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C’era una volta la confessione

di Edoardo Spagnuolo

Caro Valli

in un mio intervento precedente [qui] ho sollevato la questione di un clero che, in gran parte, da possibile strumento di salvezza si è convertito in uno strumento sicuro di perdizione. L’altra volta accennai alla realtà dell’inferno, negata o completamente taciuta dal clero modernista. Ora vorrei proporre una semplice riflessione su un altro tema di estrema importanza: la confessione.

La confessione dei propri peccati dinanzi a un ministro di Dio costituisce un momento centrale nella vita di un cristiano. Ordinariamente non è possibile salvarsi se non passando per il confessionale. Ebbene, anche la confessione è stata praticamente cancellata dal clero conciliare. In alcune chiese si conservano ancora, come reperti da museo, gli antichi confessionali in legno, che però risultano sempre drammaticamente vuoti. Del resto, nell’ottica della falsa chiesa del concilio, a che serve confessarsi se Dio è “misericordioso” con tutti?

Cancellando di fatto la confessione, il clero modernista ha sbarrato la porta, di per sé stretta, attraverso cui il popolo cristiano può accedere alla salvezza. Chiudere quella porta, attraverso il tradimento di coloro che dovrebbero custodirla e tenerla aperta, è stato il massimo trionfo del demonio.

Ma si è andati oltre. Le potenze infernali hanno ispirato l’emergere di una contraffazione diabolica della confessione cattolica. In alcune chiese, particolarmente in alcuni santuari, viene ancora proposta una sorta di confessione che è in realtà una messinscena: non richiede più la confessione dei propri peccati né il proponimento di non commetterne più, e il presunto ministro di Dio non veicola più il richiamo severo al rispetto della legge di Dio.

Le anime devono essere abbandonate, ma anche ingannate. Il demonio vuole condurre molte anime all’inferno, facendo credere che con il loro agire e con la benedizione dei preti danno gloria a Dio.

Un grande santo del periodo medievale insegna che il demonio non dispera di conquistare tutte le anime, anche di coloro che conducono una vita realmente santa.

Molti non vogliono riconoscere che, particolarmente nell’attuale situazione, siamo tutti a grave rischio di perdizione eterna. Eppure nel Vangelo è scritto con chiarezza: “Se non farete penitenza perirete tutti”. La chiesa del concilio, ispirata dal demonio, ha di fatto abolito la penitenza e la confessione affinché tutti periscano.

Aldo Maria Valli:
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