Nell’eterna lotta tra la luce e le tenebre faremo vincere il male senza combattere?

di Cristina Vai

Caro Valli,

sono sconvolta e insieme felice: il vento dello Spirito soffia impetuoso, salva ex presidenti a cui Dio ha assegnato il compito di non fare vincere il male e ispira le parole del suo editoriale [qui].

Se ho definito bellissima la sua intervista a The Remant [qui], non trovo altri aggettivi che “benedette” per le sue parole nell’articolo Elogio del cattolico conflittuale.

Lei ha capito e spiegato benissimo qual è la vera origine della dissoluzione odierna della Chiesa. Il mondo è il teatro dell’eterna battaglia tra Dio e satana, tra il Bene e il male, tra la Bellezza e l’orrore, tra la Verità e la menzogna, e i soldati di Dio, così ci chiamavano quando ci cresimavano, si sono arresi senza combattere al mondo e al suo Principe. Il demonio, la cui maggiore astuzia è farci credere di non esistere (Baudelaire) ci ha convinti di essere i peggiori degli uomini, ci ha ispirato l’idea di tacere le ragioni di Dio per non offendere i Suoi nemici e l’idea più idiota di tutte: bisogna dividere il peccato dal peccatore (Giovanni XXIII, colui che ha indetto il maledetto Concilio). Come se potesse esistere un peccato senza un peccatore e un errore senza un errante. Il demonio ha usato la sua più grande astuzia: utilizzare il bene per farci fare il male. Noi ci siamo distratti come a Costantinopoli nel 1453: discutevamo del sesso degli angeli, mentre i nemici di Dio e nostri distruggevano la Civiltà cristiana.

In Francia abbiamo visto unirsi i due maggiori nemici di Dio e nostri: l’islamo-gauchismo, l’ideologia massonica marxista liberal e l’Islam che significa “sottomissione”. A Costantinopoli, la seconda Roma, la meravigliosa basilica in cui il sangue dei fedeli sgozzati dagli islamici arrivava alle ginocchia, dove gli oggetti sacri furono immersi negli escrementi dei cavalli, era dedicata a santa Sofia, la Sapienza di Dio. I turchi non uccisero gli architetti cristiani e per costruire le loro moschee la presero a modello. Alla fine del XX secolo, mutatis mutandis, è successo un caso simile in Kossovo, dove si trovavano le chiese e i monasteri dell’identità cristiana della Serbia, primo avamposto per secoli contro le invasioni turche. La Nato, senza l’autorizzazione dell’Onu, bombardò per due mesi Belgrado. Gli aerei partivano da Aviano e i nostri piloti partecipavano ai bombardamenti. Al governo c’era il comunista Massimo D’Alema e ministro dell’Interno era il cattolico Mattarella. Un generale dei carabinieri mi raccontò che le chiese in Kossovo furono trasformate in stalle dagli islamici albanesi e gli oggetti sacri vandalizzati. Con commozione mi disse che su un muro rimasto in piedi era dipinto Cristo che impugnava una spada a ricordare: “Non pensate che io sia venuto a portare la pace; sono venuto a portare la spada” (Matteo 10,34).

Mosca è la Terza Roma per una bellissima storia: il principe di Kiev nella Russ, non trovando degno del suo ruolo essere pagano, mandò degli ambasciatori a cercare quale fosse la migliore religione. Dopo aver visitato Santa Sofia a Costantinopoli, gli ambasciatori scrissero al loro principe: “Dai Greci andammo, dove rendono onore al loro Dio, e non sapevamo se eravamo in cielo o in terra. Solo questo sappiamo: che là Dio convive con l’uomo e, dopo aver visto tanta bellezza, noi non saremo più pagani”.

La Bellezza e la Sapienza sono attributi divini. La paura, la stupidità, la bruttezza, la divisione, il Nulla sono quelli del diavolo. Faremo vincere il male senza combattere?

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