X

I vostri messaggi sulla vicenda Viganò / Quei difensori della Tradizione che in realtà accettano il degrado

di Fabio Battiston

Caro Aldo Maria,

ho fatto un primo giro tra i commenti che ho sinora trovato nell’ambito dei cosiddetti cattolici del dissenso dopo la scomunica a Viganò. Appare prevalente un sentimento di “liberazione” rispetto alla presenza, evidentemente troppo fastidiosa per loro, di un personaggio come Viganò. Egli viene dipinto come colui che, con la sua opera, alla ricerca di un reale recupero della sua identità, ha gravemente danneggiato il cattolicesimo.

Mi piacerebbe sapere da tutti quelli che si sentono i veri custodi e difensori della Tradizione cattolica, e che vivono ostinatamente questo nobile ruolo all’interno della Chiesa temporale che essi continuano ad amare, che cosa trovino dentro di essa di cattolico:

– nella liturgia (desacralizzata e paganizzata);

– nella pastorale sociale (servile appendice delle peggiori culture socio-politiche post-marxiste ed ultra-libertarie, secolari e moderniste. Schiava dei disvalori Onu);

– nei valori incarnati e promossi dai rappresentanti di gran parte del clero (inutile fare i nomi, ci vorrebbe troppo tempo per indicarne solo una minima parte);

– nella dottrina insegnata nelle parrocchie (ormai da anni totalmente in mano a pseudo-docenti laici, impregnati di disvalori modernisti);

– nell’insegnamento seminariale (rivoltante e gestito dai “sacerdoti” della nouvelle théologie che domina da decenni);

– nella difesa dell’identità/unicità della religione cattolica, del Vangelo e dei suoi insegnamenti (tramutata in aperta opera di contaminazione sincretistica con altre religioni);

– nella musica sacra (disintegrata da ogni liturgia);

– nell’arte sacra (da Rupnik alla mostruosa Maria nella cattedrale di Linz, passando per la mostra blasfema nella diocesi di Carpi);

– nella promozione vocazionale e nelle conversioni (inesistente la prima, offesa e vilipesa la seconda al grido di “no al proselitismo!”);

– nella comunicazione/informazione cattolica (totalmente asservita agli orridi dogmi laici imposti dalla Nuova Religione Universale);

– nei documenti ufficiali del “papa” e dei suoi più importanti collaboratori (encicliche, esortazioni apostoliche, motu proprio, dichiarazioni, omelie eccetera);

– nelle comunicazioni non ufficiali del “papa” e dei suoi più importanti collaboratori (interviste, articoli, parole in libertà, atteggiamenti eccetera).

Ne avete abbastanza, cari falsi “dissenzienti”, o devo continuare? Restando in questa casa volete far finta di continuare a combattere per la difesa della fede?

Via da questo ignobile guano. Lasciamoci chi ci vuol restare cum gaudium et beatitudo.

Aldo Maria Valli:
Post Correlati