I vostri messaggi per monsignor Viganò

Eccellenza reverendissima,

sono un sacerdote, don XY.

Mi permetta di esprimerle tutta la mia vicinanza, la mia solidarietà e la mia indignazione per la vicenda che la vede protagonista. So con certezza che la sua coscienza, unitamente alla profonda conoscenza delle dinamiche vaticane, le permette di non farsi scalfire da questo “modus operandi/destruendi” delle pseudo-autorità romane. Spero vivamente che il suo esempio susciti una reazione che possa riportare la Chiesa ad amare e perseguire la verità e che si dissipi definitivamente questa nebbia fitta che avvolge milioni di cattolici ormai da troppo tempo.

Prego per lei perché il Signore la guidi, san Giuseppe la protegga, e la Madonna la conforti!

Suo devoto in Cristo

don XY

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Caro Valli,

Bergoglio ha affermato ” che si può ridere anche di Dio “, ha promosso la benedizione del peccato (qualcosa degna della chiesa di satana), ha profanato la basilica di San Pietro (e un mese dopo partiva dalla Cina il Covid e a seguire tanti problemi con guerre), ha autorizzato la Santa Comunione per i divorziati, che di fatto introduce il divorzio nella Chiesa, e tanto altro… E c’è ancora chi fa dei distinguo: che stomaco hanno costoro!

Il mio grazie a monsignor Viganò, un raggio di luce nel buio.

Francesco Caputo

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Caro Monsignor Viganò,

con tutta la mia stima, le scrivo dal Cile per esprimerle il mio affetto e la mia solidarietà.

Seguo da anni le sue parole e sono certa che sono ispirate dal suo amore per Gesù e per la sua Chiesa. Il loro dolore è il nostro.

Io prego per lei. È stato molto coraggioso. Sicuramente sapeva a cosa stavi andando incontro. Il trattamento che ha ricevuto da qualcuno che ha un’autorità di cui deve rendere conto è una scena molto triste nel dramma a cui stiamo assistendo: il nome di Gesù viene usato mentre viene manipolato e distrutto.

Riceva il mio affetto. Che il Signore e sua madre la benedicano,

Verónica

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Eccellenza Reverendissima,

Le esprimiamo vicinanza e solidarietà.

Forza del Popolo, partito laico, aconfessionale, pluralista, sta assistendo attentamente e da molto tempo alle dinamiche interne della Chiesa cattolica. Nella sua aconfessionalità, Forza del Popolo è un partito di ispirazione cristiana e in esso militano credenti di ogni confessione, agnostici e non credenti. Tutti in Forza del Popolo ci dichiariamo amici del Cristo. Tutti in Forza del Popolo ci dichiariamo lontani da Jorge Mario Bergoglio. La nutrita compagine cattolica presente a ogni livello in Forza del Popolo non riconosce da tempo a Bergoglio l’autorità di pontefice. Questa situazione è frutto di uno spontaneo allontanamento di tanti credenti dalla istituzione clericale con il contestuale mantenimento della propria sfera di fede personale. Per gran parte di essi, Sua Eccellenza Reverendissima monsignor Carlo Maria Viganò è stato negli anni un punto di riferimento per il mantenimento dell’identità di credenti cattolici. Per i non credenti, è stato faro culturale, sicuro e tempestivo. Pertanto, esprimiamo tutti, credenti e non credenti, vicinanza alla dimensione umana e spirituale di monsignor Viganò.

Con Amore e Libertà,

Lillo Massimiliano Musso

Segretario generale di Forza del Popolo

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Prezado Valli,

falo do Brasil e, de minha parte, estou com Dom Viganó. Chega a ser ridículo um Tucho (beijoqueiro) excomungando Dom Viganó.

Como se diz no Brasil: É o poste fazendo xixi no cachorro. Deus é misericórdia? É Mas, também é justiça.

Aliás, duvido muito que essa gente acredite em Nosso Senhor Jesus Cristo.

Seja como for, várias profecias de Santos e Nossa Senhora avisaram para esses tempos (gosto muito de Nossa Senhora do Bom Sucesso e La Sallete).

Que Nosso Senhor abençoe e dê forças a esse Seu Apóstolo Dom Viganó e que nossa Mãe Santíssima o cubra com seu manto.

As coisas vão piorar muito. Misericórdia Divina!!

É bom não esquecer, principalmente os consagrados, que os mornos serão vomitados. Assim disse Nosso Senhor.

Sua admiradora do Brasil

Carla Pola

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Caro Valli,

scrivo dal Brasile e, da parte mia, sono con monsignor Viganò. È ridicolo che un Tucho (il baciatore) scomunichi monsignor Viganò.

Come si dice in Brasile: è il lampione che fa la pipì sul cane. Dio è misericordia? Sì, ma è anche giustizia.

In realtà, dubito fortemente che queste persone credano in Nostro Signore Gesù Cristo.

In ogni caso, varie profezie di santi e della Madonna hanno avvertito di questi tempi (sono molto affezionata a Nostra Signora di La Sallete).

