Le parole del papa sono problematiche? E allora il Vaticano (in inglese) le cambia
Mentre le critiche alle parole di Francesco continuano a crescere in tutto il mondo, la Sala Stampa della Santa Sede ha diffuso una versione inglese addolcita rispetto alle problematiche parole di papa Francesco sul fatto che tutte le religioni conducono a Dio,
Rivolgendosi a un gruppo interreligioso di giovani a Singapore, il 13 settembre, papa Francesco, sottolineando la natura multireligiosa della nazione, ha detto: “Se voi incominciate a litigare (la mia religione è più importante della tua… La mia è quella vera, la tua non è vera…). Dove porta tutto questo? Dove?”.
Proseguendo, Francesco ha dichiarato: “Tutte le religioni sono un cammino per arrivare a Dio. Sono – faccio un paragone – come diverse lingue, diversi idiomi, per arrivare lì. Ma Dio è Dio per tutti. E poiché Dio è Dio per tutti, noi siamo tutti figli di Dio. ‘Ma il mio Dio è più importante del tuo!’. È vero questo? C’è un solo Dio, e noi, le nostre religioni sono lingue, cammini per arrivare a Dio. Qualcuno sikh, qualcuno musulmano, qualcuno indù, qualcuno cristiano, ma sono diversi cammini”.
Davanti al pubblico radunato al Catholic Junior College di Singapore, il discorso, pronunciato in italiano, è stato tradotto in inglese dall’assistente del papa, che correttamente ha detto: “Every religion is a way to arrive at God“, “Ogni religione è una via per arrivare a Dio”.
Tuttavia, la Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato una trascrizione inglese decisamente diversa e fuorviante. La versione inglese del Vaticano recita infatti: “Religions are seen as paths trying to reach God“, “Le religioni sono viste come percorsi che cercano di raggiungere Dio”.
La differenza è notevole: la trascrizione online del discorso di Francesco appare molto meno problematica rispetto all’intervento effettivo.
Molti hanno letto la traduzione inglese e stanno tentando di minimizzare la controversia scoppiata in seguito alle parole del papa. Si sostiene che la traduzione inglese è corretta, mentre non lo sarebbero le parole della versione italiana, che però possono essere ascoltate nel video.
Sembra che solo la traduzione inglese sia stata adattata. La trascrizione italiana, così come quelle spagnola, francese e polacca, è conforme alle effettive parole di Francesco. La versione portoghese differisce leggermente. Dice infatti: “Tutte le religioni sono un modo per avvicinarsi a Dio”.
Alcuni, come il caporedattore di Inside the Vatican, Matt Gaspers, a proposito della versione inglese diffusa dall’ufficio stampa, l’hanno descritta come “un evidente tentativo di limitare i danni”.
Sebbene l’inglese non sia la lingua madre in Vaticano, da tempo è ormai, nei fatti, una seconda lingua ampiamente parlata. Ciò è dovuto in parte alla forte predominanza di americani di madrelingua inglese che utilizzano i portali di notizie online del Vaticano e ai numerosi organi di informazione cattolici di lingua inglese.
La Sala Stampa della Santa Sede ha una storia travagliata per quanto riguarda la versione ufficiale delle dichiarazioni di papa Francesco, soprattutto nelle traduzioni in lingua inglese.
Nei giorni scorsi è stato evidenziato come la traduzione inglese della lettera di Francesco di luglio sul ruolo della letteratura nella formazione abbia utilizzato la datazione non cristiana “BCE” (Before Common Era) invece del classico “Before Christ”, “prima di Cristo”. Anche in quel caso è stata solo la versione inglese a contenere la sigla “BCE”, mentre le versioni nelle altre lingue hanno utilizzato il classico, e cattolico, “BC”.
Simili differenze sono state osservate anche durante il Sinodo sulla famiglia del 2014, quando la versione inglese del rapporto provvisorio ha minimizzato le parole sull’omosessualità, mentre l’originale italiano era molto più problematico. Infatti, la traduzione inglese faceva riferimento a “providing for” (provvedere) agli omosessuali piuttosto che a “welcoming” (dare loro il benvenuto). Ma in italiano era scritto “accogliere”.
Qualche settimana dopo accadde una cosa simile: la Sala Stampa annacquava la versione inglese del documento finale del Sinodo, rimuovendo una difesa esplicita del matrimonio tra un uomo e una donna.
E ora facciamo un salto al 2020, quando l’Ufficio Stampa ha emesso un ordine al suo personale di mantenere il silenzio in seguito al clamore internazionale per i commenti di papa Francesco a sostegno delle unioni omosessuali.
Fonte: lifesitenews.com