Mosaici di Rupnik a Lourdes / Le vittime disponibili a un confronto con il vescovo

Come abbiamo scritto ieri sera [qui], il vescovo di Lourdes monsignor Jean-Marc Misac ha diffuso un comunicato in cui spiega che i mosaici di padre Rupnik presenti all’ingresso della basilica di Lourdes per ora resteranno al loro posto, ma non saranno più illuminati durante le processioni notturne a cui partecipano migliaia di fedeli.

Nel comunicato il vescovo fa capire di essere favorevole alla rimozione, per lo sconcerto e il dolore che la visione dei mosaici provocano nelle vittime degli abusi di Rupnik e in tutti coloro che chiedono giustizia, ma spiega che un’apposita commissione non è arrivata in proposito a una valutazione condivisa. Il confronto dunque continua.

Intanto la legale di cinque delle vittime di Rupnik, avvocato Laura Sgrò, ha diffuso il comunicato che qui vi propongo.

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Abbiamo appreso della decisione del vescovo di Lourdes, monsignor Micas, sui mosaici di padre Rupnik presenti nella basilica. Si tratta di un primo passo, che accogliamo con favore, ma è necessario che se ne aggiungano altri, in breve tempo.

La prima denuncia, rimasta inascoltata, di Gloria Branciani risale, infatti, al 1994, trent’anni fa. E se è vero che nelle ore serali i mosaici non saranno più illuminati, di giorno saranno comunque ben visibili e continueranno ad alimentare lo sconcerto dei fedeli e il sentimento di dolore delle vittime.

Le vittime che rappresento sono disponibili a incontrare monsignor Micas per procedere insieme, in un percorso di discernimento che possa davvero portare ristoro e consolazione.

Avvocato Laura Sgrò

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