Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna
Gv 6,60-69
di Eremita
La Parola di questo Vangelo ci mette di fronte a una realtà molto importante. Ci dice che molti discepoli “da quel momento” non seguirono più Gesù. Perché quei discepoli non lo seguirono più? Che cosa li spinse a tornare indietro? Perché dissero che la Parola di Gesù è “dura”? Cosa c’era di così duro nel discorso di Gesù ai suoi discepoli?
Gesù parlava loro dell’umiliazione che avrebbe subito. Della Croce che avrebbe portato unita al dolore e alla sofferenza. Dell’offerta del suo Corpo e del suo Sangue. Gesù parlava loro della sua Passione. Ma questo discorso i discepoli non volevano sentirlo. Forse preferivano un Gesù trionfante, acclamato dalle folle, applaudito.
Quando Gesù iniziò a parlare di “sofferenza” e di “umiliazione”, questo tipo di linguaggio divenne “duro” per molti che lo seguivano, e così se ne andarono.
In questa Parola io vedo anche la situazione della Chiesa di oggi. La Chiesa, corpo mistico di Cristo, sta vivendo la seconda Passione di Gesù. La Chiesa contemporanea vive una crisi profonda. Essa è ferita e spesso umiliata dai suoi stessi pastori, e la tentazione di molti è quella di andarsene, cioè trovare situazioni alternative allo stato attuale. Molti hanno abbandonato la Chiesa; altri vogliono evitare l’umiliazione; altri ancora cercano soluzioni prettamente umane. Ma chiediamoci: è questa la strada? Vogliamo evitare il Calice amaro? Siamo come i discepoli che scappano? Che cosa dice Gesù nel Getsemani? “Padre, se è possibile, passi da me questo Calice. Però non come voglio io, ma come vuoi tu” (Mt 26,39).
Certamente, il calice che tutti noi stiamo bevendo in questa confusione della Chiesa è un calice amaro, è il calice dell’umiliazione. Ma se è questa la volontà di Dio, dobbiamo berlo. Si risolve forse qualcosa scappando, rinnegando Pietro? E se la persecuzione dovesse arrivare a livelli estremi, siamo pronti a restare fedeli a Gesù fino al martirio? I primi cristiani andavano a morire sbranati dalle belve affamate. Invece talvolta noi non sopportiamo neanche chi ci contraddice. Ma dov’è l’umiltà? È forse questo l’atteggiamento giusto per affrontare la persecuzione?
Nella mia nullità vedo una sola via d’uscita: l’Adorazione eucaristica! La soluzione non sta nell’azione, ma nella preghiera. Solo Dio può mettere rimedio alla confusione. Solo Dio può sanare le ferite della Chiesa. A noi non rimane altro che l’arma potentissima della fede e della preghiera. E la Vergine Maria ci protegga da ogni male!
Amen.
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Le precedenti meditazioni di Eremita
Adorare il Santissimo Sacramento
Gesù sa che cosa è bene per noi
Gettiamo via tutti gli idoli. Subito!
L’Eucaristia, il solo, vero cibo per l’anima
Amare Gesù. Fino a subire la persecuzione
Chiedi a Gesù con fede assoluta. E sarai esaudito!
Il Regno di Dio e la chiamata a evangelizzare
L’unico peccato che non sarà perdonato
L’amore infinito della Santissima Trinità
Chiamati più che mai ad aprire il cuore allo Spirito Santo
Ci interessa il giudizio del mondo o il giudizio di Dio?
Ascoltare la voce dello Spirito Santo
La strada da percorrere. Se vogliamo essere salvati
Qualunque sia il tuo idolo, con Gesù esci dalla tenebra
La potenza dell’amore di Gesù non conosce ostacoli
Perché piangi? Gesù è risorto! Veramente risorto!
Questa Parola potente è proprio per te