Cari amici, in molti avete scritto dicendo che lo spot blasfemo delle patatine va ancora in onda, mentre Duc in altum ha detto che è stato bloccato. Come stanno veramente le cose?

Confesso di non aver verificato di persona perché non guardo mai la tv, ma ho cercato di capire meglio.

Premesso che dello spot esistono versioni diverse (in quello per le tv la comunione di una novizia è solo in audio, mentre si sovrappone l’immagine della suora che mangia le patatine in sacrestia; in quello per il web invece una patatina sostituisce proprio l’ostia), occorre dire che c’è stata effettivamente l’ingiunzione di sospenderlo, da parte dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria,

La richiesta è stata accolta dal Comitato di controllo dell’Istituto, che in un comunicato del 9 aprile ha ingiunto alle parti coinvolte di desistere dalla diffusione di tale campagna ritenendola in contrasto con l’art. 10 del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale.

Tuttavia lo spot non è stato “bloccato”, come molti giornali, e anche Duc in altum, hanno scritto. La procedura prevede infatti che entro sette giorni, quindi entro il 16 aprile, l’azienda abbia la facoltà di accogliere o contestare l’ingiunzione.

Da quanto si sa, l’azienda produttrice delle patatine ha annunciato che lo spot sarà ritirato. In caso contrario, sarà il Giurì a decidere e quindi i tempi si allungheranno ulteriormente.

Se avete altre notizie in merito, non esitate a scrivere a Duc in altum:

blogducinaltum@gmail.com