Difendere l’onore della Beata Vergine Maria, Nostra Madre. Di fronte agli attacchi blasfemi non si può restare inerti

di Angeline Tan

In quanto cattolica, mi spiace vedere persone che, per ignoranza, formazione sbagliata o inconcepibile cattiveria, odiano o disprezzano Nostro Signore Gesù Cristo e attaccano la dignità della Sua Santissima Madre Maria.

Purtroppo, sono stata testimone (direttamente o indirettamente) di questi affronti alla Santissima Vergine Maria in diversi momenti della mia vita.

Il primo incidente avvenne quando vidi deturpare un’immagine della Madre del Perpetuo Soccorso nella scuola cattolica femminile che frequentavo durante gli anni della scuola media, in Asia. Ancora oggi, solo Dio sa chi deturpò l’immagine della Madonna, anche se nessuno dei nostri insegnanti ne parlò pubblicamente, né nessuno dei miei compagni di scuola ammise mai l’accaduto (almeno per quanto ne so).

L’incidente successivo di cui sono stata testimone avvenne durante gli anni del liceo, l’8 settembre, festa della Natività della Beata Vergine Maria. Una compagna di classe protestante, ben intenzionata ma comunque mal consigliata, mi consegnò un libro che secondo lei era “importante”. Se ricordo bene, questa compagna di classe mi disse qualcosa del genere: “Leggi questo libro per sapere cosa devi fare riguardo alla tua devozione cattolica alla Vergine Maria”.

Incuriosita, iniziai a sfogliare le pagine di quel libro apparentemente “importante”, ma la curiosità iniziale si trasformò presto in orrore e disgusto. Il libro raccontava la storia di un “ex sacerdote cattolico” che sosteneva di aver avuto un “incontro soprannaturale con Dio” e che poi, purtroppo, aveva abbandonato la sua devozione alla Beata Vergine Maria, affermando, tra l’altro, che la devozione mariana cattolica nel “cammino verso Dio” sarebbe infondata.

Essendo cresciuta in un ambiente cattolico relativamente protetto, con accesso regolare alla santa messa tradizionale (Deo gratias et Mariae), rimasi scioccata. Per di più, la mia compagna di classe mi consegnò il libro proprio nel giorno del compleanno di Nostra Madre!

Un altro episodio accadde nel periodo in cui vivevo in Polonia, quando le proteste dello sciopero pro-aborto (Strajk Kobiet) si scatenarono in tutta la loro forza con una furia infernale.

In un attacco senza precedenti alle chiese cattoliche polacche la sinistra e i fanatici dell’uccisione dei bambini interruppero le sante messe e le altre funzioni religiose, a dimostrazione di quanto fossero disposti a spingersi oltre per proteggere il cosiddetto “diritto” di massacrare i non nati.

Inoltre, gli ideologi del gender cercarono di introdurre l’agenda LGBTQ+ nel tessuto sociale tradizionalmente cattolico e conservatore della Polonia, anche mediante una rappresentazione blasfema della venerabile Vergine Maria di Częstochowa mostrata con l’aureola arcobaleno.

Per queste loro efferate rappresentazioni della Santa Vergine gli attivisti, riconosciuti colpevoli di aver distribuito le immagini sacrileghe, sono stati processati.

All’epoca Karolina Pawłowska (ora Dobrowolska), direttrice del Centro di diritto internazionale Ordo Iuris di Varsavia, dichiarò:

L’immagine oggetto di questo caso – che raffigura la Madre di Dio e Gesù Bambino con le aureole sostituite da colori comunemente associati ai movimenti LGBTQ – credo sia uno dei casi che soddisfa tutti i requisiti della profanazione, definita nel codice penale polacco all’articolo 196.

