Caro Valli,
vorrei tanto sapere chi ha incaricato un’anziana signora, che io chiamo la vigilessa, di guidare la liturgia durante la santa messa. Inizia dicendo a tutti “buongiorno” e augurando “buona celebrazione”, poi dice a quale pagina si trova il tale canto, poi risponde alle preghiere e addirittura, al momento della consacrazione, innalza una sua preghiera, rompendo il silenzio (e anche qualcos’altro). Dotata di microfono, se ne sta al primo banco e sembra la padrona della liturgia. Ma chi l’ha incaricata? Perché lo fa? Perché la sua voce deve caratterizzare l’intera celebrazione? Perché non può lasciare spazio a un po’ di silenzio e di preghiera intima e personale? Non ne posso più.
Ernesto
Pessime abitudini in chiesa / 1
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