Pessime abitudini in chiesa / 2

Nell’articolo Così è stata distrutta la consapevolezza della presenza reale di Cristo [qui] c’è un elenco delle pessime abitudini che hanno trasformato le nostre chiese da luoghi sacri a semplici luoghi di incontro. Ne ricordo alcune: parlare e socializzare; indossare abiti immodesti; ricevere la Comunione sulla mano; ricevere la Comunione stando in piedi; far distribuire la Comunione da laici e laiche durante la messa; alzare le braccia e tenersi per mano durante il Padre nostro; scambiarsi la “stretta di mano della pace”; usare la chiesa per concerti, spettacoli teatrali e riunioni; utilizzare musica pop e profana durante la messa.

Ora una gentile lettrice aggiunge all’elenco altre offese. Se volete arricchire la galleria degli orrori scrivete a blogducinaltum@gmail.com

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di Liliana De Angelis

Caro Aldo Maria Valli,

chiunque sia nato e cresciuto nell’epoca dello sterile rito riformato e abbia poi scoperto la messa di sempre non può fare a meno di constatare con amarezza non solo le profonde differenze liturgiche, ma anche i sostanziali cambiamenti nella gestualità, nei comportamenti e nell’atteggiamento sia dei sacerdoti sia dei fedeli: si tratta di trasformazioni che denotano come purtroppo non si creda più alla presenza reale di Cristo sull’altare e in chiesa ci sia un’atmosfera da informale e allegra riunione di preghiera.

All’elenco di David Martin pubblicato in Duc in altum (Così è stata distrutta la consapevolezza della presenza reale di Cristo) mi permetto di aggiungere le seguenti irriverenze e mancanze di rispetto che ho riscontrato personalmente. La maggior parte di esse non destano neanche più scalpore, in quanto considerate normali dalla maggior parte dei fedeli, me compresa fino a qualche anno fa.

Battere le mani

Augurare buon pranzo alla fine della messa

Raccontare aneddoti divertenti della propria vita personale nell’omelia

Indossare scarpe sportive vistose sotto la talare

Coinvolgere i bambini con quiz a risposta multipla nell’omelia

Addobbare la chiesa con l’albero di Natale

Girare video con lo smartphone, anche quando c’è un fotografo incaricato

Portare l’occorrente perché il proprio figlio piccolo possa disegnare/colorare/giocare

Installare un distributore automatico di acqua potabile all’ingresso della Chiesa (non sto scherzando, non credevo ai miei occhi).

Un caro saluto.

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