Le reazioni a “Fiducia supplicans” / Santa, cattolica, apostolica ma ancora “una”?
Ecco una mappa delle principali reazioni alla dichiarazione Fiducia supplicans. Vescovi divisi come non mai, valutazioni opposte e contrapposte.
La santa Chiesa cattolica può dirsi ancora una?
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Vescovi e sacerdoti contrari alla Fiducia supplicans
Africa
Il presidente di tutte le conferenze episcopali di Africa e Madagascar, cardinale Ambongo, ha dichiarato l’11 gennaio che i vescovi cattolici del continente non metteranno in pratica la benedizione delle coppie dello stesso sesso. Obbedire a Fiducia supplicans vorrebbe dire non rispettare con la cultura africana, “profondamente radicata nei valori della legge naturale riguardo al matrimonio e alla famiglia”.
La posizione è stata però contestata dalle conferenze episcopali del Nord Africa, che il 15 gennaio si sono dichiarate disponibili ad applicare Fiducia supplicans.
Subito dopo, anche i vescovi della Conferenza episcopale dell’Africa meridionale hanno dichiarato che benediranno le coppie omosessuali “con prudenza”.
Angola e São Tomé
I vescovi dei due Paesi hanno diffuso un comunicato in cui sottolineano che le benedizioni per le coppie dello stesso sesso “creerebbero un enorme scandalo e confusione tra i fedeli, per questo abbiamo deciso che non vengano effettuate”.
Burkina Faso e Niger
In una dichiarazione del 28 dicembre delle conferenze episcopali dei due paesi è stata confermata la dottrina cattolica sull’omosessualità: “La Parola di Dio disapprova l’omosessualità considerandola un abominio”.
I vescovi escludono la possibilità di benedire coppie dello stesso sesso, affermando che “tali benedizioni non possono essere attuate senza scandalo per la fede e la morale dei nostri fedeli cristiani e senza mettere in cattiva luce la Chiesa cattolica”.
Camerun
I vescovi del Camerun, per voce del presidente della Conferenza episcopale nazionale, monsignor Andrew Fuanya Nkea, hanno dichiarato: “Noi proibiamo formalmente ogni benedizione delle coppie omosessuali nella Chiesa del Camerun”.
“Rifiutare le benedizioni non è in alcun modo discriminatorio; è una legittima tutela dei valori umani di fronte a un vizio che dopo essere diventato oggetto di una pretesa di riconoscimento giuridico oggi pretende addirittura di essere benedetto”.
Costa d’Avorio
In un articolo del 27 dicembre, il vescovo Marcellin Yao Kouadio, presidente della Conferenza episcopale nazionale, ha dato istruzioni a tutto il clero per “astenersi dal concedere benedizioni alle coppie dello stesso sesso e alle coppie in situazioni irregolari”. Poiché “il nostro popolo è fortemente attaccato ai valori derivanti dalla legge naturale in materia di matrimonio e famiglia”, Fiducia supplicans “offende i nostri valori ancestrali e culturali e dà l’impressione che la nostra Chiesa approvi e incoraggi una realtà intrinsecamente cattiva, innaturale e contraria ai nostri usi e costumi”.
Kenya
In una lettera del 23 dicembre indirizzata alla sua arcidiocesi di Nairobi, l’arcivescovo Philip Anyolo scrive che l’insegnamento cattolico sul matrimonio non è cambiato e non può cambiare. “Le unioni omosessuali sono contro la ragione, contro la natura e contro la cultura africana”. Di conseguenza, “qualsiasi forma di benedizione delle unioni e delle attività tra persone dello stesso sesso va contro la parola di Dio, gli insegnamenti della Chiesa e la cultura africana”. “A tutto il clero che risiede e presta servizio nell’arcidiocesi di Nairobi è vietato benedire relazioni, unioni o coppie omosessuali”.
Il vescovo di Wote, Kariuki Njiru, ha espresso un severo rifiuto delle benedizioni per le coppie dello stesso sesso, affermando che il documento “dovrebbe essere respinto nella sua totalità”.
Malawi
Il 19 dicembre la Conferenza episcopale del Malawi ha diffuso un comunicato in cui si afferma: “Per evitare di creare confusione tra i fedeli, stabiliamo che per ragioni pastorali le benedizioni di unioni omosessuali di qualsiasi tipo non sono consentite in Malawi”.
