Caro Aldo Maria Valli,
seguo con attenzione il dialogo, innescato dal suo articolo Bergoglio l’ideologo che sovverte la realtà. E ci spinge nel ginepraio del papa eretico pubblicato il 20 settembre scorso [qui] che si svolge in Duc in altum intorno alla questione del “papa eretico”.
Semplicemente vorrei far notare che, a mio modo di vedere, la definizione di “eretico” non coglie il punto. Bergoglio non è eretico per il semplice fatto che non è cattolico e neppure cristiano.
Egli non confessa Gesù Cristo come suo Salvatore come farebbe qualsiasi onesto protestante e, con acrobazie logiche difficilmente qualificabili, lo ritiene equivalente a Budda, Shiva o Giove.
Date le premesse, non vedo dubbi o ostacoli nell’osservare che non si può riconoscere a Bergoglio nessuna autorità.
Il papa dovrebbe insegnare, governare e santificare, ma non vedo che cosa potrebbe egli insegnare, come governare e in che modo santificare.
Non è papa perché non vuole e non può esserlo. Non è papa perché non è cristiano, così come non può essere rabbino capo chi non è ebreo.
La saluto con riconoscenza per il lavoro che svolge e le auguro ogni bene.
Adelmo Li Cauzi