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Vivere e lavorare nel nome del Sacro Cuore. La storia di un’azienda negli Stati Uniti

Il vessillo del Sacro Cuore più grande del mondo sventola nel cielo degli Stati Uniti d’America.

La bandiera, alta dieci metri e lunga quindici, è stata issata dalla Bavarian Waste di Walton, nel Kentucky, azienda che opera nel settore dei servizi per lo smaltimento dei rifiuti e copre il Kentucky settentrionale e l’area metropolitana di Cincinnati.

Azienda a conduzione familiare, è guidata da James Brueggemann, sessantaquattro anni, erede di una famiglia di origini bavaresi. Inizialmente la ditta si occupava di trasporti (prima a cavallo, poi con automezzi). In seguito, dopo la grande depressione alla fine degli anni Venti del secolo scorso, incominciò a operare nel campo dello smaltimento rifiuti.

Jim, come viene chiamato Brueggeman, è il presidente ed ha più di sessanta dipendenti. Sette dei suoi otto figli lavorano per lui in azienda.

“La nostra missione principale come azienda familiare di quinta generazione – spiega – è promuovere il regno di Cristo Re in tutta la società. Con la nostra dedizione al servizio di Dio e del Paese, abbiamo a cuore gli interessi dei nostri dipendenti, dei nostri clienti e della nostra comunità in tutto ciò che facciamo”.

Jim Brueggemann racconta di aver voluto la grande bandiera per onorare il Sacro Cuore nel mese di giugno, che è dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Ogni mese farà issare una bandiera diversa, secondo le devozioni e le tradizioni cattoliche.

Venerdì 31 maggio più di seicento fedeli cattolici hanno partecipato alla cerimonia per l’alzabandiera, guidata da padre Stephen Stanich, priore della vicina chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione, gestita dalla Fraternità sacerdotale san Pio X, dove cinque sacerdoti celebrano con il rito tradizionale, confessano e insegnano.

Padre Stanich ha benedetto la bandiera secondo la volontà del padre di Jim, Bernie, che volle questa cerimonia per la prima volta nel 1990.

“Il Sacro Cuore di Gesù simboleggia il suo infinito amore e la sua misericordia verso l’umanità” si legge nel sito dell’azienda.

Migliaia di famiglie cattoliche si sono trasferite nella zona negli ultimi anni, spingendo la chiesa a lanciare una campagna di raccolta fondi da quaranta milioni di dollari per espandere la sua scuola maschile, mentre a poca distanza alcune suore domenicane affiliate alla FSSPX gestiscono un istituto femminile.

“Qui alla Bavarian – si legge ancora nel sito aziendale – servire Dio e il Paese è molto più che un semplice motto: è ciò che ci sforziamo di fare ogni giorno. Crediamo che la nostra comunità, così come il Paese intero, sia meglio servita quando Dio viene onorato e le sue leggi vengono rispettate, non solo nel privato ma anche pubblicamente. A tal fine, ci sforziamo di illustrare e promuovere la buona morale in tutti i nostri rapporti d’affari e cerchiamo di fare lo stesso nel servire la nostra comunità”.

La discarica realizzata dalla Bavarian è stata la prima nel Kentucky a raccogliere il gas metano prodotto dalla decomposizione dei rifiuti per convogliarlo nella centrale elettrica locale.

“Alla Bavarian – afferma la sezione del sito dedicata alla ricerca del personale – i dipendenti sono individui unici che insieme costituiscono un team dinamico al servizio della comunità locale. Qui si diventa parte della famiglia, una famiglia unita nella carità cristiana e disposta ad aiutarsi a vicenda. Ti invitiamo a vedere se la Bavariane fa al caso tuo!”.

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Nella foto, l’enorme bandiera con il Sacro Cuore, innalzata nel cielo del Kentucky dalla famiglia Brueggemann

Aldo Maria Valli:
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