Togo
Il 30 dicembre la Conferenza episcopale cattolica del Togo ha dichiarato che “sono inammissibili riti e preghiere che potrebbero creare confusione tra ciò che è il matrimonio, cioè un’unione esclusiva, stabile e indissolubile tra un uomo e una donna, naturalmente aperta alla procreazione della prole, e ciò che lo contraddice”. Per questo motivo i vescovi del Togo ordinano ai sacerdoti di astenersi dal benedire le coppie omosessuali.
Ruanda
In una dichiarazione del 20 dicembre, la Conferenza episcopale ruandese ha annunciato che non accoglierà Fiducia supplicans. Per i vescovi del Ruanda non è possibile che la Chiesa benedica tali matrimoni poiché sono “contro la legge di Dio” e contro la cultura africana.
Zambia
Dodici dei diciassette vescovi dello Zambia in una dichiarazione del 20 dicembre ricordano che “la Sacra Scrittura presenta gli atti omosessuali come grave depravazione”.
Antille e Guyana francese
In una dichiarazione del 21 gennaio, i vescovi della provincia ecclesiastica delle Antille e della Guyana francese hanno affermato che per evitare qualsiasi confusione i sacerdoti possono benedire le persone ma è loro vietato benedire coppie in situazione irregolare o dello stesso sesso.
Argentina
Uno dei predecessori del cardinale Fernández come arcivescovo di La Plata, monsignor Héctor Aguer, si è espresso esplicitamente contro Fiducia supplicans.
Uruguay
In un’intervista a El Pais, il cardinale uruguaiano Daniel Sturla ha condannato Fiducia supplicans per i suoi contenuti e la sua deliberata ambiguità. Quando il documento parla di benedizione “della coppia” va contro “tutta la tradizione della Chiesa”.
Secondo l’arcivescovo di Montevideo, la Chiesa “è sì per tutti”, ma ci sono “alcune regole”. “Non si possono benedire le unioni che la Chiesa considera non conformi al disegno di Dio”.
Brasile
Il vescovo Adair José Guimarães, diocesi di Formosa, ha dichiarato che, a causa della la forte possibilità che il documento provochi scandalo e incomprensioni, non adotterà Fiducia supplicans.
Perù
In una dichiarazione del 2 gennaio, il vescovo Rafael Escudero López-Brea della diocesi di Moyobamba, nel nord del Perù, ha scritto che Fiducia supplicans “danneggia la comunione della Chiesa, poiché tali benedizioni contraddicono direttamente e gravemente la Divina Rivelazione e la dottrina della Chiesa”.
“Benedire le coppie in situazione irregolare e le coppie dello stesso sesso è un grave abuso del Santissimo Nome di Dio, che viene invocato su un’unione oggettivamente peccaminosa di fornicazione”.
Australia
La Australian Confraternity of Catholic Clergy ha diffuso una dichiarazione in cui sottolinea che gli atti sessuali al di fuori del matrimonio tra persone di sesso diverso non corrispondono al piano del Creatore. “L’autentica cura pastorale e spirituale” deve essere legata a “una presentazione inequivocabile del progetto di Dio sulla sessualità umana e sul matrimonio”. Le benedizioni “non possono mai essere conferite ad atti peccaminosi” né possono “legittimare relazioni che sono intrinsecamente incompatibili con la volontà divina”.
Hong Kong
Il cardinale emerito di Hong Kong Joseph Zen ha confutato punto per punto Fiducia supplicans. Sottolineando che la dichiarazione non chiede ai sacerdoti di esaminare le coppie per vedere se la loro vita sia conforme alla morale cristiana, ha condannato il cardinale Fernández per il suo riferimento al “buono” che ci sarebbe nelle relazioni tra persone dello stesso sesso, e di conseguenza lo ha invitato a dimettersi.
Spagna
Come negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Australia, l’opposizione alle benedizioni per persone dello stesso sesso in Spagna proviene in gran parte dai preti. Una petizione lanciata il 31 dicembre da 157 sacerdoti spagnoli (con sede in Spagna ma anche nel Sud America di lingua spagnola) chiede a papa Francesco di “annullare la Fiducia supplicans”.
Polonia
“Poiché praticare atti sessuali fuori del matrimonio, cioè fuori dell’unione indissolubile di un uomo e di una donna aperta alla trasmissione della vita, è sempre un’offesa alla volontà e alla sapienza di Dio espressa nel sesto comandamento… una tale relazione non può ricevere una benedizione”. Così si legge in una dichiarazione del portavoce della Conferenza episcopale polacca. “Ciò vale in particolare per le persone che hanno relazioni omosessuali”.
