Abusi / In California un’altra diocesi dichiara bancarotta
Un’altra diocesi californiana, la sesta, ha dichiarato bancarotta in seguito alla legislazione speciale che ha eliminato il termine di prescrizione nei casi relativi ad abusi sessuali su minori per un periodo di tre anni.
Il vescovo Joseph Brennan di Fresno ha annunciato che la diocesi dichiarerà bancarotta perché deve affrontare 154 cause legali per abusi sessuali su minori. Precisando che la diocesi prevede di presentare l’istanza di fallimento in agosto, Brennan ha affermato che la decisione consente alla diocesi di garantire una gestione equa delle richieste e al vescovo di proseguire nel suo ministero. La dichiarazione di fallimento garantisce che tutte le vittime siano risarcite equamente e che i fondi non vengano esauriti dai primi casi affrontati.
Brennan ha osservato che il processo consentirà alle scuole, alle parrocchie e alle organizzazioni diocesane di continuare le attività, poiché l’unica entità legalmente riconosciuta che presenta domanda di protezione dal fallimento è il vescovo stesso.
Le cause legali che la diocesi di Fresno deve affrontare derivano dal provvedimento AB 218, trasformato in legge dal governatore della California Gavin Newsom nell’ottobre 2019.
La nuova legge dello Stato della California ha aperto una finestra di tre anni per le persone che possono presentare denunce altrimenti bloccate o scadute per abusi sessuali subiti da minori. Dalla chiusura di questa finestra, il 31 dicembre 2022, la diocesi è stata informata di 154 cause. La riapertura della finestra ha reso ogni diocesi della California suscettibile di ulteriori denunce.
“Negli ultimi mesi – scrive il vescovo nella lettera ai fedeli – ho lavorato con il nostro Collegio dei consultori, con il Consiglio diocesano delle finanze, con il mio personale e con i professionisti incaricati dalla diocesi per considerare tutte le opzioni a nostra disposizione. Dopo molte consultazioni e un’attenta riflessione, ho deciso che la diocesi presenterà istanza di fallimento presso il Tribunale fallimentare degli Stati Uniti nel 2024”.
La legge, e altre simili emanate a livello nazionale, ha portato diverse diocesi a dichiarare bancarotta per cercare di affrontare le cause intentate contro di loro.
“Ciò che stiamo affrontando ci dà l’opportunità di raddoppiare i nostri sforzi per creare un ambiente sicuro per tutti dentro e fuori la Chiesa e affrontare problemi reali per espiare il peccato degli abusi del clero contro i minori”, scrive Brennan, secondo il quale l’impegno della diocesi nella protezione dei giovani nelle diocesi continuerà a costituire la “massima priorità” per lui e per la diocesi: “Le vittime di abusi sopportano una vita di dolore e noi, come cattolici, dobbiamo impegnarci per una vita di espiazione”.
In California la diocesi di Fresno fa così seguito all’arcidiocesi di San Francisco e alle diocesi di Sacramento, Oakland, San Diego e Santa Rosa nel dichiarare bancarotta in seguito alla legge speciale.
Da quando la legge è stata approvata, in California sono state intentate circa tremila cause legali contro la Chiesa cattolica.
Nell’aprile scorso era stata la diocesi di Sacramento a presentare richiesta di fallimento. Un tribunale sovrintenderà alla ripartizione dei beni disponibili per soddisfare le richieste di risarcimento. Secondo i documenti del tribunale, il numero di creditori varia da duecento a mille.
Durante il processo sarà istituito un fondo per distribuire i fondi alle parti offese. Anche in questo caso la diocesi spiega che senza il procedimento per bancarotta i fondi verrebbero esauriti dai primi casi che andranno in giudizio, senza lasciare nulla per le altre vittime.
Fonte: dioceseoffresno.org
Nella foto, la St. John’s Cathedral a Fresno, California