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La falsa chiesa che ha tolto di mezzo l’inferno. E così consegna le anime alla perdizione

di Edoardo Spagnuolo

Caro Valli,

c’è un dettaglio che tutti i cattolici fingono di ignorare: l’inferno. Bergoglio ha affermato pubblicamente che l’inferno sarebbe vuoto. Praticamente tutti i parroci durante le funzioni religiose dei funerali rassicurano i presenti sul fatto che i loro cari, per il semplice fatto di essere morti, sono in paradiso. Questi messaggi sono ispirati dal demonio, per facilitare la perdizione delle anime. Io non accuso il clero e il papa di commettere questo o quell’errore. Sono un povero laico, per di più ignorante. Come potrei accusare un papa (presunto), un sacerdote, di commettere degli errori? Non è questo il problema. Io avverso Bergoglio e gran parte del clero perché svolgono apertamente, sfrontatamente, un’azione satanica e collaborano attivamente alla generale perdizione delle anime.

Nel campo cattolico si chiacchiera troppo. La realtà è una sola: l’umanità intera corre verso il precipizio dell’inferno, e non c’è nessuno, nessuno, che tenti di aprire gli occhi a qualcuno. Non c’è nessuno che faccia il bene. In compenso ci sono legioni di preti che rassicurano tutti: gli uomini continuino pure ad agire come agiscono, tanto l’inferno non esiste e se esiste è vuoto. In ogni caso non è opportuno parlare di questa cosa con i fedeli, e con i bambini in particolare.

Con l’aiuto di Dio dobbiamo espellere questi demoni dalla Chiesa cattolica. La missione divina della Chiesa è di richiamare gli uomini alla realtà e di fornire loro i mezzi per non dannarsi eternamente. Un fedele servitore della Chiesa combatte tutto ciò che ostacola questa santa missione.

Monsignor Viganò ha detto che Bergoglio, con ogni evidenza, non è un membro della Chiesa cattolica. Fosse solo questo il problema! La verità è che Bergoglio e gran parte del clero sono diventati uno strumento formidabile nelle mani del demonio per dannare le anime. Dobbiamo fronteggiare virilmente questa corruzione universale, ignorando totalmente le critiche degli stolti, dei ciechi e dei farisei.

 

Aldo Maria Valli:
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