Che Nostro Signore benedica e dia forza a questo apostolo monsignor Viganò, e che Nostra Madre lo copra con il suo manto.

Le cose stanno per peggiorare. Divina Misericordia!

È bene non dimenticare, soprattutto per i consacrati, che i tiepidi saranno vomitati. Così ha detto Nostro Signore.

Una vostra ammiratrice dal Brasile

Carla Pola

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Eccellenza Reverendissima,

esprimo la mia solidarietà. lo l’ho sempre considerata il mio faro in questo mondo di tenebre. Credo che comunque non riusciranno mai a oscurare la sua luce, qualsiasi cosa accada. Grazie per il coraggio e la coerenza nel difendere la Verità.

Loretta Castaldello

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Caro dottor Valli,

nell’apprendere la notizia della scomunica di monsignor Viganò mi sono a mia volta sentita unita nella stessa sorte. È un momento molto grave per la Chiesa e prefigura uno scisma ineluttabile, è il momento di chiedere aiuto alla Santa madre di Dio e all’intercessione di tutti i santi perché il male possa essere contenuto e non straripi.

Esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza con le preghiere al caro monsignor Viganò, confidando nel fatto che Dio anche da questi dolorosi eventi sa trarre sempre il bene.

Sara Mari

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Caro Valli,

chiederò formalmente all’ex Sant’Uffizio di prendere atto della mia ferma convinzione che Bergoglio non sia papa legittimo e che rifiuto di riconoscerlo come supremo pastore della Chiesa cattolica, ritenendolo piuttosto per quello che è, ossia un eretico usurpatore.

Mi facciano quel che vogliono. Non li temo, perché non hanno più alcun potere.

Le Chiavi di Pietro sono già tornate in Cielo, e da un pezzo.

Transit gloria mundi, cardinale Bergoglio. Transit gloria mundi!

Carlo Foresti

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Gentile Valli,

la scomunica fulminea di monsignor Viganò, per quanto attesa e per quanto in qualche modo cercata dallo stesso monsignor Viganò (credo per mettere in evidenza il paradosso di una scomunica per “ortodossia”), lascia sgomenti e amareggiati.

Quanti eretici, palesi o meno, hanno potuto propalare le loro tesi contrarie alla dottrina cattolica senza essere puniti o, comunque, scomunicati?

Una punizione che riguarda le critiche, sia pure radicali, a Francesco. Critiche e rifiuto di sottomissione che andrebbero considerate alla luce della loro fondatezza. Si dovrebbe appurare se Bergoglio si è allontanato o meno dalla dottrina cattolica. Ma certo non può essere il cardinal Fernández e un organo da lui diretto a farlo. E viene quanto meno da dire che si pone un caso di legittima suspicione.

Cordiali saluti e continui nel suo impegno,

Michele Corti

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Caro Valli,

monsignor Carlo Maria Viganò è già nella storia dei grandi difensori della Chiesa, come sant’Atanasio, sant’Ambrogio e tu, caro Aldo Maria, sarai ricordato come il suo più fedele amico.

“Due sono i giorni più importanti della vita: quello in cui nasci e quello in cui scopri il perché” (Mark Twain).

Cristina Vai

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Caro Valli,

la mia preghiera anche per Bergoglio: L’eterno riposo.

Vincenzo Cama

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Caro Valli,

mi sembra del tutto evidente che la farsa della “scomunica” si stia rivelando come un errore grossolano, fatale, degli sfigati del Vaticano. L’attacco contro monsignor Viganò sta compiendo un vero miracolo, quello di proiettare in tutto il mondo la sua immagine, quale grande campione della fede.

La cecità assoluta delle vipere del Vaticano sta contribuendo in maniera determinante a costruire un personaggio verso il quale, oramai, si indirizzano tutte le speranze dei fedeli di veder risorgere la Chiesa cattolica. Paradossalmente, ma realmente, il buon Dio si sta servendo di Bergoglio per far risorgere dalle ceneri la sua Chiesa. Spero che monsignor Viganò possa svolgere nel migliore dei modi il ruolo di enorme responsabilità che Bergoglio, senza volerlo, gli ha di fatto affidato.

Il nostro affetto e le nostre preghiere vadano a monsignor Viganò, ma tutte le nostre speranze siano riposte solo in Dio e nella Vergine Santissima.

Edoardo Spagnuolo

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Caro Valli,

alcune considerazioni di un semplice fedele.

Può valere per la Chiesa fondata da Nostro Signore lo stesso criterio costitutivo dello Stato post-rivoluzionario? Possono valere le stesse categorie di interpretazione? La genesi dell’Italia come Stato unitario è basata sulla menzogna storica consumata in questi 163 anni che ci separano dalla sua costituzione. La menzogna ne costituisce l’essenza, la retorica il lievito che va a formare la “massa”, poi cotta sul grande forno della propaganda e data in pasto per mezzo degli strumenti, sempre più potenti, della propaganda stessa. Alcuni di quelli, la stragrande maggioranza, che non avevano ancora capito, hanno avuto modo di aprire gli occhi in questi ultimi quattro anni. È un sistema autoreferenziale, circolare, in cui ogni legge, ogni provvedimento hanno una validità giuridica assoluta all’interno del sistema stesso, ma relativa rispetto a Colui che guarda dall’alto, il tutto garantito e legittimato, su combinazioni già predisposte, da noi “cittadini”, con un minuto ogni cinque anni della nostra vita.

