di monsignor Joseph Strickland
“Faith of our Fathers! Holy Faith! We will be true to thee till death”. “Fede dei nostri padri! Santa fede! Ti saremo fedeli fino alla morte”. Questo inno, scritto in onore dei cattolici martirizzati durante il periodo di Enrico VIII in Inghilterra, ci ricorda che dobbiamo continuare a rimanere saldi nel solido fondamento della nostra fede cattolica, indipendentemente dal male che si è infiltrato nella Chiesa.
Questo nostro tempo è davvero un tempo segnato da un male senza pari. Vedere la Chiesa, il Corpo Mistico di Cristo, così infiltrata dal male può farci sentire che il terreno sotto i nostri piedi è diventato traballante. Ma questa è una ragione in più per cui, in questi tempi, è importante rendersi conto che non siamo affatto su un terreno traballante, ma stiamo invece poggiando su un solido fondamento all’interno della Sua Chiesa, perché la nostra pietra angolare è Gesù Cristo!
Non importa quale male si abbatta sulla Chiesa, e non importa quanto possa sembrare schiacciante: la Chiesa cattolica non cadrà! Afferma il Catechismo della Chiesa cattolica: “La Chiesa è sia il mezzo sia il fine del disegno di Dio, prefigurato nella creazione, preparato nell’Antica Alleanza, fondato dalle parole e dalle azioni di Gesù Cristo, portato a compimento dalla sua croce redentrice e dalla sua Risurrezione…” (CCC n. 778). Pertanto, le porte dell’inferno possono prevalere contro la Chiesa. Essa è Una, Santa, Cattolica e Apostolica.
La Chiesa è Una perché Cristo ha istituito una Chiesa come suo mezzo per portare la salvezza a tutte le persone in ogni tempo. La Chiesa è Santa perché non è semplicemente un’istituzione creata dall’uomo o un’organizzazione caritatevole, ma è stata divinamente istituita da Dio stesso per essere il nostro rifugio sicuro e il nostro veicolo per il Paradiso. La Chiesa è Cattolica perché è universale, pensata per ogni persona, ovunque e per ogni tempo. Ed è Apostolica perché è stata istituita da Cristo e poi trasmessa agli apostoli (e in seguito ai vescovi, i successori degli apostoli) come segno visibile della continua presenza di Gesù con noi, sempre (cfr. Matteo 28:20).
Gli apostoli erano pietre di paragone chiamate a conoscere la fede, a insegnarla e a rimanere saldamente ancorati a Gesù Cristo. Erano testimoni di tutto ciò che Nostro Signore disse e fece, e furono testimoni della sua risurrezione dopo la morte. Tuttavia, sappiamo che uno dei dodici apostoli fu un traditore. Questa situazione, la realtà della zizzania tra il grano, è sempre stata caratteristica della Chiesa, da venti secoli. In ogni tempo dentro la Chiesa ci sono stati coloro che hanno tradito Cristo. Pertanto, pur rendendoci conto di quanto sia saldo il fondamento su cui ci basiamo stando all’interno della Chiesa, non possiamo restare indifferenti quando il male si infiltra in essa. Come possiamo definirci degni di questo grande tesoro che Gesù Cristo ci ha dato con la sua Chiesa e, più squisitamente e meravigliosamente, con il suo consenso a essere veramente presente tra noi nella Santa Eucaristia, se non gridiamo quando la Chiesa, la Sposa di Cristo, viene tradita o quando l’eresia entra dalle sue porte?
Come vescovo nella Chiesa di Nostro Signore e come successore degli apostoli, sono sempre consapevole del mio ruolo di pastore. Sono chiamato a insegnare la verità alle pecore, sempre avendo la salvezza delle anime al primo posto nella mia mente. Pertanto, come posso chiudere un occhio su coloro che nella gerarchia della Chiesa si sono allontanati dalla verità e, di fatto, insegnano l’errore? Come posso chiudere un occhio su coloro che tradiscono la Sposa di Cristo e quindi tradiscono nostro Signore, quando io sono stato chiamato a essere il suo apostolo?
Fratelli e sorelle, anche voi avete un solenne obbligo come membri della Chiesa: aggrapparvi al Deposito della fede e non lasciarvi fuorviare da “un altro vangelo”, indipendentemente da chi nella Chiesa possa insegnarlo. Come disse san Paolo, “se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema. Come abbiamo detto prima, così ora lo dico di nuovo: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema” (Galati 1:8-9).
Nella mia ultima lettera ho sottolineato che il tradimento è ancora dilagante nella Chiesa e, purtroppo, possiamo vedere questo tradimento in molti modi. Il fatto che il Vaticano e altri abbiano recentemente deciso di consentire che le opere di Marko Rupnik, un traditore e un abusatore seriale accusato in modo credibile, rimangano sulla facciata della basilica dell’Immacolata Concezione a Lourdes, in Francia, così come in numerosi altri santuari e luoghi sacri in tutto il mondo è un indicatore di come anche coloro che si trovano ai più alti ranghi della Chiesa siano come maiali in una pozzanghera di fango: sembrano divertirsi a sguazzare nella sporcizia e poi a spargere il fango ovunque.
