Caro Valli,
pessime abitudini in chiesa? Tante, tantissime.
Qualche esempio.
Celebranti che fanno l’elevazione in un battito di ciglio: il Signore li ha chiamati macellai.
Non inginocchiarsi al momento della consacrazione.
Chiacchiere prima, dopo e durante la messa.
Rispondere al cellulare durante la consacrazione.
Sacerdoti che nell’omelia parlano di tutto fuorché di Gesù.
Fare leggere dal messale ai bambini e ai chierichetti, anche quando ci sono i concelebranti.
Signore, abbi pietà di noi.
Silvana
*
Caro Valli,
leggo con una certa costernazione le ormai numerose segnalazioni di abitudini stravaganti durante la santa Messa. Ne aggiungo altre, a mio parere scandalose.
Talvolta partecipano alla Messa anche i gruppi scout cittadini. In questi casi i canti liturgici sono sostituiti da orribili canzonacce accompagnate dall’immancabile chitarra strimpellata dal capo scout capellone in braghe corte. E i genitori dei ragazzini battono le mani a ritmo, in stile gospel.
Ma v’è di più, purtroppo.
Il sacerdote, al momento dell’omelia, raduna gli scout, li fa sedere ai piedi dell’altare e avvia con loro un dialogo circa il senso delle letture, caracollando da una parte all’altra con il microfono in mano, a guisa di presentatore.
Circa il tenore delle risposte, conservo il ricordo di uno scambio surreale avvenuto nel maggio scorso. Alla domanda del sacerdote, “Cos’è la Pentecoste, dunque?”, la risposta fu: “Eh?”.
La Messa di quel giorno si concluse con l’ormai di rito “Buona domenica e buon pranzo”, con risposta quasi unanime “Altrettanto”. Ma ciò non mi stupì, poiché ormai accade ogni domenica, ahinoi.
La saluto con affetto e la ringrazio.
Lettera firmata
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Pessime abitudini in chiesa / 1
Pessime abitudini in chiesa / 2
Pessime abitudini in chiesa / 3
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Pessime abitudini in chiesa / 6
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Pessime abitudini in chiesa / 11
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