L’articolo dell’Investigatore Biblico Domande sulla Chiesa [qui] continua a suscitare reazioni. Dopo una prima sintesi di interventi di lettori [qui] ecco un altro contributo.
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di Alessio Gattaino
Caro Valli,
seguo il suo blog con molto interesse e vorrei condividere poche righe di commento all’ultimo articolo dell’Investigatore Biblico, che stimo molto.
Magari mi sbaglio, ma a me è sembrato innanzitutto che la sua volesse essere un’analisi un po’ provocatoria della situazione attuale della Chiesa (o meglio, delle “istituzioni” della Chiesa, come specifica lui stesso) e dei tempi che stiamo vivendo. Andrebbe forse colta l’intenzione piuttosto che soffermarsi su ogni singola considerazione. Personalmente non entro nel merito delle diverse “provocazioni”, sia per la complessità dei temi sia perché non ho le adeguate competenze.
Vorrei però rilanciare prendendo spunto da quanto lessi tempo fa in un libro che raccoglie diversi discorsi del cardinale Biffi e che spesso mi torna in mente.
L’Investigatore Biblico scrive: “Dobbiamo prima chiederci: ma oggi la Chiesa è credibile?”. Io piuttosto, come prima cosa, mi chiederei: “Ma oggi la Chiesa è credente?”. Chiediamocelo con franchezza. Tutti. A partire da me, da noi, fino ai vescovi stessi, a coloro che fanno parte delle “istituzioni” della Chiesa.
“Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”.
Forse il punto non è essere più credibili, ma chiedere a Dio la grazia di diventare più credenti. E come disse a tal riguardo il cardinale Biffi, “se saremo più credenti saremo anche più credibili, nel senso più vero”.