La nuova traduzione, infatti, a differenza delle altre due traduce così: “Perché mi tendono insidie”.
Cosa dice il testo originale ebraico? Andiamo a vederlo (traslitterato):
“Horenì, Adonaj, darkèkha
Unchèni be ‘orach mishor
Lemà’an shoreraj” (Sal 27,11)
La traduzione letterale di “Lemà’an shoreraj” è proprio “a causa dei miei oppressori”.
Quindi mi chiedo: da dove proviene la frase “perché mi tendono insidie” della Cei 2008?
Mi piacerebbe saperlo, perché secondo me è inventata di sana pianta e non ha nessuna fonte testuale.
Qui non stiamo parlando di interpretazioni di un versetto: siamo proprio di fronte a una invenzione! E, ripeto, non è la prima volta che mi scontro con situazioni del genere.
Il versetto parla di “nemici”, non di insidie. Che poi i nemici possano tendere insidie, questa è solo una conseguenza. Ma il Salmo è una preghiera perché il Signore ci liberi da persone fisiche, i nemici. Persone che hanno un nome e un cognome. Non semplicemente insidie, che possono essere mille altre cose non causate da persone fisiche.
È una preghiera concreta. Molto concreta. Perché tutti i Salmi sono preghiere concrete, che riguardano la nostra vita reale, fatta di cose belle e brutte.
Perché i traduttori 2008 inventano versetti di sana pianta? La reputo un’azione molto pericolosa.
Fonte: investigatorebiblico.wordpress.com