Possiamo anche guardare più indietro, al fatto che l’ex cardinale McCarrick è stato ridotto allo stato laicale ma vive una vita protetta e sicura. Giustamente possiamo chiederci se qualcosa sia cambiato. Mentre accuse di predazioni e abusi tra il clero vengono sempre più alla luce, insieme a storie di vescovi e persino cardinali che in alcuni casi li hanno protetti, è molto evidente che le cose non sono cambiate sostanzialmente e che demoni e malfattori continuano a proteggere i propri simili all’interno della Chiesa. Diventa sempre più chiaro che molti di loro vivono sotto la protezione del Vaticano e, di fatto, sono molto vicini alla sede papale. Se qualcosa è cambiato, forse è solo che i maiali nel fango sono un po’ meno rumorosi e si sforzano un po’ di più di evitare la luce del giorno.
Non possiamo, e non dobbiamo, nascondere sotto il tappeto questi tradimenti di Nostro Signore. Devono essere portati alla luce ed esposti alla luce che disinfetta. Quando le pecore del gregge di Nostro Signore vengono nutrite con una dieta di bugie e tradimenti per così tanto tempo, diventano condizionate ad accettare qualsiasi eresia venga loro propinata e a credere che sia qualcosa di buono da mangiare, anche quando il cibo è veleno per il gregge e il fetore è insopportabile. In questi casi, i laici e soprattutto il clero devono gridare e proclamare che il frutto dei traditori e degli eretici è marcio!
In mezzo a questa sporcizia, tuttavia, non manchiamo di riconoscere che abbiamo santi e martiri che hanno creato per noi un ponte su cui possiamo stare e mantenere i nostri piedi puliti. Le loro vite sono come un’ancora di salvezza, che aiuta a vincolare la nostra speranza sicura e certa in Gesù Cristo. Con i santi possiamo dire: “Se il mondo dovesse cadere in polvere, noi prevarremo, perché siamo ancorati a Cristo”.
È particolarmente importante ricordarlo ai nostri tempi, quando, per molti versi, ci troviamo in un’epoca non dissimile da quella di Gesù e degli apostoli. Come allora, i traditori di questi nostri tempi non sono solo membri della comunità, ma sono traditori apostolici come Giuda, sono gli stessi che, avendo ricevuto l’incarico di custodire il Deposito della Fede, cercano invece di cambiarlo o sminuirlo. La caduta di Giuda fu determinata dal fatto che, sebbene camminasse con Cristo, il suo cuore era distante da lui. Questa tragica realtà si manifesta anche ai nostri tempi, poiché molti di coloro che sono stati ordinati per servire Cristo si sono allontanati da lui e cercano di cambiare la verità che Egli ci ha rivelato. Si sono raffreddati e c’è un grave indebolimento o persino una perdita completa della fede soprannaturale.
È fondamentale che in questo periodo ci sosteniamo a vicenda nella speranza e nella gioia donate dalla nostra fede condivisa in Cristo Gesù, e che superiamo la tempesta attuale come fecero i santi di un tempo. Sì, dobbiamo riconoscere la corruzione che si è infiltrata nella Chiesa, ma dobbiamo anche essere fermi nel sapere che siamo saldamente ancorati alla pietra angolare, Gesù Cristo. Traditori ed eretici possono abbondare, ma il Fondamento rimane saldo come una roccia nella Verità. Inoltre, non dimentichiamo che ci sono molti buoni e santi sacerdoti che non hanno tradito Nostro Signore. Per questi uomini santi e fedeli, così pressati dal male nella Chiesa di oggi, aumentiamo le nostre preghiere. Preghiamo affinché possano rimanere fermi in questi tempi tumultuosi e difficili.
In sintesi, mentre andiamo avanti, incoraggiamoci a vicenda a stare sul ponte che ci solleva al di sopra della sporcizia. Hai difficoltà a vedere il ponte nel mezzo al male? Vieni a conoscere i santi e i martiri! Leggi le loro vite e chiedi la loro intercessione. Le loro vite offrono innumerevoli storie di fede saldamente fondata pur nel mezzo di una grande corruzione e di attacchi malvagi. “E perciò anche noi, avendo una così grande nuvola di testimoni sopra il nostro capo, deposto ogni peso e peccato che ci circonda, corriamo con pazienza alla lotta che ci è proposta” (Ebrei 12:1).
Quando li conoscerai, inizierai a vedere il ponte, perché è costruito sui santi e sui martiri della nostra fede, e scoprirai che ti collegherà a questi pilastri della fede che a loro volta ti aiuteranno ad ancorarti a Cristo, la Pietra angolare. Se hai bisogno di aiuto per accedere a questo ponte, semplicemente afferra la mano della nostra Beata Madre, sempre pronta ad aiutare i suoi figli a raggiungere suo Figlio. Cerca spesso la sua intercessione.
“Fede dei nostri Padri! Vivere ancora nonostante la prigione, il fuoco e la spada. Oh, come i nostri cuori battono forte di gioia. Ogni volta che sentiamo quella parola gloriosa. I nostri Padri, incatenati in prigioni oscure, erano ancora liberi nel cuore e nella coscienza: quanto dolce sarebbe il destino dei loro figli, se anch’essi, come loro, potessero morire per te! Fede dei nostri padri! Santa fede! Ti saremo fedeli fino alla morte”.
Che Dio Onnipotente continui a benedirvi, che la nostra Santa e Benedetta Madre vi guidi e che i santi e martiri della Chiesa Trionfante intercedano per voi mentre proseguiamo sul cammino della salvezza conquistato per noi da Nostro Signore Gesù Cristo.
*vescovo emerito
Fonte: bishopstrickland.substack.com