di Investigatore Biblico
Cari lettori,
anche oggi entriamo nel magico mondo della fantasia targato “traduzione Cei 2008”. Non ho fatto in tempo a finire l’articolo precedente (qui), che ho trovato un altro indizio simile.
La regola è sempre la stessa. Traduzioni degli ultimi tre secoli identiche e Cei 2008 che modifica senza un criterio logico.
Ma lasciamo parlare i versetti.
Cei 1974: “I ricchi impoveriscono e hanno fame, ma chi cerca il Signore non manca di nulla” (Sal 34,11)
Vulgata: “Divites eguerunt, et esurierunt…”. Divites: ricchi (Sal 34,11)
Bibbia Ricciotti: “Ricchi cadon in miseria, e patiscon la fame…” (Sal 34,11)
Bibbia Martini: “I ricchi si trovaron in bisogno, e patiron la fame…” (Sal 34,11)
Settanta: “Ploùsioi èptokeusan kai èpeìnasan”. Ploùsioi: ricchi (Sal 34,11)
Testo ebraico: “Kefirim rashu wera’èvu”. Kefirim: malvagi o ricchi malvagi (Sal 34,11)
Cei 2008: “I leoni sono miseri e affamati, ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene” (Sal 34,11)
Come avrete notato, tutte le versioni precedenti utilizzano il termine ricchi, ma, similmente al caso citato in precedenza, nel quale avevamo visto comparire una capra, l’ultima versione propone un altro animale: questa volta un leone.
Proprio il caso di dirlo: il termine zoo ben si addice a questo caos. Per le prossime puntate aspettiamo due coccodrilli, un orango tango, due piccoli serpenti e un’aquila reale.
Facciamo ironia, per l’amor del cielo, ma vediamo la poca serietà di questa traduzione, tutta impegnata a rigenerare a ogni costo il testo (come con gli smartphone) senza prendere in considerazione la tradizione.
Trasformando il versetto in “i leoni sono miseri e affamati, ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene”, si forma una frase fuori contesto.
Oltretutto, in questo versetto, si dovrebbe cogliere un perfetto parallelismo con il Magnificat: “Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote” (Lc 1,33).
Cosa significa, dunque, che i leoni hanno fame?
Il termine “leone” in ebraico è arih, mentre il termine kefirim (che letteralmente può anche essere tradotto come “bestie feroci”) viene sempre utilizzato per indicare i “ricchi malvagi”.
Vestendo i panni di un traduttore, cosa scegliereste tra “bestie feroci”, “leoni” e “ricchi malvagi”?
Che dobbiamo dire, quindi, in conclusione?
Solo non si vedono i due liocorni.
Fonte: investigatorebiblico.wordpress.com