di Vincenzo Rizza
Caro Aldo Maria,
mi sorge un dubbio: il libro-intervista Sei unica è di papa Francesco o di Francesco Totti, dopo una improvvisa riappacificazione con la moglie?
Vedendo l’accoglienza dedicata dalla stampa al capolavoro, propendo per la prima soluzione: se fosse stato attribuito a Totti ne parlerebbero tutti.
Possibile che in Vaticano non sia più rimasto alcun saggio consigliere che eviti al pontefice figure imbarazzanti? Sappiamo che Francesco (papa) decide spesso tutto da solo, non ascoltando nessuno, e che chi gli vuole bene davvero (e probabilmente sono rimasti in pochi) e ha ancora a cuore il papato o è stato cacciato o ha paura di contraddirlo per evitare misericordiose epurazioni. Quanto a quelli che invece si prodigano in lodi sperticate, molti sono del tutto inadeguati e non si rendono neppure conto di come si sia toccato il fondo, e molti, probabilmente, si compiacciono di una chiesa ridotta a parodia di sé stessa.
Che tristezza!