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Lettera a “Duc in altum” / “Così sono cambiati i miei punti di riferimento. Così sto vivendo una passione nuova per la Verità”

Caro Valli,

desidero ringraziarla per la testimonianza con la quale è intervenuto [qui] in occasione del centesimo appuntamento di Contronarrazione a cura della Confederazione dei Triarii.

Nella sua vicenda, che immagino per vari aspetti drammatica, rileggo in qualche modo la mia vita degli ultimi tre – quattro anni.

Non saprei dire se il 2020 abbia costituito un vero punto dirimente giacché i segnali di un dissesto socio-politico-culturale erano già ampiamente presenti. Il dissesto non ha risparmiato la Santa Chiesa, al punto che in essa ho cominciato a sentirmi in qualche modo a disagio, a cogliere dinamiche ispirate a logiche che percepivo incomprensibili.

Non le nascondo la mia provenienza da Comunione e Liberazione, cui riconosco il merito di aver mostrato a molti il fascino dell’esperienza cristiana così da farli avvicinare (o riavvicinare) ad essa. Non le nascondo, però, nemmeno la mia delusione nel constatare come il movimento si sia appiattito da tempo all’interno di una Chiesa da cui ha mutuato la sudditanza verso un sistema di potere che lavora ormai apertamente per la dissoluzione dell’uomo e della società. Sino a quell’ovazione riminese del 2022 al presidente del consiglio uscente: il momento più squallido, secondo me, nella storia del movimento di CL.

Il 2020 ha visto per alcuni di noi l’insorgere della necessità di riconfigurare i propri riferimenti, avendo intuito in anticipo i veri processi in atto e le progettualità sottese. Ed è proprio in questo contesto di crescita di un mondo del dissenso, tuttavia improvvisato e disomogeneo, che ho cominciato a guardare alla Confederazione dei Triarii come a una possibilità di giudizio sulla vita e sulla realtà nonché a un legame con la tradizione della Chiesa che ci ha sempre accompagnato sino a che le forze della rivoluzione hanno cominciato a minarla dall’interno.

Anch’io, come lei, non ascolto più i notiziari. Lo confesso: nemmeno quello diffuso da una nota emittente cattolica che propone imbarazzanti analisi geopolitiche che paiono tratte dai propagandisti del  Corriere o di Repubblica. Io non ho rinunciato a una posizione di rilievo in radio o in televisione, tuttavia ho perso un posto di lavoro. E tutto ciò per aver percepito nettamente una dissonanza e un profondo senso di estraneità verso un tipo di mondo cui non sento di appartenere, e una passione nuova per la Verità intera.

Per questo le devo dire grazie augurandomi di poter ascoltare ancora a lungo, a Dio piacendo, i suoi preziosi interventi.

Le porgo il mio più cordiale e fraterno saluto.

Lettera firmata

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Illustrazione da

Aldo Maria Valli:
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