Il primo ministro slovacco denuncia la cospirazione europea sui “vaccini”
Il primo ministro slovacco lo dice apertamente: c’è una “cospirazione von der Leyen-Pfizer”. Il riferimento è al controverso contratto tra la Commissione europea e il gigante farmaceutico, accordo che obbliga la Slovacchia – come tutti gli altri Paesi dell’Ue – a trasferire milioni di euro a Pfizer entro il 2026.
In linea di principio, non c’è via d’uscita. Ma dopo il cambio di governo, la nuova maggioranza in Slovacchia vuole almeno discutere la questione.
Dosi inutili di “vaccino”, milioni di euro persi e migliaia di vittime
È forse la prima volta che un capo di governo europeo si esprime così apertamente su questo tema. Al Parlamento slovacco sono stati diffusi dati agghiaccianti: più di ventimila le vittime della “vaccinazione” Covid.
Sebbene per gli Stati nazionali non ci sia più alcuna giustificazione alla richiesta di nuove dosi di “vaccino”, essi sono costretti a continuare ad acquistare enormi quantità di fiale Pfizer.
Il premer slovacco ha dichiarato: “La Slovacchia non ha bisogno di una sola dose di questo vaccino, ma ne ha ricevute altre sei milioni per un valore di 151 milioni di euro”.
Nell’agosto 2023, 3,8 milioni di vaccini stoccati in Slovacchia sono scaduti. Ma il produttore ha esteso la data di scadenza fino alla primavera del 2024.
Il ministero delle Finanze slovacco afferma che il Paese ha subito un notevole danno finanziario: “Abbiamo segnalato il pericolo che grandi quantità di denaro pubblico siano utilizzate per acquistare vaccini contro il Covid-19 di cui in realtà la Slovacchia non ha alcun bisogno”.
“Qualcuno ha fatto un sacco di soldi. E come se non bastasse, sono state uccise ventimila persone” denuncia il primo ministro slovacco ricordando le indagini a carico di Ursula von der Leyen e della Commissione europea.
Fonte: medias-presse.info
Nella foto, il primo ministro slovacco Robert Fico