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Campione di football americano, cattolico, si lancia contro i dogmi progressisti e viene attaccato dal mainstream. Ma non si lascia intimorire

Duc in altum si è occupato qualche tempo fa [qui] di Harrison Butker, giocatore di football americano che non nasconde la sua fede cattolica e ha condannato apertamente la legge sull’aborto dichiarando che si tratta di una grande atrocità.

L’anno scorso, quando visitò la Casa Bianca dopo aver vinto il Super Bowl, Butker, che milita nei Kansas City Chiefs, disse: “Per me i non nati sono le più grandi vittime della nostra società. Non hanno voce, non possono difendersi, e le persone che si battono per loro non sono molte. Quella che sta accadendo nel nostro paese è una grande atrocità: stiamo massacrando i nascituri. Ho avvertito che il posto migliore per inviare questo messaggio era la Casa Bianca, dove sfortunatamente la voce dei più piccoli non viene ascoltata”.

Butker, sempre criticato dalla stampa progressista, ora è finito di nuovo nel mirino dei contestatori per il discorso d’inizio anno tenuto al Benedectine College di Atchison, nel Kansas [qui la versione integrale], nel quale si è schierato dalla parte dell’autentica fede cattolica, non edulcorata e non piegata al politicamente corretto, spiegando che oggi più che mai, in un mondo scristianizzato, la vocazione del cattolico è la santità, perché a questo siamo chiamati.

Di fronte alle feroci critiche rivolte a Butker, il presidente della Catholic League Bill Donohue è intervenuto [qui] in difesa del giocatore.

Butker è stato attaccato, osserva Donohue, per le sue legittime critiche all’ideologia di genere, alla maternità surrogata, all’eutanasia e all’aborto, e per il suo sostegno alla vocazione al matrimonio. L’Associated Press è arrivata a sostenere che il Benedictine College fa “parte di una costellazione di college cattolici conservatori che vantano la loro adesione agli insegnamenti e alle pratiche della Chiesa e sono parte di un più ampio movimento conservatore in alcuni settori della Chiesa cattolica statunitense”.

Evidentemente l’idea dell’Associated Press di “buon college cattolico” – aggiunge Donohue – è Georgetown [l’università dei gesuiti in America, N.d.R.], dove ci sono “due club pro-aborto nel campus e una cerimonia di laurea a a parte per gli studenti transgender”.

Se Butker “avesse appoggiato il transgenderismo, o Hamas, ora sarebbe idolatrato” osserva Donohue. “L’attacco ha tre obiettivi: Butker, il Benedictine College e il cattolicesimo. La guerra a Butker è parte della guerra al cattolicesimo”.

Mike Freeman di Usa Today si è detto sconvolto quando Butker ha dichiarato che molte donne hanno la vocazione al matrimonio e ai figli. “La loro vocazione è questa? Davvero? Sono forse scivolato e caduto in una macchina del tempo e ho viaggiato indietro fino agli anni Cinquanta?” si chiede Freeman, esterrefatto.

Donohue, che di professione è sociologo, osserva che in realtà è Freeman, Non Butker,  a non essere in sintonia con i veri americani. Un sondaggio Gallup del 2019 ha rivelato che il 50% delle donne con figli sotto i diciotto anni ha dichiarato che preferirebbe rimanere a casa, mentre solo il 45% non è d’accordo.

Donohue inoltre ha pubblicato la lettera che ha inviato al commissioner della Nfl [l’amministratore delegato della Lega americana del football, N.d.R.] Roger Goodell, rimproverandolo per la decisione della lega di prendere le distanze dal discorso del giocatore.

“Harrison Butker parla a nome di milioni di americani, non tutti cattolici”, scrive Donohue. “Il disprezzo che avete mostrato per lui, per il Benedictine College e per il cattolicesimo è qualcosa di ripugnante”.

Nel Super Bowl del febbraio 2024 Butker (ventinove anni, sposato, due figli) ha battuto due record: quello del field goal più lungo nella storia dell’evento (57 yard) e quello per field goal segnati nella storia del Super Bowl .

Il commencement speech per cui è stato invitato dal Benedectine College, scuola privata di Atchinson, è il discorso che un personaggio di successo, a volte legato all’istituto in cui va a parlare, rivolge agli studenti nel giorno della consegna delle lauree.

Nel suo discorso il giocatore non solo ha criticato i dogmi del progressismo (aborto, maternità surrogata, eutanasia), ma ha denunciato quella che chiama l’evirazione culturale degli uomini.

La Nfl, la lega del football americano, si è affrettata a prendere le distanze dalle parole del giocatore spiegando che Butker ha parlato a titolo strettamente personale e che le sue idee no0n riflettono quelle della lega. E naturalmente le femministe lo hanno attaccato duramente. Eppure le magliette dei Chiefs da donna con il nome di Butker non hanno mai venduto così tanto [qui], e dopo il discorso del giocatore sono andate esaurite.

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Nella foto, Harrison Butker durante il commencement speech al Benedectine College

 

 

Aldo Maria Valli:
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