Svizzera
L’emerito della diocesi di Coira, monsignor Marian Eleganti, ha scritto il 20 dicembre per ricordare che papi e vescovi sono custodi dell’insegnamento della Chiesa e della tradizione ininterrotta. Pertanto non possono inventare un magistero nuovo che contraddice ciò che è patrimonio comune.
Ungheria
La Conferenza episcopale ungherese, in un comunicato del 27 dicembre, ha escluso fermamente la possibilità di accogliere Fiducia supplicans nel Paese. Bisogna “sempre evitare” di impartire una benedizione a coppie omosessuali.
Diocesi di Szombathely
Il vescovo János Székely ha rilasciato una sua dichiarazione nella quale spiega che se una coppia omosessuale chiede una benedizione chiede che Dio benedica il peccato. Accettando di benedire, “falsificheremmo il vangelo di Cristo”. Pertanto ha ordinato ai suoi sacerdoti di non procedere con tali benedizioni.
Olanda
Fiducia supplicans “è soprattutto un documento vile” scrive nel suo blog monsignor Rob Mutsaerts, vescovo ausiliare a ‘s-Hertogenbosch.
Poiché “rifiuta di identificare le pratiche gay come intrinsecamente malvage, è ormai chiaro che Fiducia supplicans non riguarda un’espansione del significato di benedizione, ma un cambiamento consapevole di ciò che è peccato”.
“Dai all’idea di benedizione un nuovo significato e ci potrai fare quello che vuoi. La parola magica impiegata in questi casi è pastorale. Basta dire pastorale e il gioco è fatto”.
Kazakistan
Dall’arcidiocesi di Santa Maria ad Astana, l’arcivescovo Tomas Peta e il suo ausiliare, il vescovo Athanasius Schneider, hanno rilasciato una dichiarazione in cui si dichiara che Fiducia supplicans contiene “un grande inganno”. Pertanto “proibiamo ai sacerdoti e ai fedeli dell’arcidiocesi di Santa Maria in Astana di accettare o eseguire qualsiasi forma di benedizione di coppie in una situazione irregolare o dello stesso sesso”, perché “tale benedizione contraddice direttamente e seriamente la Divina Rivelazione, la dottrina e la pratica ininterrotta e bimillenaria della Chiesa cattolica”. Procedendo con tali benedizioni, la Chiesa cattolica attua “in pratica l’ideologia gender globalista ed empia”.
Regno Unito
La Confraternity of Catholic Clergy, che raccoglie oltre cinquecento esponenti del clero, ha pubblicato un documento che si chiude così: “Crediamo che la carità genuina segua sempre la vera dottrina e che tali benedizioni sarebbero contrarie alla legittima cura che un sacerdote deve al suo gregge. Con onesta parresia e in base alla nostra esperienza di pastori concludiamo che tali benedizioni sono inammissibili”.
Scozia
La comunità dei Redentoristi nell’estremo nord della Scozia ha scritto il 22 dicembre di essere d’accordo con le preoccupazioni espresse da presuli come il cardinale Müller, monsignor Viganò, i vescovi del Camerun e numerosi altri che riconoscono che “la benedizione sacerdotale delle coppie in rapporti irregolari e la benedizione delle coppie omosessuali sono contrarie alla fede, alla morale cattolica e all’insegnamento bimillenario della Chiesa”. Pertanto esse “devono essere osteggiate da noi e da tutti i cattolici”.
Il documento Fiducia supplicans, aggiungono, “è profondamente offensivo nei confronti di Nostro Signore”.
Greco-cattolici ucraini
La Chiesa greco-cattolica ucraina ha diffuso un comunicato in cui dichiara che non applicherà Fiducia supplicans. Firmato dall’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, il testo osserva che il documento del Vaticano riguarda la Chiesa latina, non le Chiese cattoliche orientali.
Notando che una benedizione “significa approvazione”, Shevchuk afferma che non si può in alcun modo “contraddire l’insegnamento della Chiesa cattolica sulla famiglia”. “La prudenza pastorale ci spinge a evitare gesti, espressioni e concetti ambigui che distorcono o travisano la Parola di Dio e l’insegnamento della Chiesa”.
Stati Uniti d’America
Dopo che la Confraternity of Catholic Clergy del Regno Unito ha rilasciato una dichiarazione contro Fiducia supplicans, anche il ramo statunitense della Confraternita si è unito al rifiuto del documento spiegando che “il comportamento peccaminoso e le inclinazioni disordinate non possono mai essere benedette o condonate”.
