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Guerra in Ucraina / L’accordo segreto che avrebbe potuto porre fine al conflitto fu sabotato da Boris Johnson su richiesta degli Usa

Poco dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, i negoziatori di entrambe le parti realizzarono una bozza di accordo di pace che fu negoziata dai due belligeranti a metà aprile 2022.

Kiev e Mosca si erano ampiamente accordate sulle condizioni per porre fine alla guerra. Rimanevano irrisolti alcuni punti che avrebbero dovuto essere negoziati personalmente da Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky in un incontro al vertice. Ma l’incontro non ha mai avuto luogo a causa dell’intervento degli inglesi guidati dagli americani.

Ecco il succo dell’accordo, rivelato dal Wall Street Journal e confermato da Die Welt:

– L’Ucraina doveva rinunciare “permanentemente” ad aderire a qualsiasi alleanza militare, a partire dalla Nato.

– L’Ucraina non avrebbe mai “ricevuto, prodotto o acquisito” armi nucleari, né autorizzato la presenza di armi o truppe straniere sul proprio territorio.

– In cambio, la Russia non si opponeva all’adesione di Kiev all’Unione europea e l’Ucraina beneficiava di un meccanismo di sicurezza, simile all’articolo 5 del trattato Nato, che prevedeva l’intervento di Stati garanti al suo fianco in caso di “attacco armato”.

Negoziati a Istanbul, questi accordi erano quasi pronti. Ma che cosa accadde?

Il capo della delegazione ucraina ai colloqui di Istanbul, David Arakhamia, ha puntato il dito contro Boris Johnson. In un’intervista rilasciata alla giornalista ucraina Natalia Mosseïtchouk nel novembre 2023, Arakhamia ha affermato che l’allora primo ministro britannico si era recato a Kiev il 9 aprile 2022 – su richiesta di Washington – per convincere Volodymyr Zelensky a non “firmare assolutamente nulla” con la Russia e dicendogli che il Regno Unito, in quanto membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e quindi in grado di bloccare la bozza di accordo, non avrebbe firmato nulla: la lotta, a qualsiasi costo, doveva continuare.

Su iniziativa dell’Ucraina è stato avviato un nuovo ciclo di negoziati, basato su un piano di pace presentato nel novembre 2022 da Volodymyr Zelensky. Per discuterne l’attuazione, si sono già tenute quattro riunioni – in Danimarca, Arabia Saudita, Malta e Svizzera – e un’altra conferenza si terrà in Svizzera a giugno. Sono state invitate più di 160 delegazioni, ma la Russia “in questa fase” non è inclusa.

Fonte: foreignaffairs.com

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Nell’immagine [foreignaffairs.com], i negoziatori russi e ucraini riuniti in videoconferenza nel marzo 2022

Aldo Maria Valli:
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