Sul papa al G7
Se qualcuno ancora poteva nutrire qualche dubbio, possiamo dire che sono stati tutti dissolti. Ci riferiamo al fatto che l’attuale papa sia il cappellano del mondialismo di matrice massonica.
La partecipazione di Bergoglio al G7 equivale a una dichiarazione. L’uomo è malato e ormai riduce sempre di più la sua presenza alle funzioni religiose, però al G7 non vuole mancare, legittimando così questo organismo che rappresenta uno dei simboli più nefasti dell’Occidente arrogante, corrotto e morente.
E chi lo ha invitato a unirsi alla congrega? Ma l’ineffabile Meloni, ovviamente, la quale a sua volta conferma così di essere solo l’altra faccia della medaglia mondialista.
Partecipando al G7 il papa certifica la pretesa di trasformare la Chiesa cattolica nell’espressione massima della Nuova Religione Universale da lui promossa durante l’intero pontificato.
Ma, così facendo, Bergoglio, come tutti i dittatori, dimostra anche la sua totale cecità. Il resto del mondo guarda con ribrezzo all’Occidente decadente e screditato, e il papa che fa? Abbraccia e legittima un cartello di Stati che fuori dall’Occidente è considerato la quintessenza del neocolonialismo.
Bergoglio è ormai fuori controllo. Spaventano invece i suoi gerarchi (tra i quali non mancano i papabili), che non gli impediscono tali passi e anzi li sostengono.