Ma la Chiesa ha come lievito la Verità, per la quale Gesù, Dio fattosi uomo, ha subìto la condanna alla pena più atroce. La Chiesa non è un sistema autoreferenziale circolare, è una struttura gerarchica lineare, in cui non può trovare posto la menzogna, per ragioni ontologiche e quindi indefettibili. Quando la Chiesa, nella sua organizzazione terrena, adotta le medesime logiche post-rivoluzionarie dello Stato, scegliendo volontariamente la menzogna come propria essenza, allora elabora una struttura parallela, non più lineare, ma circolare, nella quale ogni provvedimento ha valore solo nel suo ambito corrotto ma nessun valore assoluto, quindi nessun valore di Verità. Lo stesso Codice di diritto canonico diventa uno strumento relativo. Per questo, sulla linea retta che porta direttamente a Dio, la scomunica di monsignor Carlo Maria Viganò non ha alcun valore.

Claudio Gazzoli

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Caro Valli,

esprimo la mia solidarietà e gratitudine a monsignor Viganò. È ora di abbandonare ogni incertezza e restare uniti nell’unica Chiesa Apostolica Romana di Gesù misconoscendo la falsa Chiesa apostata di Bergoglio.

In comunione di preghiera

Giorgio A. Crotti

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Caro Aldo Maria,

ha proprio ragione, il Monsignore, quando dice che, al posto degli ignavi traditori che tacciono, “grideranno le pietre”!

È però vergognoso, sconfortante, che tanti e tanti, anche cosiddetti “tradizionalisti”, rimangano così silenti e inerti, da lasciare solo, sotto attacco, il grande arcivescovo varesino.

Che sia per viltà, per tornaconto o semplicemente per stolta papolatria (degenerazione peraltro alquanto recente, nella storia della Chiesa, come ben documentato da Massimo Viglione in Habemus papam?) è comunque una vera e propria vergogna!

La Santa Chiesa Cattolica Apostolica è di Cristo, non del papa. E quando il papa abbandona il binario, dritto, che deve percorrere, è del tutto ovvio che non lo si deve seguire, giacché è lui l’eretico, e quindi scismatico.

Orbene, il deragliamento della gerarchia romana in questi anni è dimostrato da tanti, e talmente macroscopici fatti, che chiunque può vederlo, se solo non chiude gli occhi. E al semplice fedele “uomo della strada”, non occorre davvero impelagarsi nei meandri del Diritto canonico, cosa che certo il Signore mai gli chiederebbe. Gli basta orientarsi con la Sua Parola: “Dai loro frutti li riconoscerete”.

Fare discernimento fra i vari cavilli (preferire quello dell’invalida rinuncia, quello del vitium consensus, degli accordi pre-conclave) potrebbe servire solo a fornire il pretesto per un sussulto di dignità alla burocrazia vaticana, che purtroppo mai sussulterà. Per il resto, si tratta solo di vuote chiacchiere, buone tutt’al più a scrivere libri.

Dunque, onore al merito di Sua Eccellenza Monsignor Viganò. Gli siamo vicini, raccomandandolo particolarmente al Cuore Immacolato di Maria, che vince le eresie.

Al tempo stesso, non si può fare a meno di estendere l’apprezzamento anche a questo blog che, praticamente solo fra i tanti, si è posto senza tentennamenti al fianco del Monsignore. Sosterrò quindi in ogni modo Duc in altum.

Bravo, AMV!

Gianfranco Artale

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Eccellenza Reverendissima,

in questi anni, mentre sorreggevo mio padre nella malattia e mia madre nella prova, le Sue parole e il Suo esempio mi davano conforto e riferimento nel quotidiano confrontarmi con il personale dolore e la contemporanea dissoluzione della Chiesa e dei sui valori e uomini.

Solo grazie a Lei ho riscoperto e perseverato nei sacramenti, in onore della Sua lotta nella verità della Parola.

Solo grazie a Lei avevo in me ancora il punto di riferimento e di forza di una fede che Lei stava tornando a nutrire e riscoprire

Solo grazie a Lei mi sono riconosciuto prima come uomo e poi come cristiano.

Solo grazie a Lei mi sono sentito rappresentato e riconosciuto.

Lei è per me la guida della Chiesa.

In umiltà, ora più che mai sono onorato di esserLe vicino e al Suo fianco, pronto a essere scomunicato.

Umilmente, baciandoLe la destra, chiedo la Sua benedizione episcopale

Fabio Bertini

 

 

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