X

Quella giornata dei bambini che nasce vecchia. E il nuovo che avanza dalla parte della Tradizione

Leggo nel sito della Conferenza episcopale italiana che la Giornata mondiale dei bambini allo Stadio Olimpico di Roma il 25 maggio sarà condotta da Carlo Conti e poi ci saranno tra gli altri l’ex calciatore Gianluigi Buffon, Renato Zero, Al Bano e Orietta Berti. L’inno dell’evento, si apprende, è affidato a don Marco Frisina. Parteciperà anche il “nonno d’Italia” Lino Banfi, e il giorno dopo, in piazza San Pietro, con il papa ci sarà Roberto Benigni, che terrà un monologo.

Ora, con tutto il rispetto per i personaggi citati, mi sembra che gli organizzatori si siano messi davvero d’impegno per escogitare qualcosa di tremendamente vecchio. E mi viene da pensare: poveri bambini. Sa di vecchio non solo per l’età anagrafica degli illustrissimi partecipanti, un vero gerontocomio, ma per l’atmosfera zuccherosa, per il solito intreccio tra buonismo d’ordinanza e protagonismo televisivo, per l’impostazione stile giornate mondiali della gioventù.

E mi viene da paragonare il tutto con il pellegrinaggio Parigi-Chartres che si è appena concluso in Francia con la partecipazione di circa ventimila giovani e giovanissimi di tutto il mondo. Giovani “tradizionalisti” – o indietristi come li chiama il papa – che hanno camminato pregando, meditato sulle parole di san Tommaso d’Aquino e partecipato a sante messe vetus ordo.

Ecco, se dovessi indentificare il nuovo che avanza, non avrei dubbi: sceglierei i giovani in cammino da Parigi a Chartres, mentre la sdolcinata giornata dei bambini con i Carlo Conti, gli Al Bano, le Orietta Berti, i Lino Banfi e i Roberto Benigni mi mette tristezza solo a pensarci.

Tutta la mia solidarietà ai bambini che saranno costretti a partecipare.

Aldo Maria Valli:
Post Correlati