Negli Stati Uniti sono in corso le finali del campionato di basket della NBA (National Basketball Association), che vedono a confronto Boston Celtics e Dallas Mavericks. Al momento la serie, al meglio delle sette partite, è sul due a zero a favore di Boston, il che mi fa molto piacere perché sono un tifoso della squadra biancoverde.
Ma il punto non è questo. Il punto è che durante una recente conferenza stampa l’allenatore dei Celtics ha segnato un punto a favore del buon senso contro il politicamente corretto.
Domanda del giornalista Vince Goodwill a Mazzulla: “Ehi Joe, sono Vince Goodwill, Yahoo Sports. Per la prima volta dal 1975, le finali NBA vedono la presenza di due allenatori neri sulle panchine delle rispettive squadre. Considerata la situazione a volte difficile degli allenatori neri nell’NBA, pensi che questo sia un momento significativo? Ne sei orgoglioso? Come lo vedi?”.
Risposta di Mazzulla (con sguardo imperturbabile): “Mi chiedo: quanti di questi sono o sono stati allenatori cristiani?”. Punto.
Nella sala stampa sono seguiti dieci secondi di totale e imbarazzato silenzio. I presenti probabilmente si sarebbero aspettati un bel fervorino di circostanza sui progressi della cultura inclusiva, sul contributo di Black Lives Matters alla causa eccetera eccetera. Invece Mazzulla, completamente indifferente all’idea di finire sulla stampa liberal come paladino dei diritti dei neri, ha spiazzato tutti quanti, sottolineando l’assurdità della domanda e la sua estraneità al fatto sportivo di cui si stava parlando.
Goodwill non ha avuto nulla da ribattere all’allenatore dei Celtics e nessun altro ha aggiunto qualcosa in proposito. Semplicemente, si è tornati a parlare di pallacanestro. E il sottoscritto adesso ha una ragione in più per tifare Boston.
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Nella foto, il coach dei Boston Celtics Joe Mazzulla durante la conferenza stampa