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Dal frocio alla frociaggine. Storia di una parola che nasce nella Roma dei papi

“In giro c’è già troppa frociaggine” ha detto il papa parlando ai vescovi italiani.

Frociaggine. Da frocio. Parola con una storia etimologica complicata. Tutta comunque romana e papalina.

Vediamo.

Fròcio. Sostantivo maschile. Volgare, romanesco, per omosessuale, pederasta passivo. Diminutivo: frocétto. Accrescitivo: frocióne.

Frociàggine. Sostantivo femminile. Volgare, romanesco, per l’essere frocio.

Possibili spiegazioni etimologiche.

La più diffusa mette in relazione frocio con i costumi sessuali dei soldati del papa. Essendo spesso ubriachi, avevano le narici (froge) arrossate. Da qui l’epiteto di frogioni / frocioni.

Secondo altri, poiché le guardie svizzere, che il popolino considerava omosessuali, erano generalmente di statura superiore rispetto ai romani, quando qualcuno passava accanto alle guardie ne vedeva, dal basso, le narici, in romano le froce der naso. Di qui la parola frocio.

Altre etimologie.

Da feroce, epiteto rivolto dai romani ai lanzichenecchi che misero a sacco Roma nel 1527 e stuprarono uomini e donne.

Da una non meglio identificata “fontana delle froge” presso cui anticamente si sarebbero riuniti gli omosessuali romani.

Da floscio (a sua volta dallo spagnolo flojo) che con la rotacizzazione del romanesco diventa frocio e indicherebbe la mollezza di carattere e anche del membro maschile nel rapporto con le donne.

Un’altra spiegazione etimologica suggerisce una derivazione da français, attraverso una storpiatura romanesca che diventa fronsé / fronsce imitando la erre alla francese.

Ma c’è anche chi propone una derivazione dal tedesco frosch (ranocchio), che ha un parallelo nell’inglese frog.

Le prime attestazioni scritte risalgono all’inizio del XIX secolo, durante l’occupazione francese di Roma, in stornelli, pasquinate e sonetti in cui il frocio è lo straniero, non necessariamente omosessuale.

Più avanti il frocio diventa, per estensione, l’infame, l’essere spregevole, fino a restringere il significato a chi dal popolo è considerato il più spregevole di tutti: il sodomita passivo. Ed è in questa fase che può aver avuto un ruolo l’assonanza tra floscio e frocio.

Aldo Maria Valli:
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