Arcidiocesi di Filadelfia
Il 22 dicembre l’arcivescovo emerito di Filadelfia Charles Chaput ha dichiarato che Fiducia supplicans è “un esercizio ambiguo volto ad affermare e allo stesso tempo minare l’insegnamento cattolico sulla natura delle benedizioni e sulla loro applicazione alle relazioni irregolari”.
“L’ambiguità deliberata o persistente, così come tutto ciò che alimenta incomprensioni o sembra lasciare un’apertura a comportamenti oggettivamente peccaminosi, non viene da Dio”.
Diocesi di Rapid City e Sioux Falls
In una dichiarazione congiunta del vescovo Peter M. Muhich (Rapid City) e del vescovo Donald E. DeGrood (Sioux Falls) nel South Dakota, si avverte che Fiducia supplicans potrà avere l’effetto di “normalizzare i peccati gravi”.
I due vescovi osservano che “i ministri della Chiesa non hanno il potere di benedire il peccato” e che “qualsiasi tipo di benedizione che dia l’apparenza di condonare il peccato non deve essere concessa”.
Diocesi di Tyler
Il vescovo emerito della diocesi di Tyler, monsignor Joseph Strickland, ha diffuso un videomessaggio tramite LifeSiteNews in cui chiede una “voce unita” contro il documento del Vaticano.
Vaticano
In una lunga analisi di Fiducia supplicans, l’ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il cardinale Gerhard Müller, ha scritto che le “benedizioni” delle coppie omosessuali sono una “blasfemia” e il documento è “autocontraddittorio”.
Il prefetto emerito della Congregazione per il culto divino, il cardinale Robert Sarah, si è unito ai prelati africani: “Condivido e faccio mie le dichiarazioni delle conferenze episcopali di Camerun, Ciad e Nigeria. Opporsi a Fiducia supplicans non è un’opposizione a papa Francesco, ma è “opposizione ferma e radicale a un’eresia che mina gravemente la Chiesa, il Corpo di Cristo, perché contraria alla fede e alla Tradizione cattolica”.
L’ex nunzio papale negli Stati Uniti, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, ha definito i promotori della “delirante dichiarazione Fiducia supplicans” come “servitori di Satana e i suoi più zelanti alleati”.
“Esorto tutti coloro che hanno ricevuto la dignità cardinalizia, i miei fratelli nell’episcopato, i sacerdoti, i chierici e i fedeli a opporsi con la massima fermezza a questa folle corsa verso l’abisso alla quale una setta di apostati rinnegati vorrebbe costringerci”.
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Favorevoli a Fiducia supplicans
Austria
Il 18 dicembre l’arcivescovo Franz Lackner – capo della Conferenza episcopale austriaca – ha avvertito che il clero “non può più dire no” alla richiesta di “benedizione” delle coppie dello stesso sesso. Lackner, in un’intervista, ha espresso la sua “gioia” per Fiducia supplicans, anche se in seguito ha dovuto rilasciare una parziale ritrattazione, tramite un portavoce, riguardo all’apparente obbligo per il clero di offrire tali benedizioni.
La “gioia” di Lackner è stata condivisa da altri prelati austriaci, tra cui il vescovo Josef Marketz della diocesi di Gurk-Klagenfurt, che ha definito il testo vaticano un “passo importante verso una Chiesa aperta”.
Belgio
I vescovi cattolici del Belgio, che hanno già approvato le benedizioni per le coppie dello stesso sesso nel settembre 2022, in una dichiarazione del 22 dicembre sul sito web della conferenza episcopale accolgono Fiducia supplicans come “un enorme passo avanti verso il riconoscimento delle relazioni omosessuali leali e durature”. “Come persona LGBTI + sei pienamente accettato e ora puoi vedere benedetta ulteriormente la tua relazione”.
Il vescovo di Anversa Johan Bonny ha tenuto a esprimere la sua personale approvazione per Fiducia supplicans.
Croazia
L’arcivescovo Mate Uzinić di Rijeke ha accolto con favore il testo, definendolo “un invito a non lanciare pietre, ma ad essere vicini a coloro che cercano la vicinanza di Dio”. Il presule ha invitato padre gesuita James Martin a una conferenza per parlare dell’attivismo LGBTQ.
Francia
In un comunicato del 10 gennaio, la Conferenza episcopale francese ha espresso forte sostegno a Fiducia supplicans: le benedizioni di coppie dello stesso sesso sono un segno di “accoglienza ampia e incondizionata” da parte della Chiesa.