E aggiunse:

Soprattutto se si prende in considerazione l’ambiente culturale polacco, molto incentrato sui valori cattolici, da parte delle persone che si definiscono cattoliche, e difendono i valori cristiani e la libertà religiosa, dovrebbe essere ovvio che tali provocazioni non dovrebbero avere luogo nel dibattito pubblico, perché non è un elemento del dibattito pubblico ma è un’offesa per molte persone. È anche importante dire che non stiamo parlando solo dell’immagine, che era ovviamente offensiva e provocatoria, ma anche del modo in cui è stata promossa. È stata molto diffusa sui social media. È stata anche affissa sui muri del Santuario di Santa Faustina e nel convento della Congregazione delle Suore di Nostra Signora della Misericordia a Varsavia. Quindi in luoghi molto importanti per i cattolici, luoghi che sono oggetto di culto e pratica religiosa. Tutto è stato molto offensivo per le persone che credono in Dio, che credono in Gesù.

L’articolo 196 del codice penale polacco stabilisce quanto segue:

Chiunque offenda i sentimenti religiosi di altre persone insultando pubblicamente un oggetto di culto religioso o un luogo designato per cerimonie religiose pubbliche è passibile di pagare una multa, di vedersi limitare la libertà o di essere privato della libertà per un periodo fino a due anni.

Purtroppo, questi episodi non sono isolati nella storia della Chiesa cattolica.

Nel XV secolo, quando un gruppo di hussiti cercò di attaccare il monastero polacco di Jasna Góra (Collina luminosa), un soldato hussita tagliò l’immagine della famosa Madonna Nera o Nostra Signora di Częstochowa, provocando due lacerazioni. La Divina Provvidenza non permise che la Santa Madre di Dio fosse nuovamente attaccata, così lo sfortunato soldato (che Dio abbia pietà della sua anima) una volta sollevata la lama per deturpare nuovamente la sacra immagine della Madonna di Częstochowa. fu colpito a morte.

Più di recente, una statua blasfema anti-mariana esposta nella nuova cattedrale di Linz, in Austria, e approvata persino dal vescovo Manfred Scheuer, ha giustamente indignato molti fedeli cattolici devoti alla Madre di Dio.

È arduo descrivere come questa statua della “Nostra Signora” possa rappresentare la Beata Vergine Maria. Risparmio i dettagli ai lettori. Dico solo che la statua è un innegabile insulto alla purezza inviolata e alla verginità perpetua della Madre di Dio

Ciò che mi ha veramente infastidito, però, è stata l’approvazione dell’opera da parte del vescovo di Linz, nonostante la raffigurazione orribile della Beata Vergine Maria.

Se gli scultori creassero immagini offensive del profeta Maometto, sono abbastanza sicura che molti musulmani si arrabbierebbero e protesterebbero (si pensi agli attacchi a Charlie Hebdo in Francia qualche anno fa).

Certamente, non sto sostenendo che i fedeli cattolici debbano ricorrere alla violenza fisica o a peccati contro la carità per rispondere agli attacchi contro la nostra santa fede, ma è frustrante vedere molti prelati e laici che tacciono o restano indifferenti. Senza contare che perfino i musulmani esaltano la purezza e la dignità della Santa Vergine Maria nel loro Corano.

Chi trascura o disprezza la devozione alla Beata Vergine Maria o, peggio ancora, la ridicolizza, non può affermare di amare veramente Gesù Cristo. Come disse San Giuseppe Cafasso:

“Chi non ha un grande amore per la Madre di Dio non può avere un grande amore per il Figlio suo”.

A un esame più attento, molti cattolici oggi potrebbero essere favorevoli a una posizione pacifista nei confronti delle guerre culturali e degli attacchi alla nostra fede odierna dopo aver letto e frainteso il Vangelo di Matteo (Mt 5:38-45):

Avete inteso che fu detto: occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al male; anzi, se uno ti percuote la guancia destra, porgigli anche l’altra; e se uno vuol contendere teco in giudizio e toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello. E se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui altri due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete udito che fu detto: amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici; fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi perseguitano e vi calunniano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli, che fa sorgere il suo sole sui buoni e sui cattivi, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

Tuttavia, se l’interpretazione pacifista del testo del Vangelo di san Matteo fosse corretta, perché Nostro Signore Gesù Cristo rimproverò un funzionario nella corte del sommo sacerdote durante il processo e la passione? Secondo il Vangelo di Giovanni (Gv 18:19-23):

Gesù gli rispose: io ho parlato apertamente al mondo; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i giudei si riuniscono; e in segreto non ho detto nulla. Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, loro sanno le cose che ho detto. E quando ebbe detto queste cose, uno dei servi presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: così rispondi al sommo sacerdote? Gesù gli rispose: se ho parlato male, testimonia del male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?

Come ha scritto lo scrittore Karlo Broussard in Catholic Answers, Gesù Cristo non ha “porto l’altra guancia” in senso pacifista, ma ha rimproverato l’ufficiale per averlo colpito. Certamente, Nostro Signore Gesù Cristo, “la Via, la Verità e la Vita”, non può contraddire se stesso.

Padre Jean-Michel Gomis della FSSPX ha tenuto una bellissima predica domenicale circa l’esempio che Nostro Signore Gesù Cristo ci ha dato su come affrontare le false accuse (così come gli attacchi alla nostra fede).

In breve, padre Gomis, citando fra gli altri Tommaso d’Aquino, esorta i cattolici a rimanere in silenzio quando altri ci accusano falsamente. Tuttavia, se è in gioco l’onore di Dio i fedeli cattolici hanno il dovere di parlare e difendere i diritti di Dio, proprio come ci ha insegnato Gesù Cristo. A questo proposito, proprio come ogni onore accordato alla Beata Vergine Maria ridonda al suo Divin Figlio, i fedeli cattolici dovrebbero essere rapidi nel denunciare (pubblicamente, se possibile, per l’istruzione degli altri) qualsiasi attacco alla Santa Madre di Dio.

La purezza della Santa Vergine Maria è una questione di verità indiscutibile, non semplicemente un’opinione cattolica. I Padri della Chiesa hanno promosso vigorosamente la verità della purezza e della verginità della Madonna. All’Annunciazione, la stessa umilissima Vergine Maria era ansiosa di preservare il fiore della sua verginità, al punto che non osava sognare di diventare la Madre di Dio. Tale era il desiderio della Madonna di rimanere inviolata e verginale che chiese all’arcangelo Gabriele come avrebbe potuto diventare la Madre di Dio:

E Maria disse all’angelo: come avverrà questo, poiché non conosco uomo? E l’angelo le disse: lo Spirito Santo scenderà su di te, e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. E perciò anche il Santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio.

Pertanto, come cattolici che affermano di amare Dio, non possiamo stare seduti a guardare gli altri insultare la sua Santa Madre. Naturalmente, non abbiamo bisogno di ricorrere alla scrittura di trattati, come quello di sant’Ildefonso di Toledo, che lodano la perpetua verginità e purezza della Beata Vergine Maria. Tuttavia possiamo riparare le numerose offese contro il Sacratissimo Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria, e pregare per la conversione di coloro che insultano Gesù, la Santa Vergine Maria e i tutti santi.

Poiché sappiamo che la Beata Vergine Maria è la nostra avvocata e protettrice nei momenti della prova e del bisogno, in quanto figli di Maria dobbiamo coraggiosamente farci avanti e difendere l’onore della Madre di Dio, che è anche il nostro.

Fonte: remnantnespaper.com

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Nella foto, la terribile scultura blasfema esposta nella cattedrale di Linz con il beneplacito del vescovo. Opportunamente, l’immagine è coperta da un commento di Alexander Tschugguel che definisce “eroe” l’anonimo cattolico che ha distrutto la statua decapitandola. Tschugguel è il giovane austriaco che nel 2019 prelevò le statue della pachamama esposte nella chiesa romana della Traspontina e le gettò nel Tevere.

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