La mia cena surreale con il papa
di Andrew P. Napolitano*
La settimana scorsa sono stato in Vaticano come relatore, ospite presso la Pontificia accademia delle scienze sociali.
L’accademia è un organismo che esplora idee di interesse per il Vaticano. Questa volta il tema era la filosofia di san Tommaso d’Aquino, poiché l’8 marzo 2024 ricorreva il 750° anniversario della sua morte.
Non è un argomento esoterico. L’Aquinate insegnava che tutte le persone razionali sono capaci di discernere il giusto dallo sbagliato attraverso l’esercizio del libero arbitrio e della ragione umana, e che non hanno bisogno del governo per aiutarle in questa impresa.
Tutto ciò è generalmente indicato come diritto naturale, e il mio intervento si è incentrato su questo concetto.
(…)
Il Vaticano, che è grande circa un ottavo del Central Park di New York, ha un’incantevole pensione chiamata Domus [Santa Marta], dove ho soggiornato per quattro giorni. È anche la residenza permanente di papa Francesco.
Io e i miei colleghi dell’Accademia – venticinque persone – stavamo cenando nella piccola sala da pranzo della Domus quando il papa è entrato e si è seduto a due tavoli da noi.
Situazione surreale.
I cattolici credono che il papa sia il vicario di Cristo sulla terra. Ma l’attuale papa è forse il peggiore della storia. Ha annacquato l’insegnamento della Chiesa su matrimonio, sessualità e confessione. Ha soppresso la messa alla quale assistevano e partecipavano tutti i santi canonizzati del Cielo. I suoi attacchi alla teologia e alla liturgia tradizionali sono l’opposto di ciò che dovrebbe fare, ovvero preservarle.
In ogni caso, è stato surreale vederlo entrare nella sala da pranzo della pensione con un deambulatore e un assistente per ogni braccio. Strano vederlo sedersi dandoci le spalle. Volevo andare a trovarlo e salutarlo, ma le guardie svizzere ci avevano proibito di avvicinarci o di chiamarlo.
Due giorni dopo, mentre ero nell’atrio della Domus, l’ho visto di nuovo, a tre metri da me. Mi sono inchinato educatamente e ho sussurrato: “Sua Santità”. Mi ha guardato ed è andato avanti.
Il papa è in cattive condizioni di salute, riesce a malapena a parlare e camminare, e trasuda tristezza. Sono stato felice di restare con lui per quattro giorni, ma non credo che resterà lì ancora a lungo.
*laureato alla Princeton University e alla University of Notre Dame Law School, è stato il più giovane giudice della Corte Suprema nella storia del New Jersey. È autore di cinque opere sulla Costituzione americana.
Fonte: newsmax.com