Germania
Il presidente della Conferenza episcopale tedesca, monsignor Georg Bätzing, ha accolto calorosamente il testo vaticano. “Accolgo questo documento e sono grato per la prospettiva pastorale che esso comporta”, ha affermato.
Numerosi prelati tedeschi, tra cui l’arcivescovo Stefan Heße e il vescovo Heinrich Timmerevers, hanno fatto eco a questo elogio per le benedizioni di coppie omosessuali.
Un anno fa il Cammino sinodale tedesco aveva approvato le benedizioni per persone dello stesso sesso e, anticipando Fiducia supplicans, alcuni esponenti chiave del sinodo avevano chiesto di elaborare una formula specifica.
Honduras
L’ex arcivescovo di Tegucigalpa, il cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, parlando al clero dell’arcidiocesi di Panama ha difeso Fiducia supplicans negando che sia eretica. Il breve commento di Maradiaga ha un peso particolare, dato il suo stretto rapporto con papa Francesco.
Hong Kong
Il neo cardinale Stephen Chow SJ di Hong Kong ha scritto il 23 dicembre che al centro di Fiducia supplicans c’è “un appello al clero affinché impartisca benedizioni pastorali a coloro che hanno relazioni omosessuali o irregolari, ma chiedono la misericordia del Padre”.
Secondo Chow, il testo “non solo è radicato nella tradizione biblica e nell’insegnamento della Chiesa, ma evidenzia l’acuto istinto pastorale di papa Francesco”.
India
Il cardinale Oswald Gracias di Mumbai, uno dei più stretti consiglieri del papa, ha elogiato Fiducia supplicans ritenendola in linea con la tradizione: “Gesù non ha mai rifiutato una benedizione”. Non si tratta “assolutamente” di un passo verso il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Irlanda
L’8 gennaio l’arcivescovo cattolico di Dublino, monsignor Dermot Farrell, ha rilasciato una dichiarazione per difendere Fiducia supplicans e affermare che ai sacerdoti non è consentito rifiutare le benedizioni per le coppie dello stesso sesso.
“Noi che siamo nel ministero dobbiamo sempre considerare il nostro servizio al dono di benedizione che sgorga dal Cuore di Cristo attraverso la sua Chiesa”.
Italia
Il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Zuppi, ha annunciato il 22 gennaio, durante una riunione del consiglio permanente, la posizione dell’episcopato italiano a favore di Fiducia supplicans nell’ambito delle “sfide odierne per l’annuncio del Vangelo”.
Zuppi ha definito Fiducia supplicans “un documento che si colloca nell’orizzonte della misericordia, dello sguardo amorevole della Chiesa su tutti i figli di Dio, senza però allontanarsi dagli insegnamenti del Magistero”.
Portogallo
Il 4 gennaio la Conferenza episcopale portoghese ha annunciato di essere in “piena comunione” con il papa e la sua proposta di benedizioni per persone dello stesso sesso. I vescovi portoghesi sottolineano che l’interpretazione locale del documento non può comportarne il rifiuto.
Spagna
Il neo cardinale di Madrid, cardinale José Cobo, ha dichiarato in un’intervista dell’8 gennaio che farà rispettare con fermezza la Fiducia supplicans. “A Madrid applicheremo integralmente la dottrina del papa, e per questo applicheremo la Fiducia supplicans con l’intensità che il documento merita e chiede”.
Risulta che Cobo sia intervenuto personalmente per annullare la petizione contro Fiducia supplicans lanciata da preti spagnoli. Ai sacerdoti è stato vietato di esprimere pubblicamente opposizione “alla dottrina ordinaria del Santo Padre”.
Svizzera
In un comunicato del 19 dicembre, la Conferenza episcopale svizzera ha dichiarato che il testo vaticano è “in linea con il desiderio dei vescovi svizzeri di una Chiesa aperta che prenda sul serio le persone in diverse situazioni relazionali, le rispetti e le accompagni”. Il testo vaticano “permette esplicitamente per la prima volta la benedizione delle coppie dello stesso sesso e afferma che la Chiesa ha ampliato e arricchito la sua comprensione delle benedizioni”.
Stati Uniti
Il cardinale Blase Cupich di Chicago ha definito il testo del Vaticano “un passo avanti in linea non solo con il desiderio di papa Francesco di accompagnare pastoralmente le persone, ma con il desiderio di Gesù di essere presente a tutte le persone che desiderano grazia e sostegno”.