In occasione delle prossime olimpiadi estive, il governo francese sta facendo di tutto per nascondere il patrimonio cattolico della nazione.
Nel poster ufficiale dei giochi, l’artista surrealista Ugo Gattoni ha tolto la croce dalla sommità dell’imponente cattedrale di Saint-Louis-des-Invalides e al suo posto ha messo una guglia.
Marion Maréchal, del partito Reconquête, ha scritto in proposito: “Che senso ha ospitare i giochi olimpici in Francia se poi nascondiamo chi siamo?”. E François-Xavier Bellamy, del partito dei Repubblicani, ha commentato: “Sono pronti a negare la Francia, arrivando a distorcere la realtà per cancellare la sua storia. Come comprendere gli Invalides cancellando la croce che ne costituisce il significato profondo? Come si può pretendere di amare un Paese quando si fa di tutto per distruggere le sue radici?”.
Gilles Smadja, ex capo di gabinetto del ministero dello Sport francese, in un’intervista a Le Figaro ha parlato di “grave errore” e Gilbert Collard, parlamentare conservatore, accusa Gattoni di essere un “traditore”.
Giustificazione dell’artista? Eccola: “Non cerco di far apparire [gli oggetti e gli edifici] fedeli all’originale, ma piuttosto che si possa immaginare a colpo d’occhio di cosa si tratta, proiettandoli in un universo surreale e festoso. Li evoco così come appaiono alla mia mente, senza secondi fini”.
Un commento sul sito web della Fraternità San Pio parla di “un silenzioso scollamento tra la cultura cattolica e la cultura comune che ha fatto perdere alla Chiesa la capacità di alimentare il tessuto culturale vivo della società, al di là dei suoi soli fedeli”.
La Cattedrale di Saint-Louis-des-Invalides, costruita originariamente alla fine del 1600 dall’allora re Luigi XIV, è una testimonianza monumentale dei solidi legami tra la Chiesa cattolica, la monarchia francese e l’intero Paese.
Per secoli la Chiesa cattolica e la Francia sono state inestricabilmente legate. Poi la sanguinaria e distruttiva Rivoluzione francese del 1789, guidata dai massoni, segnò un punto di svolta fondamentale nel rapporto tra le autorità francesi e la Chiesa cattolica, e da allora le relazioni ufficiali tra Chiesa e Stato sono precipitate. Basti ricordare le leggi anticlericali di Jules Ferry che nel XIX secolo, che cercarono di sradicare la religione cattolica dall’istruzione pubblica francese.
Recentemente l’amministrazione Macron ha votato per rivedere la costituzione del Paese al fine di rendere l’aborto un “diritto umano”. Come i suoi predecessori nel secolo scorso, il governo Macron non tiene conto dei principi cattolici e della tradizione religiosa del Paese.
La Francia può far risalire le sue origini alla conversione del re Clodoveo, mentre figure eroiche come il re san Luigi IX, santa Genoveffa e santa Giovanna d’Arco fanno parte a pieno titolo della storia francese.
Lo stesso Luigi XIV, comunemente noto come Re Sole, nonostante gli sconsiderati tentativi di rendere la Chiesa cattolica francese più “indipendente” da Roma, vedeva la religione cattolica come uno strumento per aumentare la propria presa sul potere, tanto che cercò di revocare l’Editto di Nantes e di convertire gli ugonotti protestanti.
Certo, la Francia è il Paese di Napoleone Bonaparte e Maximilien Robespierre, ma lo è anche di coraggiosi difensori cattolici come François Athanase de Charette e altri protagonisti della rivolta cattolica della Vandea contro le forze anticattoliche.
Si può affermare che il cattolicesimo ha avuto un ruolo importante anche tra le menti anticlericali della storia francese, tra cui Voltaire e Jean-Jacques Rousseau.
Hilaire Belloc ha dichiarato che “l’Europa è la fede e la fede è l’Europa”, sostenendo che è stato il cattolicesimo a dare all’Europa la sua cultura e la sua civiltà. E la Francia, essendo parte dell’Europa, non può certamente negare questa realtà incontrovertibile.
Come Duc in altum ha evidenziato, in Francia il numero dei battesimi di adulti è in costante aumento, e il pellegrinaggio tradizionale da Parigi a Chartres raccoglie di anno in anno sempre più adesioni, moltissime tra giovani e giovanissimi.
Da tempo in Francia ci sono cattolici tornati con rinnovata vitalità a vivere il Regno di Cristo Re, proprio come fecero i loro antenati vandeani tanti anni fa. E non dimentichiamo gli sforzi (anche questi documentati da Duc in altum) di chi restaura crocifissi e cappelle lungo le strade del Paese.
Alla luce di questa rinascita, gli sforzi del governo francese globalista e anticlericale per soffocare la fede cattolica non avranno successo.
Fonte: remnantnewspaper.com