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La decadenza sviluppa gusti depravati. Come stupirsi della blasfemia?

di Cristina Vai

“Le ideologie del XX secolo sono l’Anticristo” (Carl Gustav Jung). Allora, di cosa ci stupiamo se la società liberal-marxista partorita dalla massoneria tollera tutto tranne il Cristianesimo?

“Si tollera tutto tranne gli intolleranti” diceva Karl Popper. Una società fondata sul mercato, senza valori spirituali, senza principi non può non considerare intollerante chi fonda la sua vita su Cristo, sulla Verità. La fede è amore e l’amore o è totale o non è. Chi ama un po’ non ama.

“La libertà conduce al totalitarismo” (Del Noce). Oggi non esiste più la responsabilità personale. Non è l’individuo ad agire male, è la società che lo spinge a farlo. Il criminale, il bruto, il depravato, il deviato è una vittima. Al contrario, Cristo ci ha insegnato che il male non è nelle cose, ma viene dal cuore dell’uomo. “Impurità, furti, omicidi, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza: tutte queste cose cattive vengono dall’interno” (Matteo 7,19).

Al centro di tutto, per Cristo, c’è il cuore dell’uomo. Che dialogo, che rispetto ci potrà mai essere tra noi che amiamo Cristo sopra ogni cosa e coloro che lo odiano e lo ingiuriano?

“La più grave colpa della Chiesa è accettare passivamente la propria liquidazione da parte di un potere che se la ride del Vangelo”(Pier Paolo Pasolini, ateo e comunista). Perché stupirci dell’orrore, delle blasfemie, della bruttezza, dell’oscenità, del conformismo di questo Occidente moderno dove trionfano i Rothschild, i Soros, gli Schwab, i Bill Gates, la cosa più disgustosa della storia del mondo? Non ci aveva avvertito la Santa Vergine a La Salette? “La Francia ha corrotto l’Universo, un giorno sarà punita”.

“La decadenza sviluppa gusti depravati, spinge gli uomini a ricercare nuovi e strani godimenti. Si prova un’acuta voluttà di avvilire sé stessi, di degradarsi, di schernire tutto ciò che prima si credeva grande e bello” (Vilfredo Pareto). Tale e tanto è l’odio dei rivoluzionari per la nobiltà, per la bellezza che nessuno, all’epoca, fu più umiliato con sadismo infernale di Maria Antonietta. Suo figlio è morto a dieci anni demente, di inedia e di stenti. Prigioniera alla Conciergerie, Maria Antonietta non aveva nessuna intimità, doveva sopportare la derisione e l’umiliazione continua dei suoi carcerieri. Aveva sviluppato malattie cutanee per la mancanza di igiene, i suoi capelli divennero bianchi in una notte. Le avevano lasciato solo un piccolo crocifisso per pregare e andò al patibolo sola perché rifiutò di essere accompagnata da un sacerdote che aveva giurato sulla costituzione. Ancora oggi, dopo due secoli, è ricordata per una frase sulle brioches che non ha mai pronunciato e alle Olimpiadi del demonio tutto il mondo ride del suo dolore.

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