A “Duc in altum” voci di cattolici indignati

Caro Valli,

scrivo per alcune semplici considerazioni sui fatti recenti e porre qualche domanda. Perché in Vaticano, e lo stesso dicasi per molti vescovi, ce l’hanno tanto con la santa messa apostolica?

Parlo ovviamente di Bergoglio e di alcuni suoi ascoltati collaboratori (Parolin, Viola, Grillo…). La santa messa apostolica è la rievocazione incruenta del sacrificio di Cristo e il sacrificio di Cristo è l’essenza del cristianesimo: mediante il suo sacrificio Cristo ci ha liberati dal peccato, ci ha conquistati e ha legato satana, perché il peccato è stato espiato addirittura da Dio.

È evidente che chi odia Cristo odia questa messa e viceversa. Sulla scia della svolta antropologica di Rahner, i teologoni ci hanno spiegato che la messa in rito antico latino era troppo teocentrica mentre la nuova è antropocentrica. Diciamo che Dio è stato sostituito dall’uomo. L’artefice di questa perla è stato monsignor Bugnini, massone, scoperto un bel po’ dopo che aveva finito di fare il suo lavoro, sanzionato, ma poi morto in circostanze strane.

E veniamo a una dolorosa considerazione: l’assordante silenzio del Vaticano davanti alla blasfema rappresentazione di Parigi, seguita dal blocco solerte e rapido della messa apostolica a Covadonga [qui la notizia data da Duc in altum].

Costoro amano Cristo? Di sicuro lo vogliono silenziare, se non anche peggio.

Queste considerazioni mi sono venute in mente mentre recitavo il santo rosario e mi montava dentro una grande indignazione. Ecco, forse bisogna cominciare a indignarci.

Francesco Caputo

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Caro Valli,

mi unisco a tutti coloro che in Duc in altum hanno fatto sentire la loro voce circa lo spettacolo blasfemo per l’apertura dei giochi olimpici di Parigi. Veramente è stato oltrepassato ogni limite. Sono  nauseata da questo modo di fare, anzi direi da questo modo di “disfare”. Ormai è evidente: c’è chi lavora per buttare tutto al macero. Ma spero che gli si ritorca contro, perché non si può giocare con le cose più sante e sbeffeggiarle, non si può giocare con Dio e far passare tutto con un sorrisetto pensando che tanto è spettacolo. Dietro questo scempio il demonio soffia: mai come di questi tempi c’è stata una corrente sacrilega che si oppone alla santissima Eucaristia.

È ora di dire basta e di far sentire le nostre voci, offrendo preghiere in riparazione. L’Eucaristia, Gesù vivo e vero, è il nostro tesoro più grande.

Si attualizza sempre la Parola di Gesù: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Supplichiamo la Maestà divina perché nella sua misericordia e nella sua giustizia apra il cuore, l’anima e la mente di chi si rende partecipe di tali scempiaggini: comprendano quanto hanno commesso e riparino.

Cristiana Orlandi

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Caro Valli,

desidero esprimere tutta la mia indignazione per la blasfema parodia dell’Ultima cena di Gesù messa in scena la scorsa settimana durante la cerimonia di inaugurazione dei Giochi oOlimpici di Parigi.

Con questa indegna sceneggiata la cosiddetta “comunità Lgbtqia+” attacca apertamente il cristianesimo, dichiarandosi così esplicitamente, a livello mondiale, come suo nemico.

Spiace dover ora considerare come nemico del cristianesimo anche il Comitato olimpico, che sinora consideravo portatore di valori universali di lealtà e di rispetto.

Evidentemente rispetto sì, ma non per i cristiani. Avreste forse osato irridere allo stesso modo altre fedi, che so, l’islam? Scommetto di no.

Ovviamente boicotterò questi Giochi e inviterò amici e conoscenti a fare altrettanto.

Franco Gerevini

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Caro Valli,

nel sottolineare il silenzio assordante del papa circa la cerimonia di inaugurazione delle olimpiadi parigine (non sia mai che si possa disturbare Macron!), noto che perfino l’Iran ha protestato, visto che ai musulmani è cara la figura di Gesù in quanto profeta. E proteste sono arrivate, se non sbaglio, anche dal patriarcato ecumenico di Istanbul.

Noto poi che una difesa della cerimonia è arrivata dal politologo ebreo Dominique Moisi e da un altro intellettuale ebreo, Rapahel Enthoven. E poteva forse mancare all’appello il sefardita Jacques Attali, noto anche per aver chiesto l’abolizione del Natale e della Pasqua in Francia?

Infine, come lei giustamente ha scritto, ebrea è anche la signora che appare al centro della blasfema rappresentazione dell’Ultima cena andata in onda in mondovisione per l’inaugurazione delle olimpiadi.

I fatti parlano. Non sono necessari commenti.

Giovanni

